Comi e Benfatto, i due volti dil successo

Comi e Benfatto, i due volti die! successo Soddisfazione dell'attaccante del Torino dopo il gol al Napoli e amaro sfogo del centrocampista Comi e Benfatto, i due volti die! successo TORINO — La sorpresa nel Torino che si ritrova al Filadelfia dopo aver battuto il Napoli non è constatare che Comi, risollevato per il primo gol in campionato, evita polemiche con chi (pubblico e critica) aveva già cominciato a contestare certe sue prestazioni. E' invece imbattersi, d'improvviso, nell'amaro sfogo di Paolo Beruatto. Il centrocampista ha dichiarato ieri: «Ho giocato contro il Napoli soltanto perché la squadra stava andando male. Mi spiego: se resto fuori come a Lecce per motivi tattici mi può anche stare bene. Ma perché, visto che ad esemplo il Milan gioca con leardi a destra, a S. Siro non ho giocato io per gli stessi motivi tattici? Conclusione, col Napoli sono entrato fin dall'inizio perché mancava gente». Lo sfogo prosegue con pacatezza: «Non credo di poter giocare sempre bene come col Napoli ma dal mister preferirei altri complimenti, al di là della singola prestazione. Ho 28 anni, pensavo proprio di aver un posto in questa squadra. Invece, dopo aver giocato a Udine, con Fiorentina e Panathinaikos, sono stato fuori a Lecce, per i motivi tattici. Ma non sono più rientrato anclie se il mister ha sempre parlato di diciotto giocatori e tante soluzioni. Non mi faccio ptit illusioni, ma non sopporterei la stessa situazione il prossimo anno. Lo sapevo quest'estate che non andando via dal Toro • poteva finire cosi, ma mi illudevo del contrario». Senza mai esagerare nel toni, restando di una freddezza inappuntabile, il centrocampista conclude cosi il breve, ma sintetico quadro del suo momento: «Non ho mai preteso di giocare, sono il primo a riconoscere che Vati-' no scorso restai fuori per motivi validi, non stavo bene. Quest'anno è tutto diverso. Non mi sento tradito, ma sono deluso. Avrei apprezzato di più che il mister mi dicesse subito: "Preferisco far giocare un altro al posto tuo perché ti ritengo inferiore". Capisco che anche altri, come Cravero e Pusceddu, restano fuori in questa squadra. Ma loro hanno 21 anni, io ne ho 28 e quest'estate avrei potuto anche andare via...». L'altra faccia del Torino è' Antonio Comi: «Credo di aver contribuito con il gol alla vittoria della squadra, a dimostrare che nonostante i risultati il gioco c'era. E' una rete che può dare euforia al Toro, non voglio parlare di rivincita personale. Il pubblico paga il biglietto, è libero di fi¬ schiare. Io li ho sentiti, spero che alla fine il tifoso capisca che nel campionato italiano non è facile segnare neppure per una punta». Con questo lei dichiara che si sente attaccante, non cen- trocampista. «Per il momento sono la punta centrale del Torino, ma mi adatto alle esigenze della squadra, rientrando a centrocampo e in difesa come fan tutti gli attaccanti italiani ormai. Ho segnato 7 gol, quattro in Coppa Italia, due in Uefa, uno in campionato. Mi sento attaccante a tutti gli effetti anche se non escludo in futuro una mia trasformazione in rifinitore più che in centrocampista. Ossia in seconda punta, come sta giocando adesso Schachner*. L'attaccante granata ha quindi promesso: «C'è speranza, più che fiducia, di superare il turno con l'Hajduk. La gara di andata si è giocata dopo tre sconfitte e siamo stati subito in svantaggio. Se battiamo il Bari andremo a Spalato con buone probabilità di passare il turno. Le altre? La Samp sta peggio di noi e mi spiace perché al Comunale è la squadra che ha messo più in difficoltà la nostra difesa*. Franco Battolato

Persone citate: Antonio Comi, Benfatto, Comi, Cravero, Franco Battolato, Hajduk, Paolo Beruatto, Pusceddu, Schachner

Luoghi citati: Filadelfia, Italia, Lecce, Napoli, Spalato, Torino, Udine