Sgominate le cosche perdenti Manca solo un Rimi: ucciso?

Sgominate le casche perdenti Manca saia un Rimi: uccisa? Arresti e vendette hanno chiuso il conto con i Badalamenti Sgominate le casche perdenti Manca saia un Rimi: uccisa? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Le «cosche perdenti» del Rimi e del Badalamenti, un tempo senza rivali lungo' la costa occidentale siciliana da Palermo a Trapani, sono state forse definitivamente, messe in ginocchio con gli arres11 scattati tra sabato e domenica a Modena, Bologna, Bergamo e Viareggio. Gli interrogatori incominceranno questa setti-, mana in diverse carceri del Nord: partiranno da Palermo magistrati della procura della Repubblica e dell'Ufficio istruzione. C'è un solo supèrstite, Natale Rimi, introvabile ormai da tre anni: ma in Sicilia c'è anche chi ritiene possa essere stato eliminato con la «lupara bianca» dai mafiosi vincenti, 1 corleonesl e 1 Greco, anch'essi latitanti. CI sono voluti più di due anni di indagini difficili, con intercettazioni telefoniche, come ha confermato il questore di Trapani Mario Gonzales, pedinamenti e «confidenze» per risalire a Filippo Rimi fratello di Natale, 62 anni, e a suo figlio Vincenzo, di 38, catturati a Carpi, pres¬ so Modena, nella loro fabbrica di generi di abbigliamento «Blue Panther». Figlio di Vincenzo Rimi, capo assoluto della mafia di Alcamo, per'decenni anello di congiunzione tra 1 gruppi trapanesi e le famiglie newyorkesi di Cosà Nostra,' Filippo Rimi scomparve dalla' Sicilia dopo avere scontato — ingiustamente secondo la Cassazione che al quinto processo «'assolse insieme con il vecchio padre — 15 anni di carcere per gli assassinli di Stefano Leale e del figliò, Totl Lupo Leale. Fu Seraflna Battaglia, l'enigmatica, «vedova con la Colt», la prima persona che in Sicilia osò sfidare la mafia in un'aula di giustizia, ad accusare i Rimi di averle ucciso l'uomo e il figlio ventenne. Vincenzo Rimi, poco dopo essere stato scarcerato e inviato al confino in Sardegna, mori di crepacuore nell'ospedale di Nuoro. Filippo Rimi contava di riprendere ad Alcamo le redini delle vaste proprietà e degli allevamenti di bestiame di famiglia, ma gli uccisero il figlio Leonardo e decise di sparire con l'altro figlio, Vincenzo, per sfuggire alla condanna a mòrte decretata dai gruppi vincenti a causa della sua stretta amicizia con Gaetano Badalamenti. Altra molla che spinse Filippo Rimi a lasciare là Sicilia fu la proposta di invio al domicilio coatto per cinque' anni. Anche Natale Rimi, fratello minore di Filippo, preferì andarsene in tutta frétta. Di lui, ragioniere al Comune di Alcamo, si parlò a lungo per il trasferimento-lampo deciso in 24 ore alla Regione Lazio. Il commercialista Italo Jalongo, consulente del boss Frank Coppola, aveva trovato la «mano giusta» con l'allora presidente della Regione Lazio, 11 de.Gerolamo Mechelli. Tra gli arrestati ora, con Vito .e Natale Badalamenti, c'è anche Salvatore, 39 anni, nipote di «don Tano» Badalamenti, che dopo essere stato catturato in Spagna è stato estradato alcuni mesi fa a New York. Salvatore Badalamenti è fratello del dottor Silvio Badalamenti, che l'8 giugno 1983 fu assassinato in un agguato a Marsala. Antonio Ravldà