Pentito fa i nomi di chi ha ucciso penalista a Napoli

INTERNO INTERNO Pentito fa i nomi di chi ha ucciso penalista a Napoli Il delitto voluto da Raffaele Gitolo otto anni fa • Un killer ammazzato in carcere NAPOLI — Uno dei primi cinque «pentiti» della Nuova camorra organizzata, Pasquale D'Amico, soprannominato «Pascale 'o cartunaro» o più semplicemente «O cartone», ha svelato dopo otto anni il mistero dell'uccisione di uno dei più noti penalisti napoletani, l'avv. Giulio Battlmelll, avvenuta il 24 ottobre 1977 nel suo studio, In piazza Mancini con quattro colpi di pistola. D'Amico, il quale si è accusato di aver partecipato all'assassinio del professionista, fratello di un presidente di sezione della Cassazione, ha fatto i nomi non solo degli esecutori materiali del delitto, ma anche quello del mandante, Raffaele Cutolo. Ad uccidere 1' avv. Battimeli! sarebbero stati Pasquale Antonucci, un giovane di Secondigllano, soprannominato «O riccio», ed Antonino Cuomo, noto negli ambienti della malavita come «O maranghiello». Antonucci è scomparso da quattro anni. Cuomo, invece, vice di Cutolo, dopo essersi illuso di poter prendere il comando dell'organizzazione camorristica, fu ucciso con 56 coltellate nel carcere di Poggioreale da Pasquale Barra e Raffaele Catapano per ordine, secondo i pentiti, dello stesso boss di Ottaviano. «Sono stalo io — avrebbe detto D'Amico agli inquirenti — ad accompagnare in automobile i due "killer" sino a Piazza Mancini». Per D'Amico, Battimelli fu ucciso perché era un penalista «scomodo» per la «Nco» In quanto tutelava con un impegno professionale considerato eccessivo dai cutolìani gli interessi dei camorristi dei clan avversari, come quello dei Giugliano di Afragola. ada romana resa famosa da Fellini

Luoghi citati: Afragola, Napoli, Ottaviano