Tartufi d'Alba carissimi Anche 220 mila lire l'etto di Gianfranco Fiori

Tartufi d'Alba carissimi Anche 220 mila lire l'etto Tartufi d'Alba carissimi Anche 220 mila lire l'etto Il pregiato tubero, «re» della rassegna delle Langhe, è diventato ancor più prezioso - A causa della prolungata siccità, pochi esemplari - Le «trifole» pagate in media 130-150 mila lire l'ettogrammo ALBA — Il tartufo bianco d'Alba dal profumo intenso e Inconfondibile, delizia del palati più raffinati; ha richiamato ieri migliaia di turisti nel capoluogo delle Langhe dov'è stata inaugurata la SS* Fiera nazionale, una delle più rinomate e tradizionali della regione. Nata nel 1928 è stata sospesa solo nel '43 e '44. Ma «sua incesta» il tartufo, 11 «re» della Piera quest'anno, si è fatto particolarmente prezioso. A causa della prolungata siccità estiva è molto scarso ed i prezzi, alti fin dall'inizio di stagione, sono ulteriormente lievitati. Le «trifole' sono state pagate da 130 a 150 mila lire l'ettogrammo con punte di 200-220 mila lire per gli esemplari più belli; ciò significa che una 'grattatina» su tagliatelle o carne cruda da oggi costa molto di più. E' stato il «trifolau» Lidio Una singolare sfi Trucco di Monta a portare ieri 11 tartufo più grande alla mostra-concorso tenutasi alla galleria della Maddalena: un bell'esemplare di 478 grammi. «Sono stato molto fortunato», ha ammesso Trucco. I prezzi alti hanno fatto salire la «febbre del tartufo», ormai paragonabile a quella dell'oro, e si può star certi che i trifolau non tralasceranno di cercare ovunque si ritiene possano nascere 1 preziosi tuberi. In città corre voce che qualche tartufalo, scavando di notte, ne abbia trovati sotto le piante del giardini pubblici. •// tartufo — dice il presidente dell'Ente turismo e manifestazioni Gigi Rosso — ha assunto il ruolo di simbolo dell'autunno albese, la stagione d'oro della Langa, e la Fiera è dunque l'occasione per presentare tutta la nostra realtà economica: dalla gastronomia ai fida nel Cuneese prodotti più tipici, ira i quali spiccano i grandi vini Doc e Docg (Barolo, Barbaresco, Moscato, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo) che, a differenza dei tartufi, lianno nel 1985 un'annata straordinaria» L'importante novità di questa edizione sono gli Incontri con l'enogastronomia di altre regioni. A partire da stasera e fino a venerdì notte, nella trattoria della Fiera (palazzo della Maddalena) sarà presentata, attraverso i ristoranti più rinomati, la cucina di Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria e Veneto. Le ultime due serate, sabato e domenica, saranno riservate alla cucina albese. «Alba, santuario della gastronomia piemontese — commenta il vicepresidente dell'Ente turismo Romano Ferrerò — cozt queste iniziative intende anche presentare l'espressione più raffinata della cultura gastronomica di altre regioni-. L'Inaugurazione della rassegna, con l'intervento nel palazzo comunale del presidente della giunta regionale Vittorio Beltraml, parlamentari, autorità, sindaci da tutte le Langhe e Roero, ha offerto l'occasione per uno scambio di opinioni sulla realtà economica e sui problemi più importanti della zona. Il sindaco di Alba, avv. Tommaso Zanolettl, ne ha approfittato per richiamare l'attenzione sulla progettata «variante- di Monta d'Alba, già prevista in una convenzione dell'84 tra Anas e Regione (primo lotto 15 miliardi). Dovrebbe risolvere il disagevole e pericoloso tratto della Statale 29 (Alba-Torino) che attraversa il paese di Monta e intralcia, penalizzandole enormemente, le comunicazioni con Torino. Il sindaco di Alba ha sollecitato tutti gli enti a collaborare per la redazione di un progetto definitivo ancora mancante affinché l'opera possa, decollare. Ha poi sollecitato' la.Rè-' glohe'ad'àppogglare'e éoìiti'ibuire al finanziamento del progetto di restauro dell'ottocentesco Teatro Sociale di Alba. Il Comune ne ha già approvalo ristrutturazione e ampliamento con un progetto d'avanguardia del costo di circa 6 miliardi. Gianfranco Fiori Il delitto a Roma

Persone citate: Barbaresco, Barbera, Gigi Rosso, Moscato, Nebbiolo, Trucco