De Mita il problema non è sciogliere le correnti ma trovare nuovi strumenti di dibattito nella dc

De Af/fa; il problema sten è sciogliere le correnti ma trovare nuovi strumenti di dibattito nella de De Af/fa; il problema sten è sciogliere le correnti ma trovare nuovi strumenti di dibattito nella de «Il partito non saràliste» - Bodrato con CHIANCIANO — «Il problema non è di sciogliere le correnti nel senso die non si discuta più nella de. Non lo penso e non l'ho mai pensato. Immagino una cosa diversa, die la collegialità del partito si ricostruisce individuando le sedi e i meccanismi attraverso cui elaborare la proposta politica. E più ricca è la proposta, maggiori sono gli apporti, più questa è efficace». A Chlanclano, dove ha parlato al convegno dell' «area Zac», il segretario della de, Ciriaco De Mita, ha risposto cosi a quanti, anche all'interno della sinistra del suo partito, sono tiepidi sull'idea dello scioglimento delle correnti della de. A questa preoccupazione De Mita ha replicato con l'invito a guardare avanti. «Lo nostalgia della sinistra — ha detto — è la crisi della sinistra e del suo ruolo pro¬ ra scopofilia e delitto: s in grado di affrontare le questioni del Paese se nei precongressi si divide in 20 o 30 tro le fasce sociali: «Sono mercati separati, un regalo alle compagnie di assicurazione» pulsivo nel partito». La sinistra de, dunque, non si scioglie, del resto Benigno Zaccagninl, concludendo il convegno, ha dato appuntamento al prossimo anno «o anche prima». De Mita ha ripreso un tema affrontato nell'ultima direzione de: «Al prosstmo congresso — ha detto — noi dobbiamo andare confrontandoci sulle idee e potendo scegliere liberamente gli uomini. Il partito non sarà in grado di affrontare i problemi del Paese se nei suoi precongressi si divide in 20 o 30 liste». «Nessuno deve sciogliersi e nessuno deve confluire — ha affermato De Mita — ma tutti insieme abbiamo il dovere di costruire la convergenza sul disegno politico. Se poi, però, il grado della partecipazione a questa elaborazione dovesse essere dato non dalle spesso la storia di ch idee, ma dovesse essere misurato dalle quote di potere interno, dico di no. E chi mi voterà sappia die sceglierà questa linea». Il rapporto con il pei, secondo De Mita, è di convergenza ed alternativa: convergenza sulla ricostituzione delle regole della convivenza politica e alternativa nella gestione del potere. Prima di De Mita, Bodrato e Granelli avevano interpretato, In due interventi molto applauditi, gli umori dì una platea di oltre mille attivisti de. Bodrato ha denunciato i rischi di una «democrazia neo-corporativa» ed individuato alcune incongruenze. «Ridurre l'orario di lavoro sema ridurre i salari non ha senso — ha detto — e non porta occupazione». E sulle fasce sociali: «Sono altrettanti mercati separati, uno per i ricchi e l'altro per i po¬ i è preda di questa m veri; sono concessioni ingiustificate alle grandi compagnie di assicurazione». Non è mancata, nell'intervento di Bodrato, neppure la polemica con Visentlnl, «V unico ininisiro — ha detto Bodrato — che ha condizionato sul piano personale la politica di questo governo». Secondo Granelli tre sono 1 problemi politici per la sinistra de: rafforzare la leadership politica di De Mita; aiutare De Mita non sciogliendo le fila, ma riprendendo le funzioni storiche della sinistra che «non può sentirsi colpevolizzata» e contribuire a formare una chiara maggioranza al congresso. Sul rapporto con gli altri partiti Granelli ha detto: «L' alternarsi alla guida del Paese non dipende dal calendario ma dalla capacità di proporre soluzioni più alte». Granelli ha poi espresso ania sfocia in gesti di dubbi su alcune modifiche dei meccanismi elettorali: dal «panachage» alla cooptazione dei dirigenti. Granelli ha anche criticato l'ipotesi di una segreteria attorniata da funzionari neutrali, proposta da Andreatta. De Mita ha risposto alle insofferenze e alle accuse di •cesarismo» con una provocazione: «Una delle decisioni possibili — ha detto — è che io esca dalla direzione del partito, non per nostalgia, non per standiezza ma perché le emozioni si vincono con emozioni contrarie» ed ha aggiunto di sentire ••la dannazione della solitudine» di chi è chiamato a decidere non per gestire un patrimonio, ma per costruire un futuro. Per la de si tratta, secondo De Mita, di rifare 11 «partito popolare democratico nazionale di ispirazione cristiana». estrema crudeltà

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