Buscetta: «Un accordo di ferro fra clan siciliani e Cosa Nostra»

Buscetta: «Un accordo di ferro fra clan siciliani e Cosa Nostra» Al processo di Manhattan il pentito conferma le sue accuse Buscetta: «Un accordo di ferro fra clan siciliani e Cosa Nostra» DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Dopo il drammatico confronto dell'altro ieri con Gaetano Badai amen ti, Tommaso Buscetta, il superteste del procosso perla «Pizza Connection», ha ieri svelato come funzionava il traffico della <iroga — poi smerciata, nello pizzerie — tra Palermo e New York. Sollecitato dal sostitute procuratore Richard Martin, «il Valachi degli Anni Ottanta», come ormai lo chiamano 1 giornali, ricordando il celebre pentito della mafia di un quarto di secolo fa, ha affermato che 1 due «poli» del traffico erano. Salvatore Inzerillo a Palermo e Gaetano Mazzera a New York. Mazzara siede in aula tra gli imputati, come uno degli alutanti, del sottocapo Salvatore Catalano e di Badalamentl. «Lo riconoscete?» ha chiesto il so¬ stituto procuratore. «£' lui. ha risposto Buscetta puntandogli contro il dito. L'altro ieri, Buscetta aveva affermato che «don Tano» Badalamentl, costretto a rifugiarsi in Brasile dopo la vittoria del Corle.one sulla fazione di Salvatore Greco, era stato l'ideatore della «Pizza Connection» nel '77. ieri ha aggiunto di averla trovata in piena funzione quando rientrò in Sicilia nell'80 dopo esserne stalo assente per alcuni anni. •La torta, era grande- ha detto, «t/n altro mafioso siciliano, Antonio Salomone, mi chiese ài mediare con Insertilo perché gliene concedesse una parte-. Buscetta tuttavia non è stato in grado di identificare ■ Salvatore Catalano: ..// Catalano che conosco era un soldato della mafia in Sicilia- ha spiegato. Nella seduta di ieri al tribunale federale di Manhattan, prima di arrivare alla Pizza Connection, Tommaso Buscetta ha svelato come e quando 1 rapporti tra la Onorata società siciliana e Cosa Nostra americana vennero riallacciati, dopo la rottura avvenuta nel '60 per motivi che non ha chiarito. Il superpentito ha detto che l'anello di congiunzione fu Lucky Luciano, l'ex capo di tutti l capi negli Stati Uniti (al secolo Salvatore. Lucania). Luciano, estradato all'inizio cigli Anni Cinquanta, ma intoccabile perché aveva, alutato le truppe alleate nella Seconda guerra mondiale, suggerì ai 'fratelli italiani- Al creare una commissione sul modello di quella Usa per dirimere le vertenze tra le ««famiglie» Sempre Luciano mise In contatto la mafia siciliana con Joe Bonanno, detto Banana, il capo della «famigliadi Brooklyn. Questi visitò Palermo nel '57, si entusiasmò per il fatto che i «fratelli» ne controllavano l'aeropòrto, e riuscì a convincerli a dare vita a una commissione, che fu capeggiata da Salvatore Greco, con Gaetano Badalamenti già in posizione di preminenza, e che rimase in carica tre anni. In quegli anni si formarono •un mucchio di pesai da novanta-, ha concluso Buscetta, come Giuseppe Inzerillo, che lui incontrò nel '60, e che si dice divenne un prolettore occulto di finanzieri e faccendieri. Dall'America vennero spesso a controllare come andavano le cose i boss più celebri, tipo Joe Adonis. -Lo conobbi a Milano-, ha concluso Buscetta. x ^-