Per i 206 imputati di «Prima linea» processo d'appello

Per i 206 imputati di «Prima linea» processo d'appello Per i 206 imputati di «Prima linea» processo d'appello Giudicati anche gli appartenenti ai «Comitati rivoluzionari comunisti» - Stamane l'apertura MILANO — Comincia oggi, preceduto dalle polemiche dell'ordine degli avvocati milanesi, 11 processo d'appello al 206 imputati di partecipazione a «Prima linea» e al «Comitati comunisti rivoluzionari», , ., . ! Bono"ihipùvàt\ tfS'giv altri' In questo processo Piero Del Giudice, fondatore del «Co mltatl comunisti» ed Enrico Bagllonl del comando di «Prima linea», che potrebbero lasciare 11 carcere per decorrenza del termini di custodia cautelare, qualora la sentenza, come appare probabile, non venga pronunciata entro il 30 novembre. Per scongiurare questa possibilità, 11 presidente del tribunale, In agosto, aveva dichiarato l'urgenza per 11 deposito del motivi d'appello da parte del difensori, causando quella che l'ordine degli avvocati ha definito una violazione del diritto di difesa. La terza Corte d'assise d'appello potrebbe però ovviare alla eventualità delle scarcerazioni disponendo lo stralcio delle posizioni processuali degli imputati consentendo un giudizio più spedito, ma incontrerebbe sicuramente le aspre reazioni del difensori che già hanno sostenuto l'illegittimità di una decisione di questo tipo. La sentenza di primo grado, pronunciata il 22 ottobre del 1984, e che inflisse 15 ergastoli, e 1026 anni di reclusione, era stata giudicata da più parti un segnale di apertura al fenomeni della dissociazione. Al carcere a vita furono condannati 1 latitanti Tagliaferri, Baldesseronl e Stef an e inoltre Maurice Bignami, Susanna Ronconi, Sergio Segio, Giulia Borelli, Massimo Domenichlnl, Maurizio Costa, Diego Forestieri, Bruno Laronga, Piergiorgio Palmero, Giuseppe Polo, Roberto Rosso e BUvcrla Russo, responsty _ •aiti di nove omicidi commessi* a Milano e In Lombardia dal 1976 al 1980. Sfuggirono all'ergastolo, chiesto dall'accusa, Piero Del Giudice, Alessandro Bruni e Giuseppe Bonlcelll, mentre la Corte d'assise premiò con 1' applicazione delle attenuanti generiche, e con pene più basse, molti dissociati. Nell' appello per 97 Imputati presentato dal pubblico ministero viene sottolineata 1' eccessiva riduzione delle pene anche a paragone delle decisioni assunte rispetto ai pentiti che in qualche caso si videro negare le attenuanti chieste dall'accusa. Secondo il pubblico ministero più che «ragioni giuridiche» la corte segui «la logica della pacificazione nazionale», non giustificata però dal segnali di dissociazione emersi in aula e giudicati equivoci dall'accusa. • MILANO — Alcune rapine sono state messe a segno nella notte di Ieri ai danni di passanti, che sono stati anche malmenati. Uno degli aggrediti, accoltellato, ne avrà per venti giorni. In viale Abruzzi Domenico Pellegrini, di 43 anni, è stato affrontato da tre malviventi mentre era con un'amica. Mentre uno rovistava nella borsetta della donna, gli altri due hanno malmenato e accoltellato l'uomo che aveva tentato di reagire.

Luoghi citati: Lombardia, Milano