Il difensore d'un killer di Indira accusa: congiura ordita dal figlio

lì difensore d'un killer di Indirà accusa: congiura ordita dal figlio Il processo si. trascina da sei mesi, il primo,ministri» tace,* lì difensore d'un killer di Indirà accusa: congiura ordita dal figlio NOSTRO SERVIZIO NEW DELHI — Il processo a Satwant Singh, uno dei due killer sopravvisuti che il 31 . ottobre dell'anno scorso uccisero l'ex premier indiano Indirà Gandhi, va avanti da oltre sei mesi. E la difesa tenta di trasformarlo in un pubblico processo contro l'attuale premier Rajiv Gandhi e i suoi due più. stretti collaboratori. Giorno dopo giorno, con pazienza orientale, i giornalisti indiani informano sulle udienze, astenendosi dai commenti, consci del fatto che il minimo errore potrebbe prò-, vacare un nuovo terremoto dalle conseguenze gravissime. Giorno dopo giorno riportano fedelmente le abili domande formulate al testimoni dall'avvocato P. N. Lekhi, che giorno dopo giorno insinua sospetti sul modo in cui Rajiv è diventato premier. Lekhi tenta di dimostrare che le guardie hanno sparato contro Satwant Singh prima che Indirà fosse uccisa. Sativant, quindi, non può essere l'assassino, perché era ferito gravemente. L'avvocato cerca di dimostrare che Indirà è stata vittima di una congiura, i cui principali responsabili sono suo figlio Rajiv, l'attuale ministro degli Interni Arun Kumar Nehru ed il ministro di Stato per la Difesa Arun Singh, entrambi coetanei del premier, artefici della strategia elettorale con la quale il partito del Congresso ha riportato la vittoria alle elezioni parlamentari. Entrambi sono oggi i consiglieri ed i collaboratori di fiducia di Rajiv, responsabili della sicurezza e dell'integrità dell'India. Finora, il primo ministro ha reagito soltanto una volta, prima dell'inizio del processo, quando Lekhi si presentò volontario per difendere Satwant Singh. Rajiv dichiarò che l'avvocato è notoriamente ostile alla sua famiglia già dall'epoca del governo di suo nonno, Jawaharlal Nehru. Da allora, però, si è chiuso in un assoluto silenzio. Sembra convinto che le decine di milioni di Indiani che leggono i giornali non prestino fede a Lekhi. Per quanto riguarda gli altri indiani (in totale, 750 milioni), ignorano le notizie sul processo perché sono analfabeti, o non hanno occasione di vederle in tv. Nel caos seguito al 31 ottobre 1984, il giorno dell'assassinio di Indirà, la polizia e i servizi segreti, sconvolti, non svolsero alcune indagini obbligatorie in base alle procedure ereditate dalle leggi britanniche. L'avvocato Lekhi sfrutta abilmente queste omissioni. Il risultato è che il processo potrebbe durare anni. Quasi tutti i giorni Lekhi dimostra che tra Rajiv e la madre esistevano dissensi profondi, e che l'assassinio del premier è stato esclusivamente «una questione di famiglia». / testimoni lo smentiscono, ma lui insiste, con nuove domande-trabocchetto. In una delle ultime udienze, il difensore ha insistito che, a causa del contrasti con la ma¬ dre, per due volte Rajiv è stato sul punto di lasciare per sempre l'India e stabilirsi in Italia, Paese d'origine della moglie Sonia. Secondo Lekhi, la prima volta nel 1971, durante la guerra indo-pachistana, la seconda nel 1977, quando il partito del Congresso fu sconfitto alle elezioni in modo clamoroso. I testimoni hanno smentito sia queste affermazioni, sia la sua 'dimostrazlone> che il dissenso sia stato risolto dalla madre con un regalo di un milione 100 mila rupie, oltre duecento milioni di lire, soltanto perché Rajiv restasse in India. Lekhi continua nel suo si stema di difesa-fiume, pressoché indisturbato; i giornali Indiani continuano a riferire, citando alla lettera le domande della difesa e le risposte del testimoni, Rajiv tace, cosa che gli indiani valutano come un gesto di dignità. Sreten Petrovlc , Copyright (iVJesnlk» c per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Gandhi, Jawaharlal Nehru, Kumar, Nehru, Rajiv Gandhi, Singh

Luoghi citati: India, Italia, Satwant Singh