Un teste turco per parlare di Agca chiede «attestato di estraneità»

Untaste tane per parlare di Agca chiede «attestate di estraneità» Ripreso il processo a Roma con Pinterrogatorio di Omer Mersan Untaste tane per parlare di Agca chiede «attestate di estraneità» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Dopo una pausa di venti glorili, parzialmente occupata dalla trasferta in Svizzera, è ripreso ieri al Foro Italico il processo contro 1 presunti responsabili del complotto che sarebbe stato ordito per assassinare Giovanni Paolo II nel maggio del 1981. La corte d'assise, giunta alle battute conclusive di un dibattimento che sta per tagliare 11 traguardo del sei mesi di udienze, ha comlncla- testimoni principali, 11 turco Agca che abbia avallato alcune «rivelazioni» del terrorista, confortando la tesi della «pista bulgara» tenacemente sostenuta dal giudice istruttore Ilario Martella nella sua sentenza di rinvio a giudizio. Mediatore d'affari e specialista In import-export, Mersan, sulla scia di quanto già hanno fatto davanti agli stessi giudici altri turchi ascoltati come testi, non ha esitato a tentare di barattare la sua «verità» sull'attentato con qualcosa di concreto, ed ha espressamente chiesto al presidente Santlaplchl «un attestato di assoluta estraneità alla vicenda», naturalmente senza successo. Mersan era stato arrestato a. tuo tempo da Martella per le reticenze prima,in un Interrogatorio e poi In un confronto con Agca. Proprio su quell'argomento, di particolare importanza per stabilire l'attendibilità di Agca e per la sorte degli altri, imputai! 'é'tóffl8tò lèrre pWsldente della'/ cprt^:; Mesan, che dbpo'l'aVrès'to si-decise à confermare punto per punto le parole del terrorista, è ritenuto 11 portaordini ed 11 factotum dèi fratelli Ugurlu, Amked e Abuzer, incontrastati «padrini» della mafia turca, titolari in patria di diverse società specializzate nel contrabbando di armi e di droga « strettamente collegati con i dirigenti della «Klntex», la società di Stato bulgara sospettata di dirigere una infinità di traffici Illeciti. Fu proprio Abuzer Ugurlu, .braccio dèstro di Beklr Celenk, 11 «boss» morto di recente in Turchia, a finanziare 11 progetto di evasione dal carcere di Kartei Maltepe di Mehmet Agca, condannato a morte per l'uccisione del giornalista Abdl Ipekcl Quest'ultima circostanza, Omer Mersan.ha finito per ammetterla anche ieri: Agca — ha detto — gli si presentò come «Metln» all'Hotel «Vltosha» di Sofia e gli disse di es sere un «raccomandato» di Ugurlu. Cosi ottenne da lui 2000 marchi tedeschi e la protezione. .Credevo cfuT fosse uno dei tanti studenti fuggiti dal mio Paese per lepersecuzlonl politiche», ha aggiunto Mersan. Fu proprio al «Vltosha», nell'agosto del 1980 e nella stanza In cui lo avrebbe ospitato Mersan, che Agca dice di aver ricevuto il «mandato» del servizi segreti bulgari per uccidere 11 Papa. -|—ni tutto p.io Mersan afferma di non sapere nulla, anga»c| aver potutale Agca, 'per un Incontro casuale nel saloni dell'albergo, a,Beklr Celenk, Indicato come 11 finanziatore dell'attentato. Perché allora al giudice Martella menti dicendo di non aver mal conosciuto Celenk? Pur ammettendo di non aver mai avuto con lui '.un'amicizia profonda», Mersan ha sostenuto di averlo ' ifatto perché sapeva che 11 trafficante,era malato di'cuore e non voleva «coinvolgerlo in questa storia».

Luoghi citati: Roma, Sofia, Svizzera, Turchia