Reagan: all'Urss i dati delle ricerche spaziali di Ennio CarettoArrigo Levi

Reagcm: all'Urss i dati delle ricerche spaziali Gli Usa preparano controproposte che Shultz porta a Mosca Reagcm: all'Urss i dati delle ricerche spaziali «Completato lo studio dello scudo spaziale dirò a Mosca: il sistema è a vostra disposizione, così distruggeremo gli arsenali nucleari» • Quattro giornalisti sovietici intervistano il Presidente DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il blitz reaganiano in risposta a quello di Oorbaclov è Incominciato Ieri, con un'Intervista alla Bbc Inglese In' cui 11 Presidente ha dichiarato che metterà a disposizione dell'Urss 1 risultati delle ricerche sullo scudo spaziale, e proseguirà oggi con un'altra, storica intervista al quattro massimi organi di stampa sovietici, la Tass, la Novosti, la Pravda e le Izvestlja. Ma questo contrattacco verbale cela un'iniziativa di fondo in via di elaborazione alla Casa Bianca, che almeno In forma di bozza sarà presentata al leader del Cremlino dal segretario di Stato Shultz nella sua visita di lunedi a Mosca. Alla Bbc 11 Presidente ha fatto tre importanti dichiarazioni, la prima sullo scudo stellare, la seconda sul summit, la terza sulla riduzione degli armamenti. «Una volta completate le ricerche sullo scudo stellare», ha dichiarato Reagan 'la mia idea è di rivolgerci al mondo, agli alleati e all'Urss e dire: ecco, questo sistema è a disposizione di ' tutti, e così possiamo distruggere gli arsenali nucleari». E ancora: «L'esito ottimale del summit sarebbe l'eliminazlone della paranoia, della ostilità, del sospetto che dividono gli Stati Uniti e l'Urss». Per ultimo, ha affermato 11 Presidente, «lo considerò il riarmo un effetto non una causa di questa paranoia: eliminarla significherebbe mettersi in condizione di ridurre più facilmente gli armamenti». Reagan è stato volutamente vago sulle controproposte americane al plano di disarmo di Oorbaclov, dicendo di sperare «di averle pronte in tempo per il summit». Ma funzionari della Casa Bianca ci hanno riferito che domani, In una decisiva riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, sarà stabilito il mandato di Shultz per la visita a Mosca. In forma di bozza, 11 segretario di Stato presenterebbe le seguenti controproposte: 1) una dichiarazione di intenti per 11 vertice, in cui l'America e l'Urss rinunce¬ rebbero all'uso delle armi nucleari runa contro l'altra e si Impegnerebbero «con urgenza» a un accordo di disarmo; 2) un plano per congelare In una prima fase le armi di teatro, diverso però da quello offerto dall'Urss, per dimezzare le armi strategiche, ma con un distinguo tra missili e aerei atomici, e per riaffermare 11 trattato Abm contro 1 missili antimissili, Se 1 due punti verranno accettati, le superpotenze compiranno un cruciale passo avanti verso 11 successo, sia del summit, sia delle trattative per la riduzione degli armamenti. Il riscontro sarà Immediato. Shultz, Infatti, Inviterà anche Oorbaclov a visitare gli Stati Uniti l'anno venturo: un'accettazione ufficiale da parte del Cremlino segnalerebbe l'Inizio della convergenza tra Mosca e Washington, e quindi della ripresa della distensione. Per l'Europa, 11 punto più Importante è 11 secondo. ' In sospeso resterebbe solo la questione dello scudo spaziale. Qui, 11 do ut des potrebbe avvenire al vertice Reagan-Oorbaclov, nell'ambito della rlaffermazlone del trattato «Abm». Occorrerebbe però che 11 Presidente rinunciasse agli esperimenti e che il leader del Cremlino desse 11 proprio assenso alla ricerca pura. Alla Casa Bianca si presume che 1 quattro giornalisti sovietici — Shlskln della Tass, Borovlk della No vosti, Ovcinnlkov della Pra vda e Kondrashov delle levestija — oggi porranno a Reagan numerose domande In merito. Mentre per Washington è un'occasione unica di rispondere all'intervista di Oorbaclov alla rivista Time in agosto, lo è anche di porgere un altro ramo di ulivo Le risposte di Reagan, e l'uso che il Cremlino ne farà di' venteranno un metro di misura per 11 summit e le trattative sul disarmo. Ennio Caretto (A pagina 5: «Per la pace dieci anni decisivi», di Arrigo Levi).

Persone citate: Kondrashov, Reagan, Shultz