Crudeltà del mondo a domicilio di Ugo Buzzolan

Crudeltà del mondo a domicilio Crudeltà del mondo a domicilio La nuova serie mostra un modo di fare storia, dentro i fatti e non nel chiuso dei salotti Storia sul video: sappiamo ormai in quanti modi si può fare, questo '85 con tutte le sue ricorrenze' (fine 'della seconda guerra mondiale, bomba atomica, settant'annl dall'entrata dell'Italia nella prima- guerra mondiale ecc.) li ha mostrati praticamente tutti. Uno dei modi più coinvol-, genti è 11 reportage giornalistico con immagini fissate attraverso la cinepresa o la macchina fotografica sul momento e sul posto, a caldo, mentre l'avvenimento si compie. C'è da riflettere sul come l'informazione storica — non solo per il grande pub-, bllco, ma per gli stessi studiosi — si sia trasformata e arricchita specie in questi ultimi anni che hanno visto lè televisioni di tutto il mondo presenti in prima linea al fatti più cruciali e più sensazionali. Non si ripeterà inai abbastanza che la guerra del Vietnam è comparsa ogni giorno sui teleschermi americani: ••Sporca guerra a domicilio-, si diceva con amarez¬ za, ed è indubitabile che questo filo diretto di Immagini con ambienti allucinanti, massacri, perdite e distruzioni abbia avuto sull'opinione pubblica un violento impatto e non trascurabili conseguenze politiche. Da oggi Raiuno dà il via, nella frequentata fascia del primo pomeriggio, e immettendola nella rubrica «Quattordici quindici oggi», una rassegna di famosi reportages di varie nazionalità dal titolo Quando la cronaca diventa storia. Da rilevare che la stessa rubrica alla stessa ora ha trasmesso nelle scorse settimane — a proposito del Vietnam — un forte e incisivo documentarlo francese a puntate che partiva dalle vicende coloniali dell'Indocina e dalla sconfitta di Dien Bien Phu. La nuova rassegna si inizia con un drammatico seguito di quel documentario, La follia cambogiana, narrata e illustrata dal giornalista Italiano Tiziano Terzanl. Seguirà domani il racconto di un al¬ tro giornalista «sotto tiro», 11 francese Henri Alleg, arrestatoi torturato dal para durante' la/'guèrra di'Algeria. Dopodomani, ecco alla ribalta con le loro vere facce (e non con quelle di Dustln Hoffman e Robert Redford) 1 due cronisti del caso Watergate, Bob Woodward e Cari Bernstein. E dalla prossima settimana sfileranno Montanelli con la rivolta d'Ungheria, l'americano Ovjd De Marte .sulla mafia omicida negli Stati Uniti, Neil Armstrong sulla conquista della Luna e sul futuri voli spaziali. Sicuramente servizi che non permetteranno la pennichella digestiva; e una valida arma per Raiuno contrapposta a contenitori e telenovelas. Si è detto dei tanti modi di fare storia. Di domenica sera su Raitre va in onda La paura nel cassetto che ha per sottotitolo «Storie di donne nel Ventennio», esempi di quelle testimonianze orali cui molti studiosi attribuiscono notevole importanza. L'idea di base — rievocare 11 periodo fascista con la sensibilità e l'ottici femmMité—'èra dunque eccellente: ma i risultati non stanno rispondendo alle intenzioni. Le testimonianze (da una scrittrice ad un'attrice, da una celebre cantante d'opera a una sarta di grido) non sono sprovviste di lampi di memoria e annotazioni anche interessanti, ma sono sempre di tipo sofisticato e mondano, rivedono 11 fascismo — quando lo rivedono — da una posizione piuttosto privilegiata e «aristocratica» e quindi distaccata e superficiale. Non che queste testimonianze fossero completamente da escludere; ma bisognava almeno alternarle con testimonianze più significative «dall'interno», ossia con donne che sono state decisamente fasciste o decisamente antifasciste o che semplicemente hanno vissuto non in salotto ma sulla loro pelle le guerre, 1 bombardamenti, gli sfollamenti,! disagi e i dolori quotidiani. Ugo Buzzolan i

Persone citate: Bernstein, Bob Woodward, Henri Alleg, Hoffman, Montanelli, Neil Armstrong, Ovjd De Marte, Robert Redford

Luoghi citati: Dien Bien Phu, Indocina, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Vietnam