Yurcenko (Kgb): «Tomo in Urss Fui rapito a Roma, poi drogato»

Yurcenko (Kgb): «Tomo in Urss Fui rapito a Roma, poi drogato» Clamorosa conferenza stampa a Washington dell'agente rosso Yurcenko (Kgb): «Tomo in Urss Fui rapito a Roma, poi drogato» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Vitali Yurcenko, l'ex numero 5 del Kgb, la più importante spia sovietica mai passata all'Occidente, è riemerso ieri sera all'ambasciata dell'Urss a Washington, accusando la Cia di averlo sequestrato lo scorso agosto a Roma, «.in presero e drogarono in Vaticano, dove mi ero rifugiato», ha detto testualmente «e mi portarono con la forza negli Stati Uniti... Mi drogarono... Ho trascorso i tre mesi più orribili della mia vita in una casa di Friederisburgh presso Washington, dotata di attrezzature speciali per farmi parlare... Si è trattato di un atto di terrorismo internazionale.,. Tutto quello che voglio in questo momento i tornare alla mia famiglia*. La superspla si è presentata alla più straordinaria conferenza stampa mai tenuta nella capitale alle 18 circa, mezzanotte In Italia, fian- chegglato da numerosi diplomatici sovietici, Uno di questi, presentandolo alla folla dei giornalisti accorsi, ha affermato che •proprio adesso, il nostro incaricato d'affari sta inoltrando al dipartimento di Stato la più forte protesta possibile... Yurcenko è stato tenuto prigioniero sotto l'influenza di pericolosi farmaci... Le nostre pressanti richieste di parlargli sono sempre state respinte*. Una delle, prime cose che l'ex numero 5 del Kgb ha detto è di essere riuscito a fuggire 11 2 scorso «in un momento, di disattenzione delle guardie,,. Pallido ih viso, 1 baffi curati, vestiti di grigio, il cinquantenne Yurcenko ha parlato In parte in inglese e in parte in russo, dapprima lucidamente, poi in modo sempre più confuso. Ha descritto 11 suo «carcere» come un edificio accanto a un lago, e la sua permanenza come un incubo in cui a periodi di lucidità al¬ ternava altri di allucinazione. Non ha detto di essere stato torturato fisicamente, e ha smentito di avere rivelato segreti ai suol «secondini», sei agenti americani che gli stavano costantemente al fianco. «Afa non so che cosa posso avere detto sotto l'effetto della droga*, ha ammesso. «Afi hanno minacciato» ha riferito. «Quando ero nelle mie facoltà mi mostravano dei biglietti: hai scritto questo e quest'altro, proclamavano, ormai sei un traditore, del tuo Paese... Erano torture psicologiche, trabocchetti per farmi parlare». Yurcenko ha sostenuto di aver Invano chiesto ripetutamente un incontro col diplomatici sovietici. «Ho reclamato, perché sapevo che. per trattenere U marinaio sovietico Medvid a New Orleans, se lo avesse davvero voluto, sarebbero stati pronti a usare la forza, ma si rifiutavano di rispettare la mia volontà... e. c.

Persone citate: Yurcenko