Dietro la soddisfazione degli alleati si nascondono già i primi malumori di Luca Giurato

Dietro la soddisfazione degli alleati si tastandone già i primi malumori La de: «Ogni aiuto è bene accetto, ma bisogna difendere la maggioranza» Dietro la soddisfazione degli alleati si tastandone già i primi malumori ROMA — Nel coro di consensi che dai partiti della maggioranza si è levato al discorso di Craxi si sono inserite, un po' evidenti e un1 po' sfumate, alcune note di per-' plessita e di preoccupazione. Riguardano la parte del di-, scorso che Craxi ha dedicato al pei, al confronto costruttivo con l'opposizione comunista che Craxi intende aprire sui temi istituzionali e sui maggiori problemi della manovra economica del governo. • - r" Su questo tema, che come hanno osservato Martelli e Formica era già emerso con evidenza durante l'ultima crisi, 1 partiti della maggioranza hanno opinioni e preoccupazioni diverse; noti ci sono, per ora, contrasti di fondo o contrapposizioni; ci sono però umori e malumori che lasciano intravedere tensioni politiche appena Craxi, e non solo sulla finanziaria, si deciderà a passare' dalle parole ai fatti. Dalla de, il partito più forte, giungono per ora segnali contraddittori, che De Mita dovrebbe chiarire oggi, nel suo discorso à Montecitorio durante 11 dibattito. Ieri, il leader de ha espresso un giù dlzlo positivo sull'intervento di Craxi, senza entrare nei dettagli: «£' stato un buon discorso. Uno sforzo importante atto a ricomporre le ragioni del dissenso e riconfermare la linea del governo secondo gli accordi*. Sul «Popolo», Galloni è meno cauto: iL'apertura di Craxi al poi è stata evidente'e può rivelarsi opportuna se si accompagna ad un uguale impegno per il. consolidamento della maggioranza*. Per Galloni, il confronto con il pei è possibile, "anzi auspicabile*, su tutti i grandi temi istituzionali, economici e della politica estera. Ma questo, «per non essere destabilizzante, deve avvenite senza pericoli di dissoluzione per la maggioranza che già esiste e fuori da qualunque tentazione di un rovesciamento delle alleanze*. Queste ultime preoccupazioni sono condivise, e sottolineate da Fontana per «Forze nuove», e da Mario Segni, il quale ha affermato che 11 discorso di Craxi «è stato molto rlvoTttfa sinistra*. Ro- gnoni ha Invece subito sdrammatizzato. E' stato infine chiesto a Forlani se Craxi non abbia per caso delineato una nuova «solidarietà nazionale* da lui guidata. «Non mi pare proprio che sia cosi! *— ha esclamato il vice presidente del Consiglio —. rutti i governi hanno sempre auspicato una attività non distruttiva dell'opposizione. E' come dire un occhio alla padella e un altro digatto*. Non sappiamo se, per il pri, Spadolini é Battaglia abbiano ieri guardato alla padella oppure al gatto. Di certo, almeno ufficialmente, sia il segretario sia il capogruppo alla Camera hanno rilasciato dichiarazioni positive sull'intervento del presidente del Consiglio, compresa la parte dedicata al pel. « Un confronto con il pei lo l'ho sempre fatto quando ero presidente del Consiglio — ha dichiarato Spadolini —. Non posso dunque criticare Craxi quando dice cose che ho sempre detto. Però, ai miei tempi, tranne la battaglia sulla P2 e sulle grandi questioni morali io un grande concorso non riuscii ad averlo. Auguro a Craxi di averne uno maggiore di quello che fu possibile per me*. Nel psl, partito del presidente del Consiglio in momento di buoni rapporti con 11 pel, gli auguri a Craxi sono scontati. La linea del psdl sembra assai vicina a quella de. In casa socialdemocratica ci si mantiene prudenti, pur giudicando in modo positivo, come ha fatto lo stesso segretario Nicolazzl, l'intervento del presidente. Però si'precisa: .La coalizione non deve respingere IntegraMonf, correzioni e proposte per la finanziaria, ma non può neppure prepararsi- a 'sfigurare, dimostrando cosi, per>l'enne~ sima volta, che senza la democrazia consociativa questo Paese non può essere governato*. Nel pli, Biondi e il suo vice, Pattuelll. sono in parte critici e in parte preoccupati. .-Se si chiede un apporto esterno alla maggioranza non si crede alla propria autosufficienza*, sottolinea Biondi. «Non deve riprendere un dialogo consociativo e compromissorio tra maggioranza e opposizione*, aggiunge Pattuelll. Nessuno, domani, si sottrarrà alla firma della mozione con cui i cinque partiti voteranno a favore del governo. Ma i malumori restano. Luca Giurato

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