Dieci pezzetti carini sono un po' poco per gli anarchici Cure

Dieci pezzetti carini sono un po' poco per gli anarchici Cure Dieci pezzetti carini sono un po' poco per gli anarchici Cure Illustra/Jone di Piero Figus inanità proprio della piccola canzone, della composizione da «sette piti», che delimita il suo segnale senza scatenare mai visionarietà, magia e gioco fantastico. Insomma: si evo-, cano i fantasmi e quando stanno per mostrarsi, si preferisce smettere per non ritrovarsi col letto scompigliato e la stanza in disordine. Lo stesso assunto anarchico di Smith sopravvive come puro simulacro, bandierina. I testi tornano ad agitarsi nella palude del fonemi rituali, del go on e- linguistica per imprimersi nelle menti deboli, i suoi trucchettini sonori misurati. Ha una sua fasclnosltà Kyoto Song con quegli ectoplasmi che si materializzano e ti ridestano in inquietante compagnia. E' sicuramente un'idea pregevole l'Islam ispanico che vibra nelle chitarre di The Blood. Colpisce nel segno l'ansimare ritmico e ossessivo che anima nel buio i tremori erotici di Close to me. Ma alla fine resta sempre nell'aria il senso di riti domenicali RICCA ndei come back, dei go go go e dei no no no. E in mezzo a queste farfallette, il «senso» corre su un binarlo cupo si, ma in quanto «troppo serio» o meglio «troppo sul serio». Quale diabolica mancanza di ironia e di senso degli ambiti poetici propri della canzonetta può far cantare un versacelo come: -Sono paralizzato dal sangueCrii'».?- mi* Musicalmente si avvertono passi indietro e di lato: ritorno a una rozzezza compositiva di marca punk, ma con filtraggi e ripuliture di consumo anche abbastanza corrivo. Come se si volessero recuperare essenzialità, purezza e brutture della perduta infanzia, e allo stesso tempo concedere tutto o quasi all'infantilismo dell'ascolto omologato. Resta cosi confermato che nel rock interviste «clamorose», proclami e assunti ideologico-programmaticl vanno presi con le molle. E' la musica, e solo la musica, a fare la differenza. Gianfranco Manfredi The Cure: «The Head on the door», Polygram. RDO ZAMBIANCHI

Persone citate: Blood, Close, Gianfranco Manfredi, Head, Piero Figus