La Scala ricomincia da Aida

La Scala ricomincia da Aida Il teatro milanese annuncia una stagione di tranquillità economica e sindacale La Scala ricomincia da Aida L'opera di Verdi diretta da Maazel, regia di Ronconi, con Pavarotti e Maria Chiara al debutto - L'atteso concerto di Horowitz - Nuova sede per le prove - Arriva Vassiliev M1LAKO — A poco più di un mese dalla tradizionale data inaugurale di Sant'Ambrogio — .quest'anno con Aida, protagonista Luciano Pavarotti — la Scala affronta finalmente gli impegni in cartellone senza gravi problemi economici. Al pareggio raggiunto nell'84, risultati eguali sono previsti per l'B5 e i'80. L'imminente stagione costerà 75 miliardi, il 64 per cento dei quali verrà utilizzato per il personale; il 17 per cento andrà a cantanti, dlret-| tori d'orchestra, scenografi, coreografi, solisti; il 2,5 per cento agli allestimenti. Dopo tanti anni di assillo economico e di debiti rapidamente In aumento, soprattutto per l'accumulo di interessi passivi, la prospettiva di poter lavorare in condizioni di relativa serenità era stata anticipata e sottolineata, l'estate scorsa, durante la conferenza stampa di presentazione del programma, da parte del sovrintendente Badlnl. Risolte pure le vicissitudini di natura sindacale, che l'anno scorso avevano dato più d'una ragione di preoccupazione. In definitiva, un bilancio ampiamente positivo per la sovrintendenza Badini. Per quanto concerne l'organigramma del teatro, nessun cambiamento di particolare rilievo, salvo l'ingresso di Nicolò Parente e Raul Parolf 1 nella direzione artistica che fino all'estate scorsa si avvaleva anche della collaborazione del Maestro Tangucci, di recente diventato direttore artistico del Comunale di Bologna. Dell'opera di Verdi, che — con' la direzione di Lorih Maazel e la regia di Luca Ronconi — segna il debutto alla Scala del soprano Maria Chiara, le prove cominceranno a metà mese. Intanto, grande appuntamento al Lirico, con due serate di Omaggio a John Cranko. Per La bisbetica domata di Scarlatti, in programma l'il, si alterneranno le protagoniste Luciana Savlgnano, Marcia Haldée (che è anche direttrice del corpo di balio di Stoccarda) e Orlella Dorella. Il 22, in Jeu de cortes di Strawinski e The lady and the fool di Verdi, danzeranno Carla Fraccl, Maurizio Bellezza e Davide Bombana. Ancora in novembre, un appuntamento atteso da decenni: il pianista Vladimir Horowitz suonerà alla Scala il 17 e il 24. L'ultima sua esibizione In questo teatro è de) 1935. Entro fine anno, per la preparazione del vari spettacoli ci sarà una nuova sede: l'ex cinema Abanella, affittato per nove anni. I lavori di ri¬ strutturazione, quasi ultimati, hanno permesso di trasformarlo in sala prove, con un palcoscenico di dimensioni persino superiori a quelle della Scala. La scuola di danza del teatro, in un futuro non lontano, dovrebbe invece essere ospitata in una sede nuova e più ampia. In dicembre, la direttrice del balletto, Rosella Hightower, lascerà l'Incarico per tornare ad occuparsi a tempo pieno del suo Centro di Studi Coreografici a Cannes. Le subentrerà Vassiliev, come a suo tempo fu annunciato; sembra però che, di recente, si sia ravvisata l'opportunità di alcune modifiche al contratto con il famoso artista sovietico, e pare che sia questa la ragione per cui, la settimana prossima, alcuni rappresentanti della Scala si recheranno a Mosca; Praticamente senz'avvenire invece la Piccola Scala, 11 minuscolo e prezioso teatrino voluto dal sovrintendente Ghiringhelli alla fine degli Anni SO per presentarvi opere rare, principalmente del '700. Giovani e ancora praticamente sconosciuti, vi passarono, per anni, artisti allora definiti «I cadetti della Scala» e destinati a diventare celebri, quali Graziella Sdutti, Fiorenza Cossotto, Luigi Alva, Paolo Montarsolo; lo stesso Zefflrelll alla Piccola Scala firmò la prima regia lirica. Nel tempo, il teatrino richiese però spese sempre maggiori, con un numero di spettatori non di rado eguale, nell'intera stagione, a quello registrato dalla Scala in sole due serate di «esaurito», e con entrate complessive che sovente coprivano non più del 10 per cento delle spese globali. Le recenti disposizioni In materia di sicurezza hanno Inoltre imposto una serie di modifiche, con il ri sultato di ridurre a .400 gli originari 600 posti. Quasi certamente, quindi, le funzioni della Piccola Scala torneranno ad essere quelle di una trentina di anni or sono: magazzino per scenari, e, in generale, spazio di appoggio per l'attività della Scala. Ornella Rota Code ai botteghini per i biglietti di «Aida», a più di un mese dall'inaugurazione della stagione scaligera

Luoghi citati: Bologna, Cannes, Mosca, Stoccarda