Ma quella Magnimi spara bene solo nei film

Ma quella Magnimi spara bene solo nei film Ma quella Magnimi spara bene solo nei film Il tecnico giudica la r La notieia è quella del progetto, allo stato sospeso, di armare i vigili urbani di Torino non solo con pistole semiautomatiche Beretta modello 81 ma altresì con rivoltelle Smith <fe Wesson modello Combat in calibro 357 Magnum da distribuirsi al motociclisti. . La notieia sorprende non poco il tecnico. Poiché essa Investe problemi di fondo connessi all'armamento delle diverse forse che controllano lo svolgersi ordinato della vita civile e del traffico, pare opportuno formulare in proposito alcune considerazioni. Nessuno nega l'opportunità che questa Importante categoria di pubblici ufficiali per ragioni inerenti alle loro mansioni, di difesa e di prestìgio, siano armati. Si tratta di ■ vedere come, con quali armi e con quali calibri. Non c'è discussione sul fatto che la scelta debba cadere su armi ad Impugnatura che si indossano agevolmente alla cintura od in altre sedi. Il problema è se la scelta debba cadere sulle pistole ad azione rivoltella americana a ca intermittente, su quelle anni cioè provviste di ctnematisml che consentano, ad ogni esplosione di colpo, la sostituzione automatica del bossolo che si trova nella camera di sparo con una nuova cartuccia pronta per essere esplosa. L'altra ipotesi è quella dell'adozione di rivoltelle, vale a dire di quelle armi che sono in grado di esplodere a ripetizione una serie di cartucce sistemate nei diversi alveoli del •tamburo-. Maggior numero di cartucce contenute nel serbatolo-caricatore, sovrattutto se 'bifilare» come nella Beretta mod. 81, maggiore velocità di tiro,, minor rinculo e costì di riparazione di solito contenuti sono alcuni del pregi delle pistole che però vengono penalizzate dal fatto che possono dar origine con frequenza à incidenti. Semplicità, robustezza, assenza di sicura, degli impacci ad essa relativi e minor frequenza di incidenti sono caratteristiche del revolver. Quanto alle muntzionl.il proiettile della cartuccia 7,65 mm Browning pesa poco nna corta che dovrebbe so meno di 5 grammi, è sparata ad una velocità di 260-300 metri al secondo con un'energia media di 20 chilogrammetri. Per il 357 Magnum il peso della pallottola è di circa 10 grammi, la velocità di quasi 450 metri/secondo e l'energia è quintuplicata. Si spiegano cosi i gravissimi danni alla persona prodotti da questa classe di armi: ferimenti, anche mortali a grande distanza, e lesioni di più soggetti da parte del medesimo proiettile. L'esperienza torinese è ricca di episodi assolutamente sintomatici come quello dell'uccisione di una donna con un proiettile che successivamente perforò un muro, una finestra e cadde a decine di metri di distanza in strada. Anni orsono nel corso di una rapina fu uccisa una pòvera vittima e la pallottola andò a lederne gravemente un'altra. In una aggressione notturna si realizzò addirittura lo sfacelo traumatico dell'emltorace destro di una anziana signora. Quanto in concreto al revolver Smith & Wesson mo¬ sostituire la vecchia pistol dello 19.357 Combat Magnum con canna da due pollici e mezzo, qual è quella di cui si proporrebbe l'acquisto, si tratta di un'arma della lunghezza complessiva di appena 19 centimetri e del peso di 880 grammi secondo i dati forniti dalla casa costruttrice. La distanza tra tacca di mira e mirino è troppo breve per consentire una agevole e buona mira. 17 peso non permette una sufficiente stabilizzazione dell'arma sovrattutto in mani non allenate e le dimensioni sono forse troppo modeste per sostanziare là marzialità del vigile in maniera veramente ottimale. C'è da chiedersi se sia auspicabile l'impiego di una slmile arma in un'area metropolitana intensamente popolata ove il proiettile sarebbe In grado di provocare i maggiori disastri. Nelle mani di chi non è un espertissimo tiratore il fuoco con questo revolver rappresenta un pesante rischio. Né ritengo essere consigliabile che, in caso di mancato arresto all'alt, uno del nostri centauri tenti di a dei vigili di Torino fermare un autocarro esplodendogli contro il motore un colpo della sua 357 Magnum che probabilmente ha l'energia per farlo. Il parere del tecnico contribuisce certo a chiarire soltanto una parte del problema. Non tocca, tra l vari altri, l'aspetto del costì e quello della esistenza di una Ineccepibile produzione armlera nazionale parimenti prestigiosa in calibri civili e con caratteristiche tali da consentire ad un vigile motociclista di esercitare al meglio le sue funzioni e senza l rischi prospettati. La preoccupazione è quella di evitare che un eventuale incidente, malauguratamente sempre in agguato nel maneggio delle armi, possa provocare vere e proprie catastrofi laddove un'arma meno potente sarebbe risultata inoffensiva. E' Inutile ricordare che nella società ctvtle scopo precipuo del corpi In divisa è quello di fornire garanzie e sicurezza e non di rappresentare un pericolo. Pierluigi Balma Pollone Università di Torino

Persone citate: Beretta, Browning, Pierluigi Balma

Luoghi citati: Impugnatura, Torino