Una fondazione per collegare Italia ed emigrati in America

Una fondazione per collegare Italia ed emigrati in America Una fondazione per collegare Italia ed emigrati in America FILADELFIA — Vecchia e nuova immigrazione, popolazione, inserimento delle comunità Italo-americane nel Paese d'acquisizione e loro problemi etnici ed economici: sono queste le tematiche principali e in qualche caso le Idee-forza di un convegno intitolato «Società in transizione: italiani e Italo-americani negli Anni Ottanta», svoltosi a Filadelfia nei giorni scorsi. Il convegno, organizzato dal ministero degli Esteri italiano in collaborazione con il «Balch Instltute» della Tempie University di Filadelfia, è stato aperto dal sottosegretario agli Esteri Mario Fioret e le considerazioni conclusive sono state tratte dal sottosegretario agli Esteri Susanna Agnelli. Un primo risultato, rilevante, dell'incontro è emerso durante una tavola rotonda riepilogativa, alla quale hanno partecipato i due sottosegretari e molti degli oratori. Su proposta formale del sen. Francesco D'Onofrio, pure intervenuto ai lavori, è stato deciso di dare avvio ad uno studio di fattibilità per una nuova fondazione, che stabilisca un ponte operativo fra gli Italo-americani (ma meglio si dovrebbe dire americani di origine italiana) e gli Italiani della madre patria. Alle soglie del duemila, 1 figli e i nipoti degli emigrati in Usa e gli Italiani hanno subito tali radicali trasformazioni e un tale processo di crescita che è necessario trovare nuovi schemi di interpretazione, di conoscenza e soprattutto di comunicazione tra queste due identità. Secondo le prime indicazioni emerse a Filadelfia, la proposta ha trovato ampi consensi sia da parte del ministero degli Esteri italiano, sia di gruppi privati come la Fondazione Agnelli, sia delle istituzioni americane e italo-americane presenti. 81 tratterà, ora, di trovare le modalità e gli strumenti adatti, affinché il progetto possa acquisire un carattere istituzionale e divenire operativo. Al convegno, contributi autorevoli sono stati presentati da numerosi studiosi e acca¬ demici italiani e americani. In onore dei relatori, il console generale a Filadelfia Giuseppe Cassini anche in rappresentanza dell'ambasciatore d'Italia a Washington Rinaldo Petrignanl ha offerto un banchetto al quale sono intervenuti fra le altre personalità l due sottosegretari italiani, il sindaco di Filadelfia Wilson Goode e 11 deputato del Kentucky Romano Mazzoli, che ha illustrato i termini di una proposta di legge da lui recentemente presentata al Congresso per modificare la legge Usa sull'immigrazione. Nel suo intervento conclusivo, il sottosegretario Agnel 11 ha messo in rilievo «l'enorme ruolo svolto dall'emigrazione Italiana nello sviluppo degli Stati Uniti» e «i giganteschi riflessi di tale processo» nel contesto della storia d'Italia. Un movimento che all'inizio di questo secolo — ha ricordato l'oratore — ebbe dimensioni tali da essere definito «il più massiccio esodo di persone mai registrato da un singolo Paese».

Persone citate: Francesco D'onofrio, Giuseppe Cassini, Mario Fioret, Susanna Agnelli, Washington Rinaldo, Wilson Goode