Con il duo il pianoforte si nobilita

Con il duo il pianoforte si nobilita Eschenbach e Frantz in un concerto di alta classe Con il duo il pianoforte si nobilita TORINO — Caso vuole che nel giro di poche settimane si siano avuti a Torino tre o quattro concerti per due pianoforti, complesso che non so quanto sia gradito al pubblico, perché spoglia l'esecuzione pianistica del fascino carismatico esercitato dall'alto virtuosismo individuale, sostituendovi invece leesigenze, assai più sottili, della musica concertante, e deprimendo le qualità romantiche, espressive, dello strumento, a vantaggio della sua meccanicità francamente affermata. Personalmente lo trovo un genere musicale salubre e stimolante, che riscatta il pianoforte dalla sua vocazione domestica, e casalinga, tnnalzandcrlo a dimensione sinfonica. (Parlo, ben intèso, del duo di pianoforti; che il pianoforti a quattro mani, al contrario, accentua quel tono casalingo fino a intimità gozzaniàne). Tutto questo preambolo è suggerito dalle frequenti apparizioni del genere, l'ultima delle quali è stata la migliore, sollevata a un livello d'alta classe dalla presenza di due pianisti come Christoph Eschenbach, che come solista oggi va per la maggiore, eJustus Frante, dt poco più giovane e non meno sicuro nella tecnica e nello stile. Hanno rivoluzionato piacevolmente la prima parte del programma. Il colpa di stato ha fatto cadere le solite Variazioni òp. 56 di Brahms e opere minori di Chopin e Mendelssohn in favore d'alcuni bellissimi Schubert: due Marcie militari e la dolcissima Fantasia in fa minore a quattro mani (ma anche le Marcie militari sono a quat¬ tro mani, e quelle invece le hanno suonate a due pianoforti). Poi la 8onata di Mozart in re maggiore, gemma fulgidissima del repertorio a due pianoforti e della stessa arte mozartiana. I due pianisti maschi ne hanno dato un'interpretazione ben più tenera e intima di quella fornita la settimana scorsa dalle scattanti gemelle turche; in particolare l'Andante, preso in tempo giusto, ha sviluppato tutta la sua malia. Infine Ma mère l'oye e La Valse di Ravel, autore che sembra fatto apposta per la, preziosità raffinata dei due pianistiche risposero agli applausi con una Danza ungherese di Brahms e forse altri numeri fuori programma. . ni. ni. . ■

Persone citate: Brahms, Caso, Chopin, Christoph Eschenbach, Eschenbach, Mendelssohn, Mozart, Ravel, Schubert

Luoghi citati: Torino