A Roma fallì il primo piano di sequestro della «Lauro»

A Roma fallì il primo piano di sequestro della «Lauro» A Roma fallì il primo piano di sequestro della «Lauro» Un palestinese prenotò 4 posti e poi vi rinunciò - Riconosciuto all'agenzia di viaggi DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Già nel mese di luglio, 1 dirottatori della «Achille Lauro» tentarono di Imbarcarsi sulla nave prenotando a Roma, in un'agenzia di viaggi, quattro posti in due cuccette doppie. Uno del quattro palestinesi depositò il passaporto rubato un mese prima (sempre nella capitale), al sudamericano Walter Zarlenga e circa un milione di lire. Il 0 agosto, l'uomo rinunciò al viaggio e chiese la restituzione dell'anticipo. E' stato riconosciuto in una delle foto pubblicate dal giornali dall'impiegata dell'agenzia che accettò la prenotazione. Il capitolo ancora Inedito della storia del dirottamento della nave, è documentato negli atti della inchiesta dai magistrati di Genova che hanno compiuto gli accertamenti nel massimo riserbo, affiancati, ma solo per motivi logistici, da alcuni funzionari della digos di Roma. Il segreto è caduto nella tarda mattl' nata, proprio mentre la Corte di Cassazione si accingeva a pronunciarsi sul conflitto di competenza tra Genova e Siracusa. L'episodio non cambia la sostanza delle cose perché resistenza di una base romana del commando palestinese era scontata. Dimostra, semmai, il grande tempismo di chi fino alla decisione del supremi giudici sperava segretamente di vedere affidata a Roma l'inchiesta giudiziaria. Una speranza fondata sul nulla perché mal e poi mal, la Suprema Corte avrebbe po¬ tuto Indicare una sede diversa da quelle delle due citta in conflitto. Ciò non toglie che in futuro, in presenza di fatti nuovi, possa nascere un nuovo «conflitto»; ma è necessaria l'esistenza di una istruttoria parallela che, al momento, non esiste. E veniamo alla supertestimone dell'agenzia romana e alla ricostruzione dell'episodio. Se le indiscrezioni filtrate dal riserbo delle indagini sono giuste, l'agenzia di viaggi è in via Blssolatl, la strada che, nel centro di Roma, raccoglie tutte le più importanti compagnie aeree. L'Impiegata ricorda che il palestinese che prenotò la crociera per lui e per tre suol amici si pre- sento più volte tra la fine di luglio e 1 primi di agosto. Prima chiese Informazioni generiche e poi sempre più dettagliate. Alla fine disse che aveva bisogno di due cuccette doppie per quattro persone. L'impiegata rispose che per effettuare la • prenotazione aveva bisogno dei passaporti e di un recapito del croceristi. L'uomo esibì allora 11 documento rubato al sudamericano e spiegò di non poter fornire 11 recapito degli altri amici in quanto non avevano ancora un domicilio fisso. Di uno solo, Youssef Ali Youseb disse che viveva in un camping sulla via Nomentana, Youssef è 11 palestinese arrestato In un camping della via Flaminia e trasferito a Genova. (La polizia ha accertato che l'uomo, prima di sistemarsi con la sua tenda sulla via Flaminia, aveva vissuto per qualche tempo sulla Nomentana). Prima della partenza della nave, in tempo utile per dare disdetta e chiedere la restituzione dell'anticipo, 11 palestinese tornò in vìa Blssolatl e senza fornire troppe spiegazioni disse che 1 suol amici avevano rinunciato al viaggio. La prodigiosa memoria visiva della commessa dell'agenzia ha trovato riscontro non solo nelle Indagini di polizia giudiziaria, ma anche, 6l dice, nelle ammissioni degli Imputati che avrebbero accettato di collaborare. Quali sviluppi questa pista romana potrà avere sul futuro delle indagini e sul destino del processo è difficile dire.

Persone citate: Achille Lauro, Walter Zarlenga, Youssef Ali Youseb

Luoghi citati: Genova, Roma, Siracusa