Carla Gravina «governante» trascurata

INTERVISTA - «Il cinema si dimentica di me e io mi vendico cernii teatro» 9 INTERVISTA - «Il cinema si dimentica di me e io mi vendico cernii teatro» 9 Carla Gravina, ((governante» trascurata «Ho lasciato la macchina da presa per il palcoscenico a 18 anni, quando avevo un contratto con De Laurentiis» MILANO — E' curioso che Carla Gravina — uria donna che ha molto amato e perciò è stata molto criticata quando da giovanotta abbandonò la sua austera famiglia pur di stare a fianco di Gian Maria Volonté — capiti di Impersonare personaggi ambigui anzi decisamente «diversi». Le è toccato in Cuore di mamma e le tocca ora ne La governante, la bella commedia di Vitaliano Brancati in scena al Manzoni dove impersona In modo Irreprensibile Caterina, una donna che desidera la normalità ma non riesce a cambiare la sua vera natura. L'attrice è a Milano con la figlia dell'autore Antonia Brancati, dalle belle gambe come quelle di sua madre Anna Proclemer, e con Turi Ferro, felice perché rappresenterà l'Italia a Parigi con // berretto a sonagli. Porta capelli cortissimi da cui svetta II lungo collo dal tailleur gessato mascolino dalle spalle superlmbottite che lei può permettersi. Non ama molto parlare di sé ma questa volta evidentemente desiderava spiegare come le sia stato particolarmente faticoso impersonare Caterina Lehar. E' un personaggio difficile non tanto perché sia una lesbica ma perché non si accetta come tale e soprattutto non l'accetta chi le sta Intorno. Molto più complesso della protagonista del film Cuore di mamma dove I' omosessualità era casuale; qui Caterina vive e muore non tanto di censura ma di autocensura non riuscendo per prima a concepire un tale modo di amare. Entra come Irreprensibile governante calvinista nella casa romana di un proprietario terriero siciliano ma sotto la maschera altera e moralistica cela un pesante segreto Inconfessabile per I tempi in cui fu scritta la commedia «Quando lo scorso anno mi offrirono la parte accettai qualche attrice la prende dall'America, lo che sono sempre stata al di fuori, non ho II marito produttore, né alle spalle potenze politiche, non posso che aspettare che mi chiamino». Ma lo fa volentieri in quanto per lei il teatro non è mai stato un rifugio. *AI contrario: ho scelto il teatro lasciando il cinema quando avevo 18 anni e un grosso contratto con la De Laurentiis. Ho sempre preferito il palcoscenico appena era possibile perché In teatro si costruisce davvero la carriera per tutta la vita e oltretutto in palcoscenico lo mi sento veramente felice». Un altro motivo che spinse la Gravina a calarsi nel ruolo della governante è stato il fatto che si tratta d'una donna che sa farsi rispettare come un uomo, «(Von è vero, io ho vissuto da femminista assumendomi le mie responsabilità. Mia figlia Giovanna l'ho voluta ad ogni costo. Oggi è una donna con una casa sua a Roma ma II nostro colloquio prosegue. Giovanna è molto dolce e comprensiva. Gian Maria Volonté è l'uomo che ho amato e che amo ancora perché padre di mia figlia e perché le cose veramente Importanti non muoiono mal. lo mi sono sempre sentita dire che sono femminista perché ho avuto una figlia al di fuori del metrlmonlo. Ma II matrimonio non l'ho mal sentito come base di un sentimento». Cosa pensa di questi momenti? ••Viviamo momenti di paura e non c'è nulla di peggio per un Paese di vivere di paura. Per fortuna la gente è straordinaria, ancora lotta, partecipa. Spero di svegliarmi un giorno e di vedere che, se non tutto, almeno molto è cambiato In meglio». Adele Gallotti subito e quest'anno la riprendo a Milano e per il mese di novembre all'Alfieri di Torino». Molti critici hanno scritto che è un ruolo da far tremare I polsi a un'attrice. -E'vero. Tremano I polsi perché la commedia Implica un'autoanalisi precisa, una riflessione che va oltre I limiti puramente recitativi. Quindi ti logora ma ti dà anche un'enorme soddisfazione perché Indubbiamente è il testo teatrale più felice tra quelli scritti da Brancati». Da tempo non vediamo questa brava e bella attrice al cinema. Eppure fu premiata a Cannes per La terrazza di Scola. «E pensare che io non ero stata neppure invitata sulla Costa Azzurra e quello era l'unico film In un anno come sempre dedito al teatro. Giro pochi film perché pochi me ne olirono. I film II scrivono gli uomini, li dirigono gli uomini, va da sé che siano gli uomini a Interpretare I ruoli Importanti. Nel cinema poi mi hanno sempre affibbiato delle gran parti di rompiballe e mi sono sentita dire che non sono Italiana, cioè che non sono come II nostro cinema vede l'Italiana: pettoruta, capelli neri, passionale e sottomessa. Da noi poi è difficile dimostrare che sai fare altre parti oltre la rompiballe, se in pratica non si offrono ruoli. E dire che lo amo molto la commedia brillante e in teatro la Interpreto, ma nel cinema queste storie divertenti arrivano dall'America. Noi slamo In crisi ma non capiamo neppure che questi film Incassano molto perché piacciono al pubblico». Quindi si è sentita come miracolata quando Scola le offri quel ruolo? mlndubblamente. Un regista di solito se ha bisogno di 18,30 Shopping - Telemenù • Oroscopo - Notizie flash - Bollettino meteorologico 19,25 Bronk, telefilm 20,30 II tastomatto, varietà. Con Pippo Franco, Massimo Lopez, Anna Marchesini 21,45 Boxe: Alessandro Scapecchl-Terry Marsh - Al termine: Bollettino meteorologico

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