Diecimila ragazzi in piazza «per il diritto allo studio» di Angelo Conti

Diecimila ragazzi in piazza «per il diritto allo studio» Da anni non si registrava una così massiccia adesione ai cortei Diecimila ragazzi in piazza «per il diritto allo studio» : Delegazione in Provveditorato - Denunciati i casi di Artistico, Avogadro, Gramsci e Copernico Diecimila studenti in corteo, Ieri mattina, da piazza Arbarello al Provveditorato,! dove una delegazione è stata ricevuta dal viceprovveditore., «Erano almeno quindici anni — secondo i vigili urbani — che non sì vedevano tanti ragazzi insieme attraverso le vie del centro-. Slogan, striscioni e proteste contro la legge finanziarla accusata «di aumentare le tasse di iscrizione alle medie superiori del 1000 per cento, di incrementare fuori di ogni logica le tasse di iscrizione e frequenza all'Università', ma anche di aver avuto altri contraccolpi più o meno diretti quali 'l'aumento del costo del trasporti urbani sino al SO per cento e quello degli abbona-. 7nenti ferroviari del 20, oltre al taglio di alcuni rami delle ferrovie (come la Torre Pellice-Pinerolo) utilizzati in prevalenza proprio da studenti'. Una rapida soluzione è stata sollecitata per i problemi dell'Artistico (chiuso dal pretore per motivi di sicurezza, riaprirà la prossima settimana, ma con doppi turni e trasferimenti di classi in altri edifici), dell'istituto tecnico Avogadro (sono in corso lavori di ristrutturazione), del magistrale Gramsci eli via Bologna (vicino alla chiusura) e del liceo scientifico Copernico (non esistono i bidelli). Protesta, dunque, articolata: nonostante la manifestazione fosse stata decisa da una scuola sola (il Galileo Galilei), adesioni sono venute da un'altra ventina di istititi, dal Coordinamento cittadino degli studenti, dalla Fgcl, da Lotta continua e da altre organizzazioni. I partiti sono stati lasciati ufficialmente fuori. In via Coazze, davanti al Provveditorato, il commento generale era: «Lottiamo per il nostro diritto allo studio che talune decisioni del governo sembrano voler ostacolare». . un'Improvvisata assemblea si sono succedute tante voci: applaudite le più semplici e genuine, fischiate quelle politicamente più articolate. Ma si è trattato di un dialogo per pochi intimi: a pochi metri dai deboli megafoni ufficiali, la maggior parte dei ragazzi, raccolti in capannelli più o meno fitti, preferiva commentavare i problemi di ogni singola scuola. Diecimila ragazzi in piazza sono comunque un fenomeno che va considerato. 'Abbiamo riscoperto la voglia di lottare per qualcosa che ci è vicino, mentre sono forse meno avvertite le spinte ideologiche che hanno tenuto banco per tanti anni», spiegava una studentessa del Gioberti. «Ci siamo accorti — commentavano alcuni allievi del Volta — che il mondo del lavoro comincia la sua selezione sempre più presto: il voto di maturità ha il suo peso, in un'assunzione, quasi quanto quello di laurea. Ovvio che certe problematiche si avvertano prima». Giovani in maturazione, quindi, che si sforzano di chiarire le loro idee, qualche volta in modo confuso, quasi sempre con civile entusia- smo. Hanno un fitto programma di iniziative: sabato mattina torneranno in strada per chiedere dì essere soltanto aiutati a studiare». Categoricamente rifiutato, quindi, ogni paragone con il '68 quando «te spinte politiche erano enormi e il modo di pensare degli studenti radi¬ calmente diverso». Lo spiega convinta Barbara, 16 anni, dell'Artistico, che allora non era neppure nata. Angelo Conti Un'assemblea davanti al Provveditorato, in via Coaz/e, ha chiuso I» protesta studentesca

Persone citate: Artistico, Avogadro, Copernico, Galileo Galilei, Gioberti, Gramsci

Luoghi citati: Pinerolo, Torre Pellice