Ascesa e caduta di un grande boss Forse adesso «don Tano»

Ultimo duro colpo da parte delle forze dell'ordine alle «cosche perdenti» Ultimo duro colpo da parte delle forze dell'ordine alle «cosche perdenti» Ascesa e caduta di un grande boss Forse adesso «don Tano» parlerà Prima che nella rete della giustizia i suoi uomini erano finiti sotto i colpi dei clan vincenti, i corleonesi di Liggio e Provenzano - Dal '71 al '78 capo della mafia palermitana, poi la fuga e l'arresto in Spagna PALERMO — L'operazione di polizia che ha portato a fermi ed arresti a Modena, Bergamo e Viareggio, riguarda personaggi della cosiddetta «mafia perdente», costretti ad abbandonare la Sicilia perché nel mirino delle cosche avversàrie, Quelle' «vincenti» dei corleonesl di Luciano Liggio prima e di Bernardo Provenzano poi. 'Perdenti o vincenti — dicono gli inquirenti — a noi interessa fino a un certo punto: quello che conta è che abbiamo arrestato persone che avevano conti in sospeso con la giustizia». Verissimo. Resta 11 fatto, però, che a finire in galera Filippo Rimi questa volta non sono stati 1 soliti «picciotti», ma gente che nonostante la «sconfitta» subita da parte delle cosche concorrenti, conterebbe ancora molto nel mondo mafioso. , Ma chi sono gli arrestati? Ohi'sono: questi uomini che' forse-temevano piti 1 killer nemici che polizia e carabinieri? Salvatore Badalamenti, 39 anni, presunto killer della cosca mafiosa Badalamenti di Clnlsl (Palermo), latitante da due anni, era colpito da una serie di ordini e mandati di cattura emessi nell'ottobre dell'83 per associazione per .delinquere di Vincenzo Rimi stampo mafioso e altri reati. Fratello di Silvio, ucciso 18 giugno '84 in un agguato a Marsala, e cugino di Vito e Natale (1 due arrestati a Torre del Lago Puccini). Questi ultimi sono figli di Gaetano, meglio noto come «don Tano» uh vero - «prezza da 90- della mafia siciliana arrestato nell'aprile dell'84 £e-Spagna dopo una lunga latitanza. •Don Tano» è considerato l'unico vero boss del gruppo del perdenti che sia riuscito a sfuggire alla «guerra» dell'82, ad uscire senza danni personali da una lotta senza esclusione di colpi. Fu 11 capo della commissione delle famiglie Luigia Artioli mafiose palermitane dal '71 al '76 quando, con un abile colpo di mano, 1 clan corleonesl lo espulsero (ritenendolo, pare, Incapace a gestire 1 nuovi grandi «affari») mettendo sulla sedia più alta del vertice mafioso Michele Oreco, detto ,H.«Papa», boss.ili eiaculi!.' ' Lasciandosi dietro una scia di sangue «don Tano- scompare nel nulla. SI saprà poi che che avrà trovato ospitalità e aiuti in America presso potenti famiglie di Cosa Nostra. Negli Usa si ricostituisce una fortuna, pare col traffico della droga e decide di inve- Salvatore Badalamenti stlre parte di questi capitali sporchi in affari più o meno leciti in Spagna dove viene arrestato nell'aprile dell'84, Oaetano Badalamenti è amico da sempre di Tommaso Buscetta, grande pentito del la mafia, Buscetta. ha Infetto 'un. .'«iòipfl /alassimo'' » clan vincènti rivelando fatti, misfatti, protezioni, delitti e strategie. E sembra che seguendo l'esemplo del vecchio amico, anche «don Tano» stia valutando la possibilità di giocarsi la sua vendetta spietata e soprattutto di spiegare, lui che queste cose le ha vissute dal di dentro come capo della commissione delle famiglie mafiose, l'inarrestabile ascesa del clan del corleonesl. Tra le persone «di spicco» fermate c'è Filippo Rimi, 'anche lui — con le «famiglie» Bontade e Inzerlllo — «perdente» e costretto all'esilio. Un suo figlio, Leonardo, fu ucciso a Clnlsl (Palermo) il 5 settembre del 1984; nel suol confronti non erano pendenti provvedimenti giudiziari. Filippo Rimi è figlio di «don» Vincenzo, uno del capi «storici» della mafia, boss di Alcamo (Trapani). Filippo e suo padre, accusati da Serafina Battaglia (una «pentita» ante luterani) furono arrestati e processati per avere dato «mandato ad un mandante» di compiere due delitti. Restarono in carcere per quindici anni (Vincenzo vi mori) e vennero poi assolti dalla Cassazione. Filippo Rimi era stato proposto dopo la scarcerazione per 11 soggiorno obbligato, ma si era reso irreperibile Insieme con il fratello Natale.