«Arriveremo a metà strada», dice Mosca di Fabio Galvano

«Arriveremo a metà strada», dice Mosca Cauto ottimismo del capo del Kgb su Ginevra, stampa e tv sfogano il loro pessimismo «Arriveremo a metà strada», dice Mosca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Al summit di Ginevra l'Urss 'farà di tutto per conseguire risultati positivi*, cercherà 'Soluzioni costruttive* e sarà disposta a Incontrare gli Usa «a metà strada*: cosi ha dichiarato Ieri al Cremlino Vlktor Cebrlkov, capo del Kgb e membro del Polltbjuro, prendendo la parola nel corso della seduta solenne per l'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, che si celebrerà oggi sulla Piazza Rossa. Ma In ambienti diplomatici americani, che hanno assistito Shultz nei suol incontri del giorni scorsi con Gorbaciov e Shevardnadze, si dice che proprio da parte sovietica si sta registrando un *rallentamento* nel dialogo, per cui ci si potrebbero aspettare dal vertice soltanto 'piccoli passi* (•accordi di natura culturale e così via*, ha detto un ac¬ compagnatore di Shultz) e non un rilancio del rapporti fra le superpotenze. E' stato rivelato, per esemplo, che entrambe le parti si erano presentate al colloqui di Mosca con una bozza di comunicato per 11 summit: «Noi avevamo un comunicato, loro un altro, ed era chiaro che in mezzo non c'era nulla*, ha dichiarato la fonte americana per sottolineare l'abisso forse incolmabile fra le due visioni del vertice. Da parte americana si esprime, all'unisono con le dichiarazioni rilasciate, martedì dal segretario di Stato, l'Impressione che ci siano stati 'elementi positivi di sviluppo* e che «alcune divergenze st stano ridotte*; quindi un cauto e appena accennato ottimismo, non tale tuttavia da «bruciare» eventuali progressi fra 1 leader delle due superpotenze. Ma si ripete anche che altre divergen¬ ze, soprattutto sul delicato problema degli armamenti, restino «ampie e profonde*. Come ha suggerito l'accompagnatore di Shultz, riecheggiando le parole di Nitze, gli accordi prevedibili al summit «sono di natura secondaria o terziaria*; nulla d'immutato, Insomma, sul grandi motivi di conflitto. Ma soprattutto, da parte americana, emerge l'Impressione che l'esito di Ginevra «ormai dipenda dai sovietici*: *Se vogliono procedere — ha osservato 11 collaboratore di Shultz — noi siamo pronti (...) Non siamo scoraggiati, possiamo attendere*. Ben diverso è l'umore che emerge dal Cremlino. A dodici giorni dal vertice non si arresta l'ondata polemica che ha come obiettivo Reagan e la politica americana. Ieri il' ministro della Difesa Sokolov, che dirigerà oggi sulla Piazza Rossa la grande para-' ta militare del «Natale» sovietico e pronuncerà poi il rituale discorso dal mausoleo di Lenin, è intervenuto sulla Pravda con un articolo che occupa un'Intera pagina: vi si denuncia 11 presunto mancato rispetto americano del trattati Abm e Salt-2, e si ripete la minaccia che alle armi spaziali americane l'Urss risponderà con le sue «guerre stellari» ('Daremo risposta adeguata, non ci sarà un monopolio Usa*). Giornali e televisione, riprendendo ancora l'intervista di Reagan a quattro giornalisti sovietici, non risparmiano le critiche al Presidente, insistendo soprattutto su quel punto per loro irrinunciabile che è l'alt al programma americano per le armi spaziali. Eppure 11 Cremlino, In questa guerra di nervi fatta di segnali Incoraggianti e docce fredde, lascia aperta anche la porta della speranza, come se gli Incontri moscoviti di Shultz avessero gettato più semi di quanto lo stesso segretario di Stato fosse disposto martedì ad ammettere. Ecco appunto Cebrlkov, al Cremlino, davanti a Gorbaciov e a tutti 1 più alti dirigenti dell'Urss, ripetere quelli che potrebbero apparire segnali distensivi. 'Riteniamo che se si darà prova di coraggio politico e se le due parti cercheranno di incontrarsi a metà strada molto potrà ancora essere corretto. In ogni caso l'Urss si adoprerà a Ginevra per una soluzione giusta e costruttiva degli incandescenti problemi*. •In qualunque situazione — ha aggiunto 11 capo del Kgb — continueremo ad adoperarci con insistenza per migliorare la reciproca comprensione; \ Fabio Galvano