L'ex presidente del Bologna è condannato a quattro anni

L'ex presidente del Bologna è condannato a quattro anni Tommaso Fabbretti era accusato di truffa e falso L'ex presidente del Bologna è condannato a quattro anni BOLOGNA — Dopo 13 ore e mezzo di camera di consiglio, il tribunale di Bologna ha condannato martedì notte a quattro anni di reclusione Tommaso Fabbretti, ex presidente del Bologna Calcio ed ex amministratore delegato di tre compagnie assicurative nazionali (Fiduciaria, Mercury e Salda). Inoltre il tribunale gli ha inflitto anche cinque anni di interdizione dal pubblici uffici e 10 anni di impossibilità a ricoprire Incarichi direttivi. ' La sentenza è stata letta martedì alle 23,30: Fabbretti era accusato di una serie di pesanti illeciti finanziari commessi nel corso della sua attività di assicuratore. Il tribunale ha condannato anche ad un anno e due mesi Glanantonlo Nalon, prestanome di Fabbretti nella società Immobiliare «Itp», e ad un anno e quattro mesi Aleardo Migliorini, direttore della sede bolognese del Cre¬ dito romagnole. A questi ultimi due è stata concessa la sospensione condizionale della pena e la non menzione. Assolti invece gli altri tre imputati: la moglie di Fabbretti, Romana Mignatti, per insufficienza di prove, Gianglacomo Favello e Carlo Moscato, direttore e vicedirettore della sede di Bologna della Banca commerciale italiana, perché il fatto non sussiste. Tutti i coimputati di Fabbretti erano accusati a vario titolo e con diversi gradi di responsabilità di aver agevolato i traffici illeciti dell'ex presidente del Bologna. Il pubblico ministero Attillo Dardanl aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati e una pena di sette anni e mezzo per Fabbretti. L'ex presidente del Bologna Calcio era stato accusato di truffa, falsa comunicazione in bilancio, appropriazione indebita e malversazione (da quest'ultimo reato è stato assolto). La vicenda che ha portato Fabbretti davanti al giudici riguarda l'irregolarità della gestione delle sue società di assicurazioni, irregolarità successive ad un «buco» di oltre 10 miliardi nel bilancio. In sostanza una parte del fondo di garanzia stabilito dalla legge per la gestione delle società assicuratrici, era stata «manovrata» da Fabbretti illecitamente, danneggiando sia le assicurazioni, sia 11 ministero dell'Industria. L'ex presidente del Bologna era stato arrestato il 9 dicembre del 1982 ed era rimasto in carcere per circa due mesi. Quindi aveva riottenuto la libertà provvisoria dietro versamento di 400 milioni. Il 14 febbraio dell'83 Fabbretti si dimetteva dal Bologna, vendendo le proprie azioni e rompendo un legame che durava dal 1979 e durante il quale la squadra era finita in serie B.

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