Cottafavi e il diavolo (largo ai settantenni)

Cottafavi e il diavolo (largo ai settantenni) Cottafavi e il diavolo (largo ai settantenni) Lo spettro della droga da Cesare Pavese al Granserraglio Dna scena di «Gazi ci Banat» della regista libanese Jocelyne Saab perché un tempo si trovavano tanto spiritose le parodie dei film alla moda intentate negli Anni Sessanta alla Rai-Tv da L'arnico del giaguaro con Gino Bramleri, Raffaele Pisu e Marisa Delfrate. C'è anche chi non ammetterà mai di divertirsi senza una spiegazione razionale. Puntualissimi e quanto meno originali, i titoli della retrospettiva Junger Deutsctier Film, si direbbero ideali per queste esigenze. La cinematografia tedesca, allora animata da Kluge e dai firmatari del documento di Oberhausen, prese a decollare nel '62-63 con operazioni di astratta geometria che negavano sarcasticamente il concetto di cinema come spettacolo e ne garantivano la purezza ideologica e linguistica per il periodo destinato a concludersi nella contestazione generale. Per loro fortuna i grandi del nuovo corso tedesco — Fassbinder, Herzog, Wcnders, Syberberg in prima linea — non avrebbero mal perso il favore del pubblico, in certi momenti preso d'assedio secondo moduli e astuzie hollywoodiane presentate con un segno e un Intento diverso. Non per tutti è stato cosi. Ferdinand Khittl autore di Strada parallela uscito a stento attorno al '64, è oggi un perfetto sconosciuto, che un tempo credette di conferire un tono leopardiano da avventura dello spirito all'elencazione di viaggi e fatti fotografati da una troupe che per l'occasione fece tre volte e mezzo il giro del mondo. Dove al contrarlo Cinema Giovani ha fatto subito centro è con un 'prestito' della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes: Ghazi el Banat, produzione franco-libanese-canadese traducibile con L'adolescente zucchero d'amore, ambientato nell'orrore quotidiano che distrugge Beirut e un intero Palese,. Lo.'spùnto, consiste nell!amorie. impossibile tra uria ragazzina di nemmeno 14 anni e un artista quarantenne sfiduciato in senso assoluto. La protagonista ha le ingenuità e le caparbietà della sua età, nemmeno le bombe piegheranno mai la natura umana. Una sequenza ambientata tra le rovine d'un cinematografo distrutto dalla guerra ha il significato d'un addio al mondo delle favole belle, definito con dolce patetismo dal proiezionista che non abbandona il suo locale, e schernito dal ringhio delle granate, costantemente braccato dalla mira del franchi tiratori. Ammesso che l'arte debba pure servire a qualcosa, certamente Ghazi el Banat diretto dalla libanese Jocelyne Saab, influirebbe in una versione meramente sottotitolata sulla sensibilità delle migliala di adolescenti che non nutrono preconcetti razziali e ideologici. Se infine si vuole la politica pura in un cinema didascalico, eccoci all'annuncio dell'anteprima di Klassenverhtiltnisse (Rapporti di classe) diretto da Jean-Marie Straub e Daniele Huillet. La discussione, per giovani e anziani, è aperta con il rischio di avviarsi all'Infinito. TORINO — La terza edizione del Festival Cinema Giovani, che da quest'anno avrà cadenza annuale, ha goduto d'un weekend svagato e pittoresco. Del resto la natura stessa della manifestazione, in pratica rivolta a ogni voce divergente nell'ordinato concerto dello spettacolo internazionale, si nega alla ripetitività. Sarebbe in sostanza facile, prendendo alla lettera l'etichetta, limitare i nove giorni torinesi alla sfilata di opere prime, di pellicole con tematica giovanile, di produzioni pensate per il mercato del teenagers. Si finirebbe probabilmente in un sentiero minato privo di alternative reali e non troppo lontano da un ulteriore conformismo, quello cosiddetto glovanilistlco. Perciò siamo stati in molti ad accogliere con un sorriso di soddisfazione l'apertura del Festival, affidata a un regista settantenne attraverso un'opera tradizionale desunta da un piccolo classico contemporaneo: II diavolo sulle colline di Vittorio Cottafavi da Cesare Pavese. Il direttore Gianni Rondolino ha ritenuto di aggiungervi una duplice predilezione personale: per il regista, oggi illustrato soprattutto in Francia e magari per la nostra città, descritta con pudore e con scrupolo (chi ricorda la Torino televisiva ricreata completamente da