«Abbiamo ucciso un altro russo»

L'annuncio dei rapitori libanesi L'annuncio dei rapitori libanesi «Abbiamo ucciso un altro russo» Una telefonata: il cadavere del secondo dei quattro diplomatici sequestrati sarà ritrovato alla periferia di Beirut BEIRUT — Una persona anonima che ha detto di parlare a nome dei rapitori dei tre diplomatici sovietici a Beirut ha telefonato all'emittente radiofonica cristiana di Beirut La voce del Libano per annunciare che uno dei prigionieri era stato giustiziato e il suo corpo gettato nelle vicinanze dello stadio sportivo della capitale. La telefonata è giunta nella redazione dell'emittente radiofonica alle 17,30 locali di ieri e l'interlocutore ha detto testualmente: 'Quindici minuti fa un prigioniero è stato giustiziato. Il suo corpo è vicino allo stadio. La polizia è invitata a recarvisi per prelevarlo». Il 2 ottobre scorso, nella stessa zona dello stadio era stato ritrovato il cadavere di un diplomatico russo, l'addet- to consolare Arkadl Katkov, rapito assieme agli altri tre ed ucciso pochi giorni dopo. Prima di questa telefonata, lo stesso telefonista anonimo aveva avvisato La voce del Libano che di 11 a poco un ostaggio russo sarebbe stato ucciso perché Mosca non ha chiuso l'ambasciata a Beirut come i rapitori avevano chiesto. La telefonata di ieri sera fa seguito ad altre analoghe giunte negli scorsi giorni che minacciavano di far crollare la sede diplomatica e di uccidere i tre ostaggi. Questi ultimi sono i diplomatici Oleg Spirin. Valéry Mirikov e il medico dell'ambasciata Nikolai Svirski, i quali, assieme al segretario consolare Arkadi Katkov, furono rapiti lo scorso 30 settembre a BeirutOvest. Frattanto s'è appreso che il rappresentante del 'Fronte per la liberazione della Palestina» (Flp) nei campi-profughi di Beirut, Abou Talal, è stato rapito tre giorni fa. Lo hanno annunciato ieri il quotidiano Le Reveil e notiziari televisivi libanesi. Le Revell sostiene che il rapimento di Talal — definito dal giornale 'Collaboratore di Abu Abbas» — è avvenuto venerdì scorso ad opera di uomini di Amai. Il movimento musulmanosciita Amai è ritenuto molto legato alla Siria e nemico del leader palestinese Yasser Arafat, cui è legata l'ala del Flp diretta, da Mabaa. Una radio locale — riferendo del rapimento di Talal — ha informato che Abbas si troverebbe a Aden. Arafat è invece in visita nel Kuwait.

Persone citate: Abou Talal, Abu Abbas, Arafat, Arkadi Katkov, Nikolai Svirski, Oleg Spirin, Valéry Mirikov, Yasser Arafat