Ecco Marco, secondo torinese nato in provetta

Ecco Marco, secondo torinese nato in provetta Ecco Marco, secondo torinese nato in provetta I «pentiti» della droga La fecondazione ottFerraris: «Ci serve Il primo vagito, in sala- parto, s'è sentito alle 11,21 di ieri mattina. Cosi è venuto alla luce Marco, secondo torinese figlio della provetta. La mamma, della quale per ovvi motivi di riservatezza, si tacciono le generalità, è stata sottoposta a taglio cesareo e tutto si è svolto regolarmente: 11 piccino sta bene, pesa tre chili e 220 grammi e porta la felicità ad una coppia che si è sottoposta alla tecnica della fecondazione in vitro perchè, altrimenti, non avrebbe potuto avere figli. Per i medici, invece, Marco rappresenta il secondo successo: a febbraio nacque Simone che ora ha otto mesi. Il professor Campagnoli e il dottor Di Gregorio sono i pionieri del gruppo. Un gruppo che è,andato avanti, soprattutto, grazie al contributo di enuta con il sistema un ecografo e più at Marco è il secondo bambino «FIV-ER» - Il piccino pesa tre chili e 220 grammi - Il professor ttenzione per la nostra équipe, costituita per ora da volontari» E' ripreso alle Vallette il processo alla banda di spacciatori dei fratelli Miano. Proseguirà per tutta la settimana e i «pentiti» saranno ancora i protagonisti. Questa mattina è stato sentito «James» Bonera, fornitore dei Miano, domani toccherà a Vincenzo Tornatore, già capo di una banda con 50 spacciatori. Ma solo fra sette giorni saranno ascoltati Ciccio e Roberto Miano, anch'essi «pentiti». II processo procede con difficoltà tanto che l'altro giorno si è verificato un episodio clamoroso. Mentre deponeva Salvatore Costanza, un corriere di droga fra Milano e Torino. Antonino Pagano ha cercato di screditarlo. Un tentativo .maldestro, tanto che 11 pm ha ottenuto l'incriminazione per calunnia. volontari e di «volonterosi» e che ancora attende, dalle autorità sanitarie, un po' più di attenzione. «Ci servirebbe un ecografo — spiega il professor Germano Ferraris, direttore della Cattedra B della Clinica Ostetrica e Ginecologica al Sant'Anna —, ma ancora lo aspettiamo. E bisognerebbe anche considerare un altro aspetto del problema: da tre anni, da quando cioè opera il gruppo, ci sono specialisti che lavorano come volontari e ancora attendono una collocazione ufficiale, un posto. Varrebbe la pena, visto che il lavoro viene svolto ad alto livello e con grande serietà, dare una risposta più gratificante a quanti si danno da fare con tali risultati». Il gruppo di Torino applica sia 11 sistema FJV-ER (Fecondazione Irr vftre'tr-teriìbryo- Replacement) sia quello GIFT (gamete intrafallopian transfer). Nel primo caso oociti e spermatozoi opportunamente trattati si «incontrano» in provetta: l'embrione (quando la fecondazione avviene) è riposto nell'utero. Nel secondo caso, invece, sono prelevati gli oociti e poi immessi, insieme con gli spermatozoi, nella tuba di Falloppio. Un sistema che sembra avere maggiori probabilità di successo: il 40 per cento, circa, di probabilità per ogni ciclo di cura, contro il 10 per cento della FIV-ER. La GIFT può essere adottata solo quando il danno tubarico è minimo o assente. La donna che ha partorito Marco era affetta da una sterilita- tubarlca di grado tale da non poter permettere altra scrizione che la FIV-ER. iorinèsè «figlio della provetta» COMUNICATO RISERVATO A: COMMERCIANTI, RISTORANTI, ALBERGHI, COMUNITÀ.

Persone citate: Antonino Pagano, Bonera, Campagnoli, Di Gregorio, Germano Ferraris, Miano, Roberto Miano, Salvatore Costanza, Vincenzo Tornatore

Luoghi citati: Milano, Torino