Oggi in Lussemburgo si discute su come riformare la Comunità

Conferenza con la partecipazione dei ministri degli Esteri Conferenza con la partecipazione dei ministri degli Esteri Oggi in Lussemburgo si discute su €ome riformare la Comunità La missione di Whitehead Usa ricuciono anche al Cairo? Il «massimalismo» Federale - Il delicat BRUXELLES — Quasi all'insaputa di trecento milioni di europei, si sta decidendo sul futuro della Cee alla «Conferenza intergovernativa» che riprende oggi a Lussemburgo, con la partecipazione del ministri degli Esteri. Tutte le proposte per la riforma della Comunità sono ora sul tavolo e una decisione dovrà essere presa dai Capi di Stato e di governo al Consiglio europeo di dicembre, nel Granducato. L'euforia di giugno (quando a Milano, contro il parere delia Gran Bretagna, della Grecia e della Danimarca, fu deciso di tenere questa grande conferenza) si è in parte dissipata ma l'Italia prosegue nella sua azione di «locomotiva» perché alcuni obiettivicardine siano raggiunti. Il governo italiano, definito «massimalista» in questa occasione comunitaria, punta per associare attivamente il Parlamento europeo alle decisioni del Consiglio dei Ministri e ad abolire, o quasi, il diritto di veto di ciascun Paese al varo delle leggi della Cee. Altre innovazioni riguardano l'ampliamento delle competenze della Cee all'ambiente e alle tecnologie, un trattato per la cooperazione della politica estera, l'abolizione di tutte le barriere perché, entro 11 1992, la Comunità sia veramente un «grande mercato unico». Le difficoltà sono grandi. La Francia e la Germania Federale, nelle loro proposte, sonò state più prudenti dell'Italia sui poteri del Parlamento e sull'abolizione del diritto di veto. Questi stessi Paesi hanno forti riserve sull'ultimo capitolo della riforma, che riguarda la «coesione», ovvero il sostegno economico-finanziario alle nazioni meno ricche. In poche parole, si tratta di Le autorità religios dell'Italia si scontra co problema del diritto far nascere un'Europa più democratica e più giusta, ma ciò richiede di sacrificare parte della sovranità nazionale e sforzi finanziari. L'Inghilterra attende con pazienza che esplodano le differenze e le contraddizioni tra l'Italia e il Benelux da una parte e la Francia e la Germania dall'altra al fine di fare naufragare l'intero esercizio o di circoscriverlo a una intesa di cosmesi istituzionale che non turbi gli attuali equilibri politico-economici. ' La Danimarca e ' la Gran Bretagna sono da sèmpre contrarie ad ogni forma di maggiore integrazione europea per motivi di ordine nazionalistico e. anche per ingenerosità finanziaria. La scrittrice fra on la prudenza di Francia e Germania di veto e l'abolizione di tutte le barriere I ministri degli Esteri della Cee intendono anche dare una risposta polemica agli Stati Uniti sul contenzioso agricolo che li divide. •E' possibile che la Comunità deferisca gli Stati Uniti di fronte al Gatt (l'organisiiio che regola 1 commerci internazionali) perché vendono granaglie sovvenzionate nelle aree tradizionali della Cee come quella mediterranea. II presidente americano Ronald Reagan ha già annunciato che Washington attuerà una simile iniziativa nei confronti'della Cee, pure accusata di sovvenzionare le sue esportazioni agricole. La Cee, in realtà, sovvenziona le sue esportazioni agricole con circa 13 mila miliardi di lire all'anno ma gli rancese è stata colp Il vicesegretario di Stato ha un messaggio di Shultz - Mubarak non l'ha ancora incontrato Stati Uniti fanno altrettanto con circa 12 mila miliardi di lire. Sia gli Usa sia la Cee sono dunque colpevoli di violare i regolamenti del Gatt. Fatto è che negli Stati Uniti c'è una montagna di grano di 120 milioni di tonnellate da smaltire e in Europa ce ne sono altre 20 milioni e l'unico modo di venderle, in concorrenza reciproca, è mediante le sovvenzioni. Dieci anni fa, gli Stati Uniti controllavano il 47 per cento del mercato del grano nel mondo ma ora sono scesi' al 36 per cento. Là 'Cee, invece, è passata dal 6 per cento del mercato mondiale negli Anni 70 al 16 per cento del 1984. sto messaggio nessun elemento è stato rivelato ai giornalisti dal portavoce del ministero degli Esteri egiziano Glhad Madi, il quale si è limitato a dire che tale messaggio verteva su «recenti accadimenti verificatisi nella sona». Il presidente egiziano Hosni Mubarak, che ha pubblicamente preteso le scuse ufficiali del governo di Washington per il dirottamento dell'aereo egiziano (definito «un atto di pirateria»), non si è fatto trovare al Cairo da 1 "Whitehead: è: partito, pecivl»; sl{.are,alcuni progetti di. ^viluppo agricolo nel Sud dei Paese (la visita era efettivamente già prevista), e non riceverà rinviato statunitense priina di oggi. ' La posizione del governo egiziano è resa più difficile dai vivi risentimenti che l'iniziativa militare statunitense ha provocato all'interno. Ancora ieri, la polizia egiziana ha dovuto intervenire per disperdere gruppi di studenti che intendevano inscenare nuove manifestazioni di protesta anti-americane, dopo quelle dei. giorni scorsi, che hanno provocato alcuni feriti. Il risentimento degli egiziani è bene evidenziato dall'editoriale pubblicato ièri dal quotidiano governativo del Cairo «Al Ahram», che cosi scrive: «Non c'è dubbio die non sarà facile sanare la ferita che questo atto irresponsabile ha lasciato nel popolo egiziano; o piuttosto, la sua cicatrice non verrà mai cancellata dalla nostra memoria. Se è facile dimenticare l'offesa di un nemico, è molto piti difficile dimenticare un'offesa fatta da un Paese che rileniamo sia nostro amico». «Noi — aggiunge Al Ahram — non sappiamo esattamente come Whitehead potrà compiere la sua missione nel nostro Paese». IL CAIRO -^E' entrata Ieri nel vivo la delicata missione al Cairo del vice segretario di Stato americano John Whitehead. E' incaricato di espletare un difficile tentativo di sanare la ferita aperta nelle relazioni egizio-statunitensi con il dirottamento dell'aereo civile egiziano ad opera dei caccia intercettori statunitensi, per catturare i pirati palestinesi della «Achille Lauro::. Whitehead, arrivato sabato sera al Cairo, dopo avere svolto con successo una missione ' anàloga a^Rom'afshà avuto ieri ,un colloqui^ di un'ora e un quarto con il ministro degli Esteri egiziano Esmat Abdel-Meguid, cui ha consegnato un' messaggio di Shultz. Sulla natura .di que- Renato Proni ita da un attacco cardiaco in hotel