Oggi Lester Piggott saluta le piste inglesi

Oggi Lester Piggott saluta le piste inglesi L'asso dell'ippica si congeda a Nottingham, poi passerella in Europa: sarà alle Capannelle il 10 novembre Oggi Lester Piggott saluta le piste inglesi LONDRA — Per la sua ultima riunione di galoppo In Inghilterra il leggendario fantino Lester Piggott ha scélto l'Ippodromo di Nottingham dove oggi è iscritto a ben quattro gare. Monterà Full Choke nel Lulllngton Handicap, Ice Breaker nelle Whatton Manor Stud stakes, Among The Stara nell'East Midland Nursery e la puledra Wlnd from the West nel Final Handicap. Al suo attivo figurano ben 29 prove classiche <D Derby di Epsom, 6 Oaks, 8 St Leger, 4 Duemila Ghinee e 2 Mille Ghinee). Il primo Derby lo conquisto nel 1954 con «Never say die» (Non dir mai che sei spacciato), la sua massima di vita. Piggott continuerà all'estero la sua passerella d'addio. Sarà alle Capannelle (Roma) il 10 novembre. . Oggi a Nottingham Lester Piggott, il fantino inglese fatto sir, baronetto, per alti rneriti sportivi, disputa le sue ultime quattro corse in Inghilterra. Il 5 novembre avrà cinquantanni, li aspetta ancora in sella, in un tour europeo di saluto, quindi farà l'allenatore, avrà dei fantini alle sue dipendenze, preparerà cavalli da corsa per i suol amici miliardari, lui che è miliardario per conto suo. Per dire galoppo si dice Lester Pig-, gott cosi come nel pugilato si dice Cassius.Clay, nel ciclismo Fausto Coppi, nello sci Toni Sailer, nel calcio Pelé, nell'automobilismo Nuvolari. Dicono che non sia stato II più bravo di ogni tempo: ina il più attento, il piit feroce, il piti regolare, il piti personaggio si. Ha vinto circa cinquemila corse, neanche lui tiene il conto esatto. E neppure sa dire quante corse ha disputato: anche se sostiene che sono.poco di piit di quelle vinte. Primo al tfaguardo di ventinove classiche britanniche, pare che non possa esistere un record piti grande, e che a nessun altro possa appartenere. Ha cominciato a vincere quando non aveva ancora tredici anni, era il 18 agosto 1948. A diciatto Lester Piggott vinceva il suo primo Derby di Epsom, da allora ne ha dominati altri 8, l'ultimo nel 1983. Figlio e nipote di fantini (suo padre Kelth fu fortissimo sulle siepi), non avrà un erede: sua moglie Susan Armstrong, figlia di un grande allevatore, gli ha dato due figlie e ora dirige con lui, per lui, un'ageneia dt compravendita di cavalli. Si sono sposati nel 1960, lut era già ricco, è stato un matrimonio d'amore (per i cavalli). L'aneddotica su Lester Piggott è intensa, ma secondo lo spirito inglese: così che pochi sono gli episodi « traducibili» per la mentalità italiana. Le ciglia aggrottate della regina di fronte ad una sua osservazione, l'alterco con il poltceman, la lotta terribile ed elegante con Yves Saint Martin, il Lester Piggott di Francia: cose 'buone» Oltremanica. In Italia si ricorda il suo dominio assoluto a Milano su Marco Visconti, cavallo balzano, ombroso, che con lut in sella divenne mite, e smise di sudare come per miracolo. Alto 1,70, cioè troppo, Piggott ha sempre cavalcato in piedi sulle staffe, riconoscibilissimo: lo hanno chiamato •l'airone di Epsom». Enormi i suoi sacrifici per non prendere peso: alla fine dei pasti, ansi del non pasti, un gigantesco ammorbante sigaro. Ha vinto dappertutto (in Italia tre derby: e qualcuno ha scoperto che è nato lo stesso giorno di Rtbot). I suol guadagni sono stati immensi, e fata sempre lievitare da una grande avarizia. Dicono che nessun uomo dello sport, in Gran Bretagna almeno, ha fatto i suoi soldi: g. p. o.