Comencini nell'asetticità degli studi per il Cuore, intuirà che cosa significhi il gioco della luce su un paesaggio autentico o su un monumento tipico). Non si tratta di mania del particolare ma di adesione al piccolo universo espressivo di Pavese, il quale finisce con l'indovinare ante litteram il regolamento del festival grazie al rispetto e all'attenzione per l'esperienza dei ventenni in una società fredda e amara che li respinge in quanto inquieti e li rovina ih quanto ingenui. Il tema della droga lucidamente abbozzato da Pavese e rigorosamente inquadrato da Cottafavi coglieva di contropiede poi chi, uscito dal Romano, faceva distrattamente i quattro passi che Immettono in piazza Carlo Alberto. Qui il regista Richl Ferrerò e il Granserraglio hanno inventato una situazione intitolata T'orino stupefacente, dove navi e manichini affondano nell'erba e nell'indifferenza, sottolineando la condizione degli emarginati tutti e dei tossicomani in particolare. Lo spettacolo (ma chi gli troverà un nome più adeguato?) dà fin d'ora al Festival l'opportunità di prolungare la sua esistenza grazie a un concorso a premi per il migliore video — reportage o rlelaborazlone — che sarà definito nel mese di novembre. Chi nelle manifestazioni culturali non vuole in ogni modo perdere l'abitudine a sorridere, avrà senza dubbio dato un'occhiata all'intervista pubblica condotta da Lietta Tornabuoni nei confronti delle attrici emergenti Melissa Leo, Valerla Golino, Isabella Ferrari e Amanda Sandrelli. Cosi pure si sarà documentato sul modo di ridere di padre e madre, cercando di capire Piero Perona ARTE CLUB (via della Rocca 39, tel. 836.331): Emanuele Luzzati. CASTELLO DI RIVOLI • Mostra di Arte Contemporanea Internazionale: Ouverture, alno al 31-12-85. Orario continuato 10-19. Lunedi chiuso. Ingresso L. 4000, ridotto L. 2000. Per Informazioni tel. 958.1547. CENTRO PIERO DELLA FRANCESCA (c. Svizzera 185, tel. 752.424): Roptllla. Tutti I giorni or. 9-19. CIRCOLO DEGLI ARTISTI (Bogino 12): Il segno • II (Imbolo. Esposizione di opere del pittori Valle e Licata. DAVICO: personale Claudio Bonichi. GALLERIA LA ROCCA (via Maria Vittoria ang. via delia Rocca - tel. 674.644): Il più vasto assortimento in Europa di manifesti originali, grafica, multipli. Da dieci anni ci occupiamo di arredamento pareti. L'AFFICHE (via C. Alberto 30): L'alternativa originale per far sorridere le pareti: manifesti originali. LA TELACCIA (v. P. Santarosa 1 - tel. 518.220): Grafica di Mariella Kotler dal 4 al 14 ottobre. PIEMONTE ARTISTICO (via Roma 264): Fausta Rivera. 15,30-19,30. ASSOCIAZIONE PIEMONTESE GALLERIE ARTE MODERNA ACCADEMIA: quattro artisti torinesi: Albano, Scanu, Selis, Viarengo. BERMAN: Tonino Cortese: acquelorti e '.culture LA GIOSTRA - Asti: L. Rlchlardi. TU TTAQRAFICA (Carlina 19): Eros. VIOTTI: pers. Luigi Delleani. FORTINO: ore 15,30 liscioteca Armando. Ingresso libero. GARDEN: dalle ore 15 alle ore 18 con Mlmmoz, discomuslea liscio più cha-cha-cha-samba, fox. Ingresso libero a tutti. Sorteggio dischi delle migliori orchestre. LE PARADIS (S. Massimo 14; 830.775): ore 15,30 matinée dame tutto otlerto ore 21 Nuova Riforma. NUOVO PRINCIPE: ore 15.30 Uscio tradizionale con Edo Puma. ODEON NIGHT: 21,30-3 Attrazioni. S. GIORGIO: Ristorante Danze Valentino: orch. Principe c. Albertina. GALLERIE ARTE 121 (Nizza 121) Maestri 800900: Belloni. Blscarra, Bossoli, M. Calderini, Delleani, Depetris, Furletli. Gamba, G. Gheduzzi. C. Gheduzzi. Guarlotti, Maggi, Morgari, Pasini. Quadrone, Rabiogllo, Rolla, Reycend. G. Riva. Saccaggi. Zolla. STASERA ORE 22,30 la CULT BAND più oltraggiosa MUSEI BASILICA DI SUPERGA E TOMBE DI CASA SAVOIA: Basilica 8-12.30; 14,30-18,30; Tombe: 9,30-12,30; 14,30-18,30; venerdì chiuso. MILLELUCI MAXI DISCOTECA - Piana Guala 147 e la discoteca volante di RADIO AURORA PSYCHIC TV THE BIG CLUB C. Brescia 28 Torino tel. 850.463 Ore 21,30 OGGI al cinema TORINO in 3D LA PIÙ' BELLA SORPRESA DEL 1985 * Ore 10 : INIZIO PROIEZIONI * Schermo : METALLIZZATO * Obbiettivo: TRIDIMENSIONALE ♦Occhiali : LUNETTERELIEF PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UN PORNO in 3D: è il massimo! Attenzione OGGI Al. PRINCIPE Eccezionale prima visionI PIACERI Eccezionale prima visione BAGNATI DI FEMMINE IN CALORE omo EROTICATION BLUE FORTISSIMI /> HARD CORE A