«Troppa fretta per il farmaco anti-Aids» di Enrico Singer

«Troppa fretta per il farmaco anti-Aids» Dopo l'annuncio di Parigi diviso il mondo medico francese, critiche dagli Stati Uniti «Troppa fretta per il farmaco anti-Aids» PARIGI — 'E' vero, abbiamo corso un rtschto: quello di dover ammettere tra qualche mese che la nuova cura tentata contro l'Aids sia meno efficace di quanto abbiamo creduto. Ma se esiste una sola possibilità di salvare delle l'ite ne sarà valsa la pena-. Cosi, Ieri, 11 ministro degli Affari sociali, la signora Oeorglna Dufolx, ha difeso la decisione di rendere pubblica la notizia della scoperta di un farmaco In grado di combattere 11 virus della sindrome lmmunodeflcltarla acquisita. Un annuncio che, In 24 ore, ha già diviso 11 mondo scientifico In Francia e, soprattutto, in America dove la malattia è più diffusa e l'allarme sfiora la psicosi. I tre ricercatori dell'ospedale parigino Laennec, che hanno sperimentato con «risultati biologicamente straordinari' la «clclosporlna A» su due malati, avevano chiesto una luce verde al ministro prima di convocare la loro conferenza stampa di martedì sera. Adesso, assieme con Georglna Dufolx, sono al centro delle polemiche. Non è tanto la cura — che attende ancora riscontri più approfonditi — ad essere criticata, quanto la fretta con la quale è stata annunciata. Il pericolo è che si accendano Illusioni, che si facciano strada Ipotesi miracolose tra migliaia di malati. I commenti più duri vengono dagli Stati Uniti. Il professor Anthony Fauci, dell'Istituto per le malattie infettive di Bethesda, nel Maryland, si è chiesto come l'equipe francese abbia potuto annunciare risultati spettacolari dopo appena una settimana di cura. 'Da un punto di vista etico — ha detto — non conosco un solo scienziato che rivelerebbe alla stampa esperienze cosi limitate'. Anche per 11 professor Edgar Engelman, della Stanford University di San Francisco, l'annuncio è stato 'Sbalorditivo e prematuro'. E un giornale, 11 San Francisco Chronlcle, ha scritto che In due ospedali della città «centinaia di malati hanno tempestato i medici di richieste di informazioni sul nuoro trattamento francese'. Un altro medico americano impegnato nelle ricerche sull'Aids, 11 professor Paul Volberding, dalle colonne della Washington Post, sottolinea addirittura 1 rischi di una cura a base di «clclosporlna A». Il farmaco potrebbe, nel tempi lunghi, aggravare lo stato generale del malati e provocare forme tumorali. La «clclosporlna A» è una medicina usata già da alcuni anni per ridurre 1 rischi di rigetto dopo 1 trapianti di organi. Inibisce l'attività del linfociti T-4, un particolare tipo di globuli bianchi che, secondo 1 ricercatori francesi, sono il principale focolaio dell'Infezione da Aids che distrugge cosi le difese immunitarie dell'organismo. «Neutralizzando» con la clclosporlna 1 linfociti T-4 malati, 1 tre medici del Laennec sostengono che la malattia si può almeno fermare. E1 risultati ottenuti sul due pazienti curati lo dimostrerebbero. Ma lo scetticismo domina anche 1 commenti francesi. Se 1 giornali si dividono tra pessimismo e ottimismo, gli altri medici che conducono studi sull'Aids sono molto prudenti: non pronunciano sentenze definitive, ma si associano alle critiche di eccessiva fretta. E uno di loro, 11 professor Jean-Paul Escande, rilancia anche 1 dubbi sul pericolo di tumori indotti dalla cura. DI fronte all'ondata di sospetti, 1 tre ricercatori difendono le loro tesi ed anche la rapidità con la quale le hanno annunciate. In televisione, Ieri, uno di loro, 11 professor Jean-Marie Andrleu, ha detto che tutte le nuove possibilità terapeutiche debbono essere divulgate senza ritardi per accelerare e moltipllcare le ricerche e, soprattutto, per salvare delle vite. Enrico Singer

Persone citate: Anthony Fauci, Edgar Engelman, Oeorglna Dufolx, Paul Escande, Paul Volberding, Stanford

Luoghi citati: America, Francia, Maryland, Parigi, San Francisco, San Francisco Chronlcle, Stati Uniti