Perché le ali: un enigma dell'evoluzione

Perché le ali: un enigma dell'evoluzione Perché le ali: un enigma dell'evoluzione . y^lJERA una volta «1^ uno studente di biologia che, a furia di scrivere e di riscrivere la propria tesi di laurea, divenne velocissimo nella battitura a macchina. Come molti altri suol colleglli, non riuscì poi a esercì-: tare la professione del biologo, tuttavia trovò un lavoro come segretario essendo ormai diventato un ottimo dattilografo». Questo triste apologo (che è meno Inverosimile di quanto .sembri) illustra un importante quanto, controverso principio di biologia evolutiva: il concetto di preadattamento. Lo studente della storiella, infatti, si è trovato a essere «prea-, dattato» per un'attività (la dattilografia) imprevista e, probabilmente, non voluta. Buon per lui, che altrimenti sarebbe rimasto disoccupato, ma sta di fatto che molte cose, nella vita degli individui e delle specie viventi, prendono una piega completamente diversa da quel-' la che sarebbe logico aspet-, tarsi. Il fatto che esistano casi di «preadattamento» in natura è sovente difficile da dimostrare e spesso ci si 11- - mlta a speculare su ipotesi più o meno fondate. Di recente, tuttavia, J. O. Klngsolver e M. A. R. Koehl dell'Università di Berkeley sono riusciti a dimostrare, ' con prove di laboratorio, che persino il volo degli in-' setti non è che 11 risultato di un preadattamento. Esperimenti negli Usa: bastano 15 vasi Bisogna innanzitutto ricordare che, di tutte le specie animali che popolano il nostro pianeta, ben sètte su dieci sono insetti. Questi ultimi, nella quasi totalità, sono alati e proprio in questo fatto risiede gran parte del loro successo evolutivo. L'uomo tecnologico, fiero delle macchine volanti che ha saputo costruire, potrà anche sottovalutare l'importanza del volo degli insetti, ma non dovrebbe dimenticare almeno due cose. In primo luogo che 11'volo di una mosca qualsiasi è assai più sofisticato è perfezionato di quello del migliore apparecchio volante; in secondo luogo che gli insetti sono del formidabili impollinatori proprio perché sanno volare. Il manto vegetale e l'Intera ecologia del pianeta sarebbero, in assenza di vespe, mosche e farfalle, assai diversi da ciò che sono. Fino a poco tempo fa Tesi-: stenza delle ali degli insetti costituiva un vero rompicapo biologico. In realtà non è difficile lpotizzre che, per effetto di una qualche mutazione genetica, si possano formare delle espansioni cuticolari sui lati del torace di un insetto primitivo an-! cor privo di ali. Quello che è difficile ammettere è che strutture cosi semplici possano poi evolvere in grandi ed efficienti superaci alari. La difficoltà consiste nel fatto che le primitive espansioni della cuticola toracica devono risultare

Persone citate: J. O. Klngsolver

Luoghi citati: Usa