Tre angeli scendono in Irlanda per trovare l'amore di Ruggero BianchiLarry Collins

Tutto lini Tutto lini «I semidei» di Stephens grande scrittore del fantastico Tre angeli scendono i gin Irlanda per trovare l'amore BRESCIA — Alla poetessa bresciana Veronica Gambara, nel quinto centenario della nascita, è dedicato un convegno, in programma giovedì 17 e venerdì 18 a Brescia, sabato 19 ottobre a .. Correggio, Coordinato da Cesare Borsetti, Piero Gibelltni ed Ennio Sandal, il convegno esaminerà l'opera della Gambara in rapporto alla poesia del primo Cinquecento. Tra i numerosi autori che, nelle corti padane dell'epoca, conobbero o celebrarono Vincenza Gambara, figurano Pietro Bembo e Vittoria Colonna, Pietro Aretino e Ludovico Ariosto. La Gambara ebbe anche un rilevante ruolo storico e politico ed entrò In contatto con potenti guati Carlo V e Francesco I: Al convegno parteciperanno relatori italiani e stranieri: Carlo Dtontsottl, Alan Bullock, Amedeo Quondam parleranno a Brescia; Gugllellmo Gornt, Alberto Ghiaini, Elisabetta Selmi interverranno a Correggio. co autore vivente che avrebbe potuto riuscirci al posto suo. James Stephens, che dunque era nato nel 1882, mori nel 1950 a Londra, dove negli ultimi anni si era conquistato una certa reputazione per le 6ue trasmissioni alla Bbc. Era un omino minuscolo, molto slmile al leprecaunl e al coboldl che popolano le sue fiabe; oltre che per le sue piacevolissime poesie, doveva la fama letteraria al romanzo fantastico La pentola dell'oro (1912), tradotto da Adelphi nel 1969. Per definire la singola-' rissima arte di James Stephens ci si può rifare al programma dei poeti Wordsworth e Coleridge, quando Insieme progettarono la famosa raccolta Lyrlcal Ballads (1798). Li Coleridge si assunse il compito di rendere accettabile 11 soprannaturale: di descriverlo con tanta precisione da collocarlo senza incongruenza nella vita di ogni giorno. Wordsworth, al contrario, si proponeva di ricercare nella vita di ogni giorno il soprannaturale latente, ovvero di mostrare il lato segreto, mistico, delle cose, l'immanenza religiosa. Anche la grande specialità di James Stephens è riuscire a far coesistere 11 quotidiano e l'Inesplicabile con perfetta coerenza; egli è, in altre parole, il più squisito narratore di favole del nostro tempo. Col che si è indicato 11 suo merito principale, e anche, agli occhi di molti lettori limpida dimostrazione di un teorema senea speranza. In uno scenarlo contemporaneo dominato dalla minaccia nucleare e dalle dispute sulle guerre stellari, Fortitude getta una luce sinistra di cui l'autore è in parte consapevole. Frutto di accurate ricerche d'archivio, di indagini e inchieste minuziose, di interviste esclusive che, diversamente utilizzate, sarebbero potute diventare altrettanti colpi giornaltsttci, la lunga e documentata (e ben scritta) fatica di Collins ci butta in faccia una verità che tutti, in cuor nostro, in fondo sapevamo-già. Quando Si-combat te, nessuno è disposto a perdere. Non si può vincere una guerra senza rispolverare in qualche modo Ma-' chiavelli. Porsi problemi morali e lasciarsi impastoiare dagli scrupoli è,, atta resa dei conti, inutile e improduttivo. Del resto, nella «stanza del bottoni-, reggimenti e corpi d'armata sono soltanto bandierine colorate. Quanto ai singoli Individui, alla persone in carne e ossa che possono decidere del fallimento o del successo di un'operazione, sapevano a che cosa andavano incontro. Una bella medaglia alla memoria, consegnata a cose fatte al familiari, metterà senz'altro le cose a posto. Ruggero Bianchi Larry Collins, «Fortitude», trad. dì Roberta Ram- ' belli, Mondadori, 491 pagine, 22.000 lire.

Luoghi citati: Brescia, Correggio, Irlanda, Londra