Ascoli e Lazio balzano in testa

Cesena, Brescia, Sambenedettese e Triestina scalzate dalla vetta della classifica Cesena, Brescia, Sambenedettese e Triestina scalzate dalla vetta della classifica Ascoli e Lazio balzano in testa Simoni cancella il Cagliari Genoa sale, ma ancora non convince ROMA — La Lazio in vantaggio di 3 gol dopo appena 16 minuti di gioco, non ha lasciato scampo al Cagliari. I sardi, menomati dalle assenze di Marchi e Venturi, hanno reagito assai bene nella ripresa siglando la rete della bandiera e sfiorando altre marcature. Ma ormai era troppo tardi per ribaltare il risultato, messo al sicuro dal biancocelesti con un inizio di gara folgorante. Il ritorno in formazione di Calcaterra, Vlnazzani e soprattutto dell'«ariete» Fiorini, hanno consentito ai laziali di ritrovare il giusto equilibrio, mettendo in vetrina nella prima parte della gara un gioco di grande livello tecnico. Scesl in campo con la ferma determinazione di cancellare la sconfitta subita domenica a Vicenza, gli uomini di Simoni hanno preso d'assedio l'area cagliaritana subito dopo il fischio d'inizio andando a rete al 4'. Caso si liberava di un avversarlo, giungeva sulla linea di fondo calibrando un ottimo pallone per Garlini che infilava di testa. Sfruttando il momento favorevole, 1 biancocelesti insistevano con manovre rapide, precise, affidate prevalentemente alla potenza di Fiorini e alla buona vena di Garlini, Poli e Caso. Questi ultimi due, con una splendida combinazione, creavano al 13' l'azione 8' GIORNATA Ascoli-Brescia 3-1 Bologna-Palermo 1-0 Catania-Vicenza 1-1 Cremonese-Arezzo 0-0 Empoli-Catanzaro 1-0 Genoa-Cesena 1-0 Lazio-Cagliari 3-1 Monza-Campobasso 0-0 Perugia-Triestina 2-0 Peo cara-Sarti benedette-se 1-0 PROSSIMO TURNO (0* giornata, 3 novembre, ore 14,30): Arezzo • Sambenedettese; Ascoli - Genoa; Brescia.- Bologna; Cagliari - Perugia; Catania - Lazio; Catanzaro • Monza; Cesena - Campobasso; Palermo - Pescara; Triestina - Cremonese; Vicenza • Empoli. Tre fulminei gol dei l di MARIO BIANCHINI aziali (doppie Damiani, dieci mimiti di rodaggio del secondo gol. Poli lanciava alla perfe-j zlone Caso che con un splendido pallonetto scavalcava Vignoli e il portiere Sorrentino, centrando la porta. Il Cagliari sbandava paurosamente denunciando una totale impotenza contro la superiorità avversarla. Trascorrevano appena tre minuti. Giungeva la rete di Garlini, su calcio di rigore concesso per atterramento di Poli In area da parte di Davln, che dava la possibilità all'attaccante laziale di centrare la sua terza doppietta stagionale e di consolidare la personale classifica di capocannoniere. Tuttavia la Lazio si cullava un po' tta di Garlini) - Il ritorno dell'an troppo sugli allori, favorendo nel secondo tempo la vigorosa reazione della squadra Isolana. Ullvlerl azzeccava la mossa giusta sostituendo Vignoli con Branca. La vivacità del nuovo entrato contribuiva In maniera determinante ad Infondere una fisionomia diversa al Cagliari. [ Una maggiore spinta a centro campo, assicurata da Pulga, Bergamaschi e Bernardini, consentiva a Montesano e De Rosa di Impegnare a tratti seriamente la difesa del padroni di casa. La partla non procedeva più a senso unico. Al 59' Branca azzeccava un gran tiro dal limite. La palla si Insaccava a fll di palo rendendo vano il tuffo di Malgloglio che più tardi rivelerà notevoli incertezze, specialmente sulle uscite.. Simoni sostituiva a 3 minuti dalla fine 11 portiere titolare con Jelpo, «per concedere un premio alla giovane riserva», ha dichiarato diplomaticamente negli spogliatoi l'allenatore. Per evitare un eccessivo affaticamento a Fiorini, non ancora completamente guarito da un recente infortunio, Simoni faceva entrare al 71' anche il vecchio Damiani, acquistato appena un giorno prima dalla società romana. Con il successo praticamente acquisito, si poteva anche azzardare la mossa, che tuttavia ha confermato come gli anni passano inesorabilmente per tutti. ziano Oscar Damiani Eliminato il Cesena a Marassi in una partita Ma i romagnoli si sono trovati di fronte un grande Faccenda, che ha chiuso tutti i varchi con grande tempismo e ottimo senso della poslelone (e, alle spalle del .libero*, c'era un Cervone in giornata di sicureeea che non ha commesso alcuna sbavatura tra i pali). Davanti, poi, Manilla ancora una volta ha dimostrato di essere un elemento di classe limpida e cristallina: per come ha saputo impostare di GIORGIO BIDONE GENOVA — Se il Genoa ieri ha vinto, lo deve alle ottime prestazioni di due giocatori: Maritila (e non solo perché è stato l'autore del gol della vittoria); e il «libero» Faccenda, che ancora una volta ha dimostrato quanto siano stati spesi avventatamente (ma all'epoca dell'acquisto il presidente era ancora Fossati, e il contratto con l'Inter porta la sua firma) i molti milioni per acquistare Bini, che finora non è riuscito a inserirsi, sia sul piano tecnico sia su quello psicologico, nella sua nuova squadra. Ma due giocatori, per quanto bravi, non fanno una squadra di calcio. Sul piano strettamente tecnico le cose migliori le ha fatte il Cesena, preciso in difesa, solido a centrocampo, dove la sua manovra svelta ha messo più volte in crisi i rossoblu, e pericoloso quanto basta (trattandosi di una gara in trasferta) all'attacco, dove ha operato sia in contropiede sia su anione manovrata. che però non ha cancella il gioco, nonostante la scarsa collaborazione del compagni, e per come è riuscito a segnare il gol vincente. La prodezza di Marulla va raccontata. Al Si' Butti toglie la palla a Sala, sulla trequarti sinistra, e la scodella al centro, al limite dell'area, dove Marulla, in elevazione, supera Bogoni, suo arcigno guardiano, e gira in rete con una splendida colombella. Il tutto, però, dopo aver visto che Dadina era un po' fuori porta, quindi.calcolando con estrema precisione la traiettoria da imprimere alla palla per farla finire in fondo alla rete. Un gol da manuale di tecnica calcistica, che giustamente ha entusiasmato i tifosi rossoblu, e sul quale il Genoa ha costruito un prezioso successo, difendendolo poi anche con i denti (ma anche ringraziando Angelini che, al 79', ha sprecato la più facile delle occasioni per pareggiare deviando oltre la traversa, di testa, un cross di Traini che era piti difficile sbagliare che non tramutare in rete). to i dubbi sulle carenze di struttura rossoblu