Terrore e vie della pace

Terrore evie della pace Terrore evie della pace di ALDO RIZZO Sabato sera, mentre Abu Abbas volava a Belgrado, sfuggendo alla richiesta di estradizione americana, due altri dirigenti dell'Olp arrivavano a Londra in visita ufficiale. Per il mancato arresto di Abbas si sono incrinati i rapporti tra Italia e Stati Uniti, e intanto due compagni del palestinese sono ospiti della signora Thatcher. Com'è difficile capire quale atteggiamento bisogna-tenere nei confronti dell'Olp! Organizzazione di lotta politica c militare, contro Israele, l'Olp, com'è stato detto più volte in questi giorni, è un «arcipelago» di correnti diverse. Quella di Arafat, Al Fatah, è solo la più numerosa. Inizialmente, la pratica del terrorismo ha certo accomunato tutte le componenti dell'Olp. Poi, per lo stimolo e con l'aiuto dei Paesi arabi moderati, dalla Giordania all'Egitto e all'Arabia Saudita, la maggioranza arafattiana ha cominciato una lunga marcia verso il riconoscimento e il negoziato con Israele. Da allora, le azioni terroristiche vengono sconfessate da Arafat, anche se questo non vuol dire necessariamente che egli ne sia sempre all'oscuro. Il terrorismo, comunque, continua a essere praticato e rivendicato apertamente da frange estremiste, dentro e fuori dell'Olp. Se questa è la situazione, qual è il problema? Il problema è il seguente. Ferma restando la necessità, del resto ovvia, di una condanna del terrorismo, e di un'adeguata difesa, bisogna incoraggiare l'evoluzione politica del vertice dell'Olp, con ciò stesso sperando di «sganciarlo» completamente e definitivamente dall'opzione terroristica, oppure bisogna inchiodarlo alle residue , (Segue a pag. 2 - 8' col.)

Persone citate: Abu Abbas, Arafat, Fatah, Thatcher

Luoghi citati: Arabia Saudita, Belgrado, Egitto, Giordania, Israele, Italia, Londra, Stati Uniti