Dove mangiare e bere con il jazz Mappa italiana dei cuochi swing di Gabriele Ferraris

Dove mangiare e bere con il jazz Mappa italiana dei cuochi swing Dove mangiare e bere con il jazz Mappa italiana dei cuochi swing ta, amorevole) e all'hamburger, che può diventare un piccolo -capolavoro gastronomico», se gli ingredienti sono accostati con gusto, e la carne è di prima qualità e cotta a puntino. Poi ci sono i tipi alla «prendi i soldi e scappa», spacciatori di panini che non amano né conoscono 11 Jazz, ma hanno fiutato la moda e, pur non distinguendo Charlle Parker da Charlle Brown, hanno deciso di approfittarne. L'ottimo e 11 pessimo coesistono: ma, anche limitandosi alle proposte di sicuro valore, non mancano le condizioni per un viaggio In Italia alla scoperta del buon mangiare e bere a ritmo di Jazz, alla ricerca di sorprese gastronomiche condite con buon swing. La prima tappa è Milano, in via Lodovico 11 Moro, che è diventata la «52' strada» Italiana, una versione nostrana della mitica «Street» newyorkese degli anni ruggenti del bebop. Al numero 119 c'è II «Capolinea», il locale jazz più famoso d'Italia. Giorgio Vanni, 11 patron, ha portato al «Capolirsnea» autentici giganti. Chet Baker, per fare un nome, registrate) proprio nel locale di Vanni uno dei dischi più belli dell'84. Al «Capolinea» è possibile cenare (tei 02-470524, chiuso lunedi). Poco distante, al 117, c'è il «Ca' Bianca», dove si possono avere piacevoli sorprese: tra gli habitué, Franco D'Andrea, Gianni Bedorl e Pietro Tonolo. E' chiuso la domenica. Poco distante, al 131, ha aperto di recente «L'americano a Parigi», del pianista Nando De Luca: il telefono è 02-474687. «Le Scimmie» di via Ascanlo Sforza 49 è il locale favorito di Jannaccl e del bluesman Fabio Treves (tel. 02-8391874, chiuso 11 martedì). Ricordiamo ancora lo «Swing Club», il «Racanà» (via Sannio 18), il «Tangram» (via Pezzotti 32). Anche in provincia non mancano i locali dove si può ascoltare buon Jazz: un nome? Il «Bobadilla» di Dalmine A proposito di provincia, 11 chitarrista Franco Cerri ha un'opinione personale: •Nelle grandi città, e al Nord, ci sono più proposte <iZ>Wtki -£?ma sia ntì'plccoli centri, sia al Sud, il pubblico è straordinario: ho ricordi molto belli, per esempio, di concerti al "Sismo" di Padova o, per parlare del Meridione, alla "Taverna del Gufo" di Foggia». Il Sud, appunto: sotto Roma, 1 punti-jazz diminuiscono: a Napoli ci sono lo •Chez To Maxim», In piazza Dante, e poi il «City Hall» di corso Vittorio Emanuele. di piazza Matteotti 22/R (010-295534) è un punto di riferimento per i jazzisti di tutta la Liguria: Giorgio Lombardi è 11 motore di un'attività che alterna al grandi artisti stranieri un vivaio di talenti locali da cui è uscito, fra gli altri, Dado1 Moronl, «enfant du pays» ormai lanciato nella ristretta élite del pianisti di levatura europea. Il «Louisiana» ha anche un suo «gruppo stabile», con un'apprezzata produzione discografica, Bologna ascolta 11 jazz nella «Cantina del Dottor Dixle» di via Battisti 7/9 (051-226515) e all'.Ala Azza rra-Music Inn», circolo aperto alla fine dell'anno scorso in un locale dell'Arci. A Firenze il «8alt Peanuts» di piazza Santa Maria Novella 26/R (055-604131) propone artisti di tutto rispetto, cosi come «Il Panino» di Perugia, punto di riferimento dei musicisti per gli spuntini notturni. A Roma il «Music Inn» di largo del Fiorentini 3 (tei! 06-6544934) resta uno dei più prestigiosi locali Jazz italiani anche dopo la morte del suo fondatore. Pepito Pigliateli!. Ottimo locale è il «Mississippi» af Borgo Angelico 16 (06-6540348), diretto dal trombettista Luigi Toth, più orientato sul genera «tradizionale». Al •Saint Louis Music City» (via del Cardello 13) una sala è riservata al concerti, e un'altra ospita un ottimo ristorante. Jazz anche air-Alexander Platz» di via Ostia 9, al Big Marna», al ■Grigio Notte». dove è possibile incontrare 1 «santoni» della nuova musica partenopea, Bennato, De Piscopo, quando è in città, Tony Esposito. Si suona molta «fusion», c'è anche un vldeobar per spuntini notturni. Non mancano altre tappe d'obbligo per il zanti, Marlp Rusca e Gianni Negro. Ci capita anche il «promoter principe» del Jazz italiano, 11 bolognese Alberto Alberti, quando è di passaggio a Torino. Ancora a Torino, l'ex musicista Luigi Gravagli! ha ospitato nel suo «Circolo Amsterdam» di via Giulia di Barolo lì artisti del calibro di Meredtth D'Ambrosio, Gianni Basso, Franco D'Andrea, e valorosi esponenti del Jazz tradizionale come i clarinettisti Beppi Zancan e Gigi Cavicchio». V> ■Amsterdam.. attualmente chiuso per lavori, ha una cucina molto curata e fantasiosa: 11 telefono è 0118396737. Il «Centralino» di via delle Rosine 16 quest'anno ospiterà 1. concerti dell'ArciCentro Jazz (011-530183). Buona musica anche alla «Contea» di corso Sella e in altre birreria della città e della cintura: tra questi il •Pub 82» di via Alplgnano 82 a Rivoli ospita concerti in collaborazione con la 011 Jazz Promotion, associazione fra musicisti che, con la rassegna «Jazz e Quotidiano», ha, ijprta'ta^ielle blrre.r.ejtojfcwjj atMs(4.(M »tìma. grandezza, i ar,..,,, .. . I ritrovo del Jazzisti i di Asti, città di Paolo Conte e del sassofonista Gianni Basso, sono il circolo Arci «Spaghetti & Jazz» di via XX Settembre, e la nuova «Taverna Astesana». di Valle. Baciglie dove^^A^t jjlakey e DÌzzle Gillespie hanno fatto la conoscenza con le specialità della cucina monferrlna, proposta a prezzi sempre abbordabili. A Genova 11 «Louisiana» «Jazzofllo errante», come 11 «Sax Appeal» di Torremagglore (Foggia) o l'«Happy Time» di Pescara, ma al Sud il teatro resta T'ambiente eccellente» del jazz, che ha trovato palcoscenici alternativi soprattutto nel Nord Italia. A Torino una birreria da visitare è 1).(.Rapollnejfcn. 8» „ di via dél^.JVIaddalejQe 42u, bis (efilùsottJunediotehioii361909). Il proprietario è Michele Armenise, un tipo che sembra il fratello grosso di Francesco Gucclni, pazzo per il jazz e inventore di strabilianti hamburger «tutti gusti». Il suo locale è un porto di mare, dove si incontrano musicisti emergenti come 11 trombettista Flavio Boltro e la cantante Tiziana Ghiglioni e veterani come 1 pianisti Dick Moz¬ Gabriele Ferraris