Fantoni regista a Roma di storie alla napoletana di Fulvia Caprara

Fautori regista a Roma di storie alla napoletana «Regina madre» di Santanelli, concisa Danieli , Fautori regista a Roma di storie alla napoletana roma — Il ritorno a casa dalla madre malata, forse in procinto di morire, di un cinquantenne fallito, nel privato come nel lavoro, è il tema di Regina madre, 11 testo di Manlio Santanelli, in scena da ieri sera al Valle, per tre settimane, con la regia di Sergio Fantoni. Commedia tragicomica centrata soprattutto sulle infinite possibilità di manipolazione del linguaggio, Regina madre, che ha debuttato quest'estate ad Asti, al festival dedicato al teatro contemporaneo, riconferma la scelta professionale di Sergio Fantoni: coniugare, senza traumi e rinunce, la doppia attività di regista e di attore. • Un regista è quasi interprete di tutte le commedie — dice Fantoni —. Nel guidare gli attori, aiutandoli a far. emergere il meglio delle loro capacità, si ha modo di calarsi nei personaggi, di conoscerli a fondo tutti. Questo non accade quando si recita». - L'esperienza diventa particolarmente felice quando, come in Regina madre, gli interpreti sono di grande qualità. «E'un godimento lavorare con Isa Danieli e Roberto Herliteka: la loro fantasia arricchisce lo spettacolo, le idee del testo e della regia vengo¬ no esaltate». Nella scia del grottesco napoletano, alla maniera di Eduardo, Santanelli ha costruito un dialogo che scoppia in risata appena è sul punto di diventare tragedia. Sulla scena, 11 terrazzo e l'interno di una vecchia casa napoletana di gusto liberty, si fronteggiano per due ore Isa Danieli, la madre, di nome Regina, e Roberto Herlltzka, il figlio Alfredo. Per descrivere 1 mille toni della loro conversazione, dall'astio alla compassione, dalla nostalgia alla formulazione di progetti di totale rinnovamento, l'autore si affida alla chiave del linguaggio: da una parte l'italiano, dall'altra una specie di sottotesto in napoletano che sottolinea gli scatti narrativi della storia. min questo aspetto sta il fascino del lavoro — dice Fantoni — il dialetto napoletano permette ai due attori di scivolare sema scosse dal tragico al comico.». A Regina madre Sergio Fantoni farà seguire, nella prossima stagione, la ripresa di un altro lavoro frutto della collaborazione con Santanelli: Le sofferente d'amore della Redgonda e del capitano della morte, tratto da un romanzo di Vittorio Imbrlani. Nello spettacolo, che verrà presentato 1*8 novembre a Firenze, Fantoni è «regista-concertatore, ma anche demiurgo-burattinaio». Doppio ruolo di regista e attore avrà anche in Musica, un testo di Marguerite Duras che porterà in scena insieme con Ilaria Occhinl: «£' Io storio di una coppia che si ritrova a discutere della propria vita, in una stanza d'albergo, nel giorno del divoreio». Figlio d'arte, romano, sulla scena da quando aveva 24 anni, Fantoni, che oggi ne ha 55, tornerà presto In televisione: "Sarò un uomo della Digos, un "buono" destinato a morire, ne La Piovra 2 di Vancini». In Francia ha appena finito di recitare In un giallo-rosa con Michèle Morgan inti-' tolato II cassetto segreto, mentre a Cinecittà, su un set metà italiano e metà americano (della Mgm), ha interpretato 11 ruolo di uno psichiatra nel film tv di tre ore The golden crew. «£' un racconto di genere fantapolitico — dice Fantoni — ambientato in un sottoìnarlno statunitense: il mio compito è studiare le reaaionl dei soldati sottoposti allo choc di un at-, tacco sovietico simulato». Fulvia Caprara .

Luoghi citati: Asti, Firenze, Francia, Roma