Che tegola il tetto da riparare

Che tegola il tetto da riparare Che tegola il tetto da riparare dine, insomma, è un lavoraccio, ma è indispensabile farlo prima che arrivi l'inverno con la pioggia e soprattutto con la neve e il gelo. Sopra il punto in cui il E' il momento di «ripassare i coppi»: sostituire quelli rotti, togliere terra e paglia, pulire le grondaie soffitto si è macchiato di acqua piovana, bisogna aver pazienza e smuovere tutti 1 coppi, mettendo a nudo l'intelaiatura stessa in legno del tetto. Controllare che travi e travette non siano rotte (altrimenti sostituirle), e quindi con pazienza rimettere a uno a uno i coppi, seguendo lo schema dei costruttori (nel nostro caso, abbastanza classico,' un coppo con la parte convessa in alto, appoggiato a due coppi con la parte concava in alto, ben accavallati gli uni sugli altri; la parte larga verso il basso, quella più stretta verso l'alto del tetto, 11 tutto cominciando dalle grondaie verso il culmine della casa). Cosi facendo si scopre che parecchie tegole sono troppo sbrecciate per poter essere ancora utilizzate, o sono addirittura rotte. Ci vuole quindi un certo numero di coppi di riserva, per le sostituzioni. Normalmente, ogni tre o quattro anni, bisognerebbe a questo modo rivedere tutto il tetto: è l'operazione, cosiddetta, di «ripassare 1 coppi». C'è da tener conto di alcuni pericoli: sul tetto si può scivolare (essere sempre In due, ed essere legati alla vita con una grossa impiegato con altri colori, potrà farli virare al verde, oppure al marrone, partendo da una tintura rosa o rossa. Se aggiunto nel corso del procedimento, può schiarire o modificare altre tinte. Discorsi analoghi si possono fare per allume di rocca, bicromato di potassio, cloruro di stagno, solfato di ferro, cremortartaro, acidi acetico, ossalico e tannico, ammoniaca, soda caustica, sale da cucina, solfato di sodio e altri ancora. Sistemi e prodotti diversi si devono usare per la premordenzatura delle fibre, a seconda che siano animali (lana e'selia), o vegetali'(èòtoiie, lino, luta). Per quantità di tintura, bagno di colore, temperature dei liquidi, risciacqui, asciugatura; per uniformare i colori e controllarne la solidità, bisogna, fino a quando non si sarà acquisita una buona esperienza, affidarsi alle tabelle che già esistono. ca. no. tuali consigli. Tra gli altri, un appassionato tintore milanese (Gian Carlo Velati, tel. 02/256.04.03), al quale si rivolge mezza Italia per procurarsi sostanze naturali pressoché introvabili, la Scuola di tessitura e tintura del Comune di Torino (Dina Grasselli e Marinella Rapetti, tel. 011/696.11,12), il

Persone citate: Dina Grasselli, Gian Carlo Velati, Marinella Rapetti

Luoghi citati: Comune Di Torino, Italia