Un Nehru, cugino di Rajiv, è l'erede del premier

Un Nehru, cugino di Rajiv, è l'erede del premier La spettacolare carriera di Arun Kumar, 44 anni, il Fouché della politica indiana Un Nehru, cugino di Rajiv, è l'erede del premier NOSTRO SERVIZIO NEW DELHI — E se accadesse qualcosa a Rajiv Gandhi? Mentre celebra, in grande stile, il primo anniversario della morte di Indirà Ghandi, l'India si interroga. I 35 mila poliziotti convocati a New Delhi per la grande cerimonia di giovedì, i complotti del sikh scoperti qualche ora prima delle recenti visite del primo ministro a New York e a Londra, 1 terroristi in turbante che non hanno sotterrato l'ascia di guerra nel Punjab, le misure di sicurezza senza precedenti che circondano tutti 1 movimenti di Rajiv Gandhi, sono là per ricordare ogni giorno a tutti che 11 pericolo è sempre vivo e reale. Da qualche settimana, convinta che In caso di crisi il Paese si rivolgerebbe ancora una volta alla dinastia Nehru-Oandhi, l'elite politica della capitale fa e giudica un nome. Figlia unica. Indirà Gandhi era succeduta a suo padre, il Pandit Nehru, nel 1908. Alla sua morte, per mano delle sue guardie del corpo sikh, è il figlio maggiore della grande donna a prendere In mano la fiaccola dinastica, essendo il suo fratello cadetto Sanjay morto nel 1980. Ma oggi, Rajiv non ha più successori In linea diretta. Apparentemente Sonia Gandhi, moglie del primo ministro, non vuol sentir parlare di politica. Dopotutto, essendo di origine italiana, avrebbe i suol problemi, mentre i suol due figli hanno meno di sei anni. Quanto agli altri membri dell'illustre famiglia, zii, cugini, nipoti, essi sono o troppo vecchi, o troppo giovani o estranei alla scena politica. Rimane un nome, quello di Arun Kumar Nehru, 44 anni, 104 chili di ambizioni Motilal Nehru, nonno di Indirà Gandhi e vero fondatore della dinastia, aveva un fratello, Nandana! Nehru. Arun Kumar è suo pronipote, puro bramino e sposato, per di più, con una lontana cugina di Indirà Gandhi. La famiglia, in India, non è una parola soltanto. Rajiv Gandhi, una volta arrivato al potere, ha scelto suo cugino come «spalla». I due uomini si conoscono da molto tempo e, nonostante le molte differenze, sono legati, si dice, da una solida amicizia. In realtà, eccetto Rajiv, nessun politico indiano ha compiuto un percorso .cosi spettacolare come Arun. Sconosciuto nel '79, oggi si presenta come il virtuale numero due del regime con 11 titolo ufficiale di ministro delegato alla sicurezza Interna, alla legge e all'ordine. Un anno fa era nessuno, due mesi fa è divenuto segretario di Stato all'elettricità. Dopo il rimpasto ministeriale di fine settembre, è 11 Fouché del regime. Tutti 1 servizi di informazione, che in altri tempi erano sotto 11 diretto controllo del capo del governo, oggi sono sotto il suo controllo. Fisicamente, questo cugino di Rajiv Gandhi somiglia a Michel Ponlatowskl, ma il suo personaggio storico preferito è Napoleone. Presidente, fino al 1979, di un'Impresa di decorazioni, Nehru esce dal limbo l'anno dopo, quando Indirà Gandhi gli affida U collegio di Rae Barellly, una povera circoscrizione dell'Uttar Pradesh, fino ad allora occupato dal marito, Feroze Gandhi. Il seggio viene ceduto a Arun Nehru perché, spiega 11 primo ministro dell'epoca, «1 miei elettori di Rae Bareilly vogliono avere qualcuno della mia famiglia». Allora, Rajiv Gandhi è ancora pilota d'aviazione, la politica non gli interessa. Suo fratello minore, Sanjay, è il «delfino» designato e Arun' Nehru diventa uno del suol luogotenenti. Sei mesi dopo Sanjay muore in un incidente aereo e Arun Nehru si avvicina all'erede superstite. Nel quatto anni successivi sarà sempre al fianco di Rajiv Gandhi, si farà vedere sempre con lui. Il 1" novembre 1984, l'erede del Oandhi è alla testa del Paese. Suo cugino fa parte con Arun Slngh, compagno di collegio dell'ex pilota, del «triumvirato» tanto criticato dall'opposizione. Oggi, ministro delegato alla Difesa, Arun Slngh si occupa con Rajiv Oandhi della sicurezza estera del Paese, mentre Arun NehrU veglia full'ordlne pubblico. •£' il Robert Kennedy del capo», dicono gli indiani. Patisce Claude Copyright «Le Monde» c per l'Italia «La Stampa»

Luoghi citati: Arun Nehru, India, Italia, Londra, New York