Sette sottane per Manlio Santanelli

Sette sottane per Manlio Santanelli Momento di grazia per il drammaturgo; due sue commedie contemporaneamente in scena Sette sottane per Manlio Santanelli Isa Danieli interpreta «ftegina madre» e Fantoni ((Sofferenze d'amore» -intanto ha pronto un altro testo con donne e preti o I a ROMA — Tra.le file dei commediografi Italiani, che da ?«nn,i si considfira.nifbnbM .stradati dai sistenta-teatrale,:, c'è adesso una mosca bianca. Si chiama Manlio Santanelli, napoletano, 47 anni, quattro commedie rappresentate dal 1981 ad oggi. «Forse pecco di spirito di corpo — confessa timidamente f— nm non mi sento per niente bistrattato; quando c'è il corpo si arriva in palcoscenico. Naturalmente la prima commedia ha sempre una gestazione faticosa per la comprensibile ti' tubanza degli operatori teatrali. Nel mio caso Uscita d'emergenza è rimasta nel cas' setto un paio d'anni, poi l'ha sbloccata Bruno Cirino». Sulla spinta della prima messa in scena, Santanelli si è trasferito a Roma da Napoli, dove già viveva nel mondo dello spettacolo lavorando presso il Centro di produzione televisivo della Rai. Dopo Uscita d'emergenza e L'isola di Sancito, Manlio Santanelli propone in questa stagione due spettacoli: al Teatro Valle di Roma si rappresenta Regina madre con Isa Danieli e Roberto Herlitzka e al Teatro Niccolini di Firenze sta per debuttare, con Sergio Fantoni protagonista. Le sofferenze d'amore della Radegonda e del Capitano della morte, un testo già rodato nella scorsa primavera al Teatro in Trastevere. «Regina madre — osserva l'autore — è nata dalla necessita, di continuare uria linea df'Sdrittùta'rJrte'àrialtzzasse i V«p|i»àrt*<fato>iÌB^*'intèrpersonali sulla scia di Uscita d'emergenza che era già la rappresentazione di un conflitto a due. Qui, in Regina madre, 11 conflitto riguarda 11 rapporto tra 11 figlio adulto e la madre. Le sofferenze d'amore si ricollega, invece, a delle letture molto assaporate di Vittorio Imbriani, un autore cHè.n.rè'fcaTtì'ri^iippa'rtlèi ne'alte ìeìtènvtirtt ViàlJoletanamfscohosclula'perché scòmoda. E questa commediaconferenza l'ho scritta per Fantoni che all'inizio è il relatore poi, via via, si inserisce nel meccanismo e diventa protagonista». «Santanelli — sottolinea Sergio Fantoni — è uno di quel rari autori con la sensibilità del tcatro:lNòW's*feé'Bl(i frutto della cultura -pàrtette* pea e'della lingua napoletana, comunque scrive in un linguaggio estremamente teatrale. Ed anche quando non scrive in dialetto conserva la vivacità, la ricchezza e la teatralità della vita napoletana». Intanto Manlio Santanelli ha prqjita per la prossima ^stagione Bell avita Carolina- e «s^ 'gfà ^scrivendo un'afa commedia. «Bellavita Carolina — ci anticipa — è la storia di sei donne e un prete, o meglio di sette sottane considerando che 1 preti nel 1945 non Indossavano il clergyman. E' una commedia di memoria, ambientata nella Napoli del dopoguerra, con contenuti che si potrebbero ricollegare al neorealismo». La commedia in fase di progettazione, invece, è ancora tabU poiché Santanelli la scrive, quasi in competizione . con un altro autore contemporaneo, Annibale Ruccello: l'obiettivo dei due è di offrire alla «Cooperativa La Con-, temporanea 83» la possibilità di riunire nella stagione '86-87 i suoi quattro primi attori (Ilaria Occhini, Isa Danieli, Sergio Fantoni e Roberto Herlitzka) in un unico spettacolo e testo italiano. Nell'attesa, oltre ai due copioni di Santanelli, la «Contemporanea 83» propone nella corrente stagione anche Fer-' dinando di Annibale Ruccello e Musica di Marguerite Dura*. «Stanchi delia routine — precisa l'organizzatore Mauro Carbonari — e di vedere sempre alla ribalta Pirandello e Shakespeare abbiamo costituito questa cooperativa con lo scopo di rappresentare esclusivamente autori contemporanei»! e, b. ;

Luoghi citati: Firenze, Napoli, Roma