Rondi annuncia «Porterò meno film alla Biennale '86»

Rondi annuncia «Porterò meno film alla Biennale '86» Le novità della prossima Mostra Rondi annuncia «Porterò meno film alla Biennale '86» ROMA — A forza di insistere, la Mostra di Venezia sembra orientata a ridurre dalla prossima edizione il numero del film: questa .novità sarà sottoposta alla1 fine di novembre al Consiglio Direttivo della Biennale da Gianluigi Rondi, direttore del settore cinema. Pur accondiscendendo alle sollecitazioni, Rondi non sembra troppo convinto. •Oggi — dice — ai "festival del tutto cinema" occorre saper scegliere e non chiedere che una Mostra seguita da migliaia di persone affamate di buon cinema si tenga solo alla misura delle possibilità personali. Altrimenti si finirebbe per fare il gioco di quei festivalini che campano esclusivamente sui film che Venezia ha rifiutato: E aggiunge Rondi: «Queste mie considerazioni le ho giù spiegate a Lino Miotiche il quale, come presidente del Sindacato Critici, le ha esposte a sua volta ai colleghi riferendomi poi il loro accordo di massima. Mi è sufficiente per proseguire su questa strada». La riduzione del numero dei film non riguarderà quelli in concorso per il Leone d'oro, «/n concorso — spiega Rondi — inviteremo ventiquattro film per dodici giorni, cioè due al giorno. Rimarranno dodici anche i film di mezzanotte di Venezia Giovani, mentre per Venezia Speciali non si proporranno altri titoli oltre a quelli di mezzogiorno. A Venezia De Sica riserveremo uno spazio per un massimo di sei film italiani di esordienti, per meglio garantirci della loro qualità. La Settimana Interna' Bionaie della Critica, invece, continuerà a disporre del suo spazio per sette film, che è il minimo per consentire un giusto sguardo sulle opere prime e seconde del cinema internazionale», .t, j\^^\JmJ, ;j - i Rondi non vuole ancora parlarne, ma salterà quasi certamente Venezia Genti, la sezione allestita in collaborazione con l'Un e sco. La Mostra dell'36 dovrebbe avere una ventina di titoli in meno rispetto al panorama di quella dell'agosto scorso. E la retrospettiva? «Ho detto spesso — sottolinea — che le retrospettive sono iniziative cui credo con qualche riserva dato il quasi quotidiano ricorso a cicli retrospettivi da parte di enti locali e televisioni pubbliche e private. Ritengo che Venezia abbia il dovere di continuare la tradizione dei suot sguardi intelligenti e meditati sui passato del cinema. Si tratta però di saper scegliere bene l'argomento, l'autore e, soprattutto, data la continua richiesta di contenere il numero dei film della Mostra, di trovare un tema che possa essere svolto con non più di 12 o 15 film». L'autore della retrospettiva '86 dovrebbe essere il regista brasiliano Glauber Rocha che a Venezia un anno prima di morire, nel' 1980, era stato protagonista di un furioso attacco al critici, a suo giudizio colpevoli di non aver compreso L'età della terra, 11 suo film sulle contraddizioni sociomistiche del mondo contemporaneo. Nei giorni successivi, smaltiti 11 livore e 11 bollore, Rocha, che aveva allora 42 anni, attenuò la polemica. Quello sfogo rimane l'ultima immagine dal vivo di questo grande artista della cultura latino-americana fra il Sessanta e 11 Settanta. Inalterata rimarrà la durata della Mostra, che nell'86 si svolgerà da sabato 30 agosto a mercoledì 10 settembre. Le nuove date eviteranno, tra l'altro, l'accavallamento con 11 Festival di Montreal che quest'anno ha sottratto a Venezia il film di Norman Jewison, Agnes of Qod. con Jane Fonda, Anne Bancrof t e Meg Ti) ly. «Se questo spostamento di calendario — osserva Rondi — darà maggiore libertà di movimento a Montreal, provocherà una concomitanza con la rassegna del cinema americano di Deauville. Ma non si può mettere, tutti d'accordo. Vna volta l'estate-apparte-: Kì&M''&ttiP Mostra' veneziana, adesso nascono come funghi festival e festivalini. Le nuove date eviteranno ogni possibile scontro con il Premio Campiello che negli ultimi dite anni ci ha costretti a chiudere la Mostra di venerdì, una giornata scomoda per il cinema». Ernesto Baldo