Con il caccia Amx il Brasile entra nel club dei venditori di tecnologia

Con il caccia Amx il Brasile entra nel club dei venditori di tecnologia Costruito insieme con Aeritalia e Aermacchi, sarà esportato Con il caccia Amx il Brasile entra nel club dei venditori di tecnologia DAL NOSTRO INVIATO SAN PAOLO — .alcuni Paesi si sono già interessati al nostro aereo, ci sono contatti con Egitto e Perii: Sulla pista il collaudatore Luiz Fernando Cabrai si prepara a portare In volo 11 prototipo brasiliano del caccia-bombardiere Amx, progettato e costruito dalla Embraer (30%) Insieme con Aeritalia (48) e Aermacchi (22) e 11 presidente della società aeronautica brasiliana, Ozlres Silva, già' pensa al futuro più lontano; a quando, una volta avviata la produzione, forniti alla Forza Aerea Brasllelra 1 79 esemplari prenotati e gli 80 (versione biposto) su cui si. sta discutendo, 11 velivolo potrà essere venduto all'estero. A quel punto il Brasile, da tradizionale acquirente di tecnologia, sarà diventato esportatore e per ogni velivolo che lascerà la pista del-' l'Embraer diretto a un cliente straniero sarà un bel mucchio di dollari (10 milioni, poco meno di 20 miliardi di lire) che entreranno in Brasile. Per questo il primo volo dell'Ama brasiliano è stato salutato nella fabbrica di San José Dos Oampos, un centinaio di chilometri da San Paolo, con particolare solennità e da Brasilia è arrivato addirittura il presidente della Repubblica José Sarney. L'Embraer, grazie al massiccio trasferimento di tecnologia italiana, entra nel club delle maggiori Industrie aeronautiche. Costituita nel '69 sotto la direttiva del governo, che ne ha 11 controllo, l'Embraer aveva prodotto finora una serie di fortunati velivoli ad elica, come lo Xlngu e il Bandelrante. Ottima accoglienza hanno avuto anche gli ultimi due modelli; il commuter •Brasilia» (30 posti) ha collezionato già un grosso carnet di ordini mentre il «Tucano*, un biposto da addestramento a turboelica, costruito per l'aeronautica brasiliana, è stato acquistato dall'Irate e dall'Egitto e Infine, battendo una dura concorrenza europea e statunitense, dalla sofisticatissima Royal Air Force per la quale sarà costruito in Oran Bretagna dalla Short. Nel campo del jet l'Embraer aveva avuto finora un'unica ma decisiva esperienza: fin dal '69, grazie a un accordo con la Macchi, aveva cominciato a montare a San José l'addestratore MB 326, che In Brasile si chiamò «Xavantes», equipaggiò l'aeronautica brasiliana e fu venduto a Togo e Paraguay. L'Embraer Impiega oggi quasi 8 mila tecnici, nell'64 ha esportato per 74 milioni di dollari ed ha contribuito a triplicare negli ultimi 10 anni la popolazione della tranquilla San José, arrivata ora a 300 mila abitanti. L'Amx ha costretto ora l'Embraer ad affrontare, con l'aiuto delle due aziende Italiane, 1 problemi di un aereo militare avanzato, in particolare quelli dell'avionica. La società brasiliana costruisce le ali e 1 plani orizzontali di coda, l'Aerltalla la parte centrale della fusoliera e gli impennaggi verticali, «'Aermacchi la parte anteriore della fusoliera e il cono di poppa. Oli equipaggiamenti e l'avionica sono per ora prevalentemente di costruzione italiana (Selenla, Fiar, Mlcrotecnlca, Magnaghi), 11 motore RollsRoyce sarà montato con l'appoggio inizialmente indispensabile della stessa Rolls-Royce e della Fiat Aviazione (che lo costruisce per la versione italiana). Ma l'obiettivo è di arrivare a tappe forzate alla produzione di apparati interamente «made in Brazll». Quello delle tecnologie avanzate è un campo su cui li governo brasiliano punta per ridare slancio alle esportazioni (17,5 miliardi di dollari nell'83, 27 miliardi l'anno scorso) con prodotti ad alto valore aggiunto. Il suo obiettivo principale è l'area latinoamericana, più in generale il Terzo Mondo. Esemplare, in questo senso, è la legge dell'anno scorso che riserva alle aziende brasiliane 11 mercato del microcomputer: la produzione brasiliana resta ancora l'l% di quella mondiale ma ha già raggiunto il 75% di quella dell'intera America Latina. Altri settori come il petrolio, l'etanolo, le telecomunicazioni, gli armamenti, l'aeronautica sono considerati strategici per uscire dalla tradizionale «economia del caffé». Fino a non molti anni fa 1 tre quarti delle esportazioni erano rappresentati appunto dal caffé, dallo zucchero, dalla soia ma a partire dal '74 le vendite all'estero di prodotti manifatturieri (acciaio, auto, chimica, scarpe) sono passate dal 40 al 66% del totale. Vittorio Ravlzza

Persone citate: José Sarney, Luiz Fernando, Magnaghi, Rolls, Silva