«No» alla biopsia su malato di Aids

«No» alla biopsia su malata di Aids «No» alla biopsia su malata di Aids ROMA — Il professor Renato Carboni, primario di chirurgia generale dell'ospedale Forlanini di Roma, è intervenuto sulla polemica nata dal rifiuto di praticare una biopsia su un malato affetto da Aids. Il chirurgo ha detto che il rinvio dell'intervento chirurgico sul paziente presumibilmente affetto da Aids è stato decretato collegialmente in una riunione avvenuta lunedi scorso e alla quale hanno partecipato il direttore dell'ospedale dottor Giovanni Acocella, 11 primario della chirurgia toracica professor Fausto Bruni e gli operatori sanitari del blocco operatorio centrale in quel momento prèmenti. I motivi del rinvio — ha proseguito — sono stati essenzialmente tre: 1) l'intervento aveva scopo diagnostico e non aveva carattere di urgenza; 2) l'esecuzione dell' intervento avrebbe compor¬ presto approvata tato 1' interruzione per circa 24 ore di ogni attività chirurgica nel blocco operatorio centrale del Forlanini con ovvie conseguenze sui pazienti per 1 quali erano già stati programmati interventi chirurgici Inderogabili. In particolare nella stessa camera operatoria non sarebbe stato possibile eseguire interventi con carattere di urgenza; 3) 11 problema del «rischio infezione» da parte degli operatori sanitari è stato anch'esso oggetto di discussione ma 11 motivo fondamentale e preponderante del rinvio è stato quello di escludere 11 «rischio Infezione» per gli altri pazienti chirurgici. «Comunque — ha proseguito Carboni — il problema di dove operare i pazienti ad alto rischio di infezione è tuttora da dibattere pcrelié come è ovvio per tali pazienti si dovrebbero adibire sale operatorie attrezzate». CHE TEM

Persone citate: Carboni, Renato Carboni

Luoghi citati: Roma