«Amare significa successo »

Intervistiamo Claudio Baglioni, il cantautore più popolare d'Italia Intervistiamo Claudio Baglioni, il cantautore più popolare d'Italia «Amare significa successo » E' reduce da una ROMA — A Centocelle, la borgata cresciuta intorno ad uno degli aeroporti romani, ti indicano la sua casa: «£' lì che è nato Claudio BaglionU. Oggi, forse, il pop-singer nazionale numero uno: In soli tre mesi, con il suo ultimo album «La vita è adesso» ha già superato le 700 mila copie vendute ed è reduce da una estenuante e fortu delle tournée di maggior successo in Italia degli ultimi anni. Più di un milione di spettatori, 55 concerti, 23 mila chilometri percorsi, 160 ore di esibizione. Non -porta più i lunghi capelli alla paggio, ma ha lo stesso viso da ragazzo pulito, da primo della classe, che non beve, non fuma, non si droga. Nessuna aureola da poeta maledetto, dunque. E non urla, anche se la sua voce è piena e va via a note spiegate, con un linguaggio scarno ma trascinante. 34 anni, madre sarta e padre carabiniere, ha cominciato per caso e da ragazzotto di borgata è diventato l'idolo dei giovanissimi parlando dei loro problemi, delle loro ansie, delle loro voglie, delle loro tristezze. Baglioni, com'è lei veramente? «Un !(o»io semplice, che vive semplicemente. Potrei dire che l'unica mia evasione sta nei viaggi, ecco, mi piace andare per il mondo: sono stato nelle Americhe e in Asia e l'Europa la conosco tutta, anche quella dell'Est». Come spiega il suo grande successo? «Con l'amore die inetto nel mio lavoro. E il molto impegno». Qualcosa è cambiato in Un'attrice attrat nata tournée: 55 co lèi... Prima era piuttosto chiuso e restio ad apparire in pubblico... «Ecco c'era un senso di disagio nei confronti della folla, della popolarità. Ma adesso, dopo una tournée, ho una gran voglia di aprirmi ancora di più». Si tiene costantemente informato di quello che fanno gli altri, oppure va avanti per conto suo senza tenerne conto? ../o leggo di tutto, vìi tengo informatissimo ed ascolto di tutto, come facevo in passato quando ascoltavo da Claudio Villa ai Beatles, dai Rolling Stones ai Pink Floyd. E forse è per questo che non ho un modello preciso». Come nasce un suo disco? «E' un lavoro lungo e complesso. Comincio con lo scri¬ ta dai personaggi ncerti, 23 mila chilo vere appunti, annotazioni musicali, poi passo a riassumere, selezionando. E' un lavoro lungo che mi porta i>ia molto tempo». Ha delle letture particolari che l'aiutano nel suo lavoro? ■ Soprattutto poesie. Ho letto tutto di Garcia Lorca e di Neruda, mà leggo anche altri poeti, principalmente americani. Ma debbo anche dire che nei testi mi aiuta molto mia moglie Paola, che è ricca di sensibilità e doti poetiche». Molte delle sue canzoni parlano d'amore, cosa significa per lei l'amore? «Più passano gli anni e meno mi riesce di definirlo: l'amore, direi, è comunicazione, affetto, amicizia, competizione, passione, desiderio. E' un po' tutto questo messo insieme e miscelato». un po' fuori dalle metri percorsi, 160 Lei è geloso? «Pochissimo. Ho qualche piccola gelosia ogni tanto, ma dura assai poco». Ha delle invidie per qualcuno? -Non direi proprio invidie. Direi piuttosto un senso di stimolo, una sollecitazione a fare altrettanto e magari meglio». , E' più ottimista che pessimista? «Ho avuto dei momenti di pessimismo, quelli in cui uno dice: ora pianto tutto. Ma è stato un breve periodo. Direi che l'ottimismo prevale sul pessimismo e non ho preoccupazioni per il mio futuro». Quando non canta, non incide, non fa tournée, trascorre il tempo In casa? In che modo? Fa un po' di bricolage? «C'è stato un momento in cui trascorrevo più tempo in casa ed avevo desiderio di adoperarmi, di far questo e di far quello. Comprai^ mucchi di manuali e giornali specializzati, perfino di cucina. Ma non ho mai fatto nulla di concreto. La maggior parte del tempo la trascorro a leggere, a tenermi al corrente delle noi'ità. E anche, mi si perdoni, a fantasticare». Il successo l'ha cambiato? «Qualcosa cambia, inevitabilmente. Ma non molto. La regole e con un t 60 ore di esibizioni musica non mi ha assorbito del tutto, non mi ha catturato in modo tale da trascurare le amicizie e-gli affetti di prima, quando il successo non c'era o almeno non era totale». Lei ama gli animali? «51, io stesso ho dei cani. Ecco, per esempio, portando a passeggio i miei cani è naia una canzone, quella dell'album 'Strada facendo', intitolata 7 vecchi'. E' vedendoli con i loro cani, gli unici compagni della loro solitudine, che mi è venuta l'idea». Riesce a salvaguardare la vita privata? «Ad un certo punto non esiste più una vita privata, anche se si vorrebbe conservarla. Bisogna adattarsi all'idea che si diventa come una specie di spogliarellista che si denuda davanti al pubblico. Tuffai più si può cercare di farlo con una certa classe». E adesso, dopo il successo di questi ultimi mesi, cosa intende fare? «Dovrò raccogliermi un po' con me stesso, pensare a n uovi banchi di prova. Mi sento un po' come un saltatore in alto che ha raggiunto un record. Ma non può fermarsi, deve saltare ancora un centimetro più in alto, sennò è la fine...». Lamberto Antonclli occo d'anarchia

Persone citate: Baglioni, Claudio Baglioni, Claudio Villa, Garcia Lorca, Lamberto Antonclli, Neruda

Luoghi citati: Asia, Centocelle, Europa, Italia