Argentina, stato d'assedio dopo il tentativo di golpe di Mimmo Candito

Argentina, stato d'assedio dopo il tentativo di golpe Alfonsin sospende per 60 giorni le garanzie costituzionali Argentina, stato d'assedio dopo il tentativo di golpe Il presidente assicura però che le elezioni di novembre si terranno regolarmente • Legati al fallito colpo di Stato esponenti peronisti e sindacali - Si fa anche il nome dell'ex presidente Frondizi BUENOS AIRES — In Ar-: gentlna è nuovamente lo sta-: to d'assedio. Lo ha annunciato ieri pomeriggio 11 ministro degli Interni, Antonio Troccoll, leggendo un decreto presidenziale. Durerà 60 giorni, e comporta la sospensione di tutte le garanzie costituzionali. Tutte, tranne quelle •connesse al processo elettorale», in vista del voto del 3 novembre. 'E' un'eccezione piuttosto singolare, perché la campagna elettorale e l'eser-' clzlo del voto sono strettamente Intrecciati al Ubero dispiegamento del diritti fon-, damentall della persona. Ma, quanto a stranezze giuridiche, questa non è nemmeno l'unica. Il Presi-, dente della Repubblica era. stato duramente criticato per! l'ordinanza speciale con la' quale, tre giorni fa, aveva fatto arrestare una decina di militari e civili coinvolti In un tentativo di golpe; ieri, anzi, un giudice l'aveva anche di-' chiarata incostituzionale, con la conseguenza che veniva a cadere ogni fondamento legale per continuare a tratte-, nere i dieci appena rinchiusi In galera (su dodici mandati di cattura). Proclamando lo stato d'assedio e attribuendogli in qualche modo una vigenza anche retroattiva (In realtà il Presidente ha emesso un'ordinanza Identica a quella dichiarata incostituzionale: la sostanza cambia poco), Alfonsln tenta ora di sanare la lacuna giuridica Spostati in un'altra realtà, fatti slmili muoverebbero alcune perplessità di giudizio. Ma questa e l'Argentina, un Paese dove ogni diritto è sta-' to sistematicamente violato per decenni (lo stato d'assedio fu proclamato, l'ultima volta, da Isabellta Perón nel '75, e rimase in vigore fino ali'83); che la democrazia, per difendersi, debba ora trovare qualche scorciatola più o meno improvvisata, qui non pare un danno irreparabile. La battaglia che Alfonsln sta conducendo per portare a conclusione questa lunga fase di transizione dalla dittatura pare ben radicata nella coscienza del Paese, e anche dopo l'ordinanza straordinaria dell'altro Ieri l'BO per cento dell'opinione pubblica ripeteva 11 suo sostanziale appoggio all'operato del Presidente. Ma son ctnquant'annt che 1 militari si sono trasformati nel partito più potente dell'Argentina, e non sarà né facile né breve 11 processo di modifica di un costume politico che tanto a lungo ha dominato la vita e la cultura di questa società. Non deve stupire dunque che quest'ultimo rigurgito di golplsmo sia più ampio di quanto avevano lasciato credere le prime notizie e il numero, abbastanza limitato, degli arresti finora effettuati. Il tentativo che si stava consolidando aveva in progetto non solo un pronunciamlento militare ma anche una partecipazione civile: di forze dell'estrema destra nazionalista, del peronlsmo (almeno nella sua ala legata a Igleslas), della loggia P2 e perfino di vecchi animatori dell'illusione desarrolllsta. Oggi a Buenos Aires si fanno i nomi di Triaca, uno del massimi leader sindacali, e, addirittura ma pare proprio incredibile, di Frondizi, che fu Presidente costituzionale per breve tempo. Sono notizie senza alcuna conferma ancora; anzi, più che notizie sono ancora chiacchiere. Qui c'è una campagna elettorale in corso, ed erano vent'annl che non si votava: ce n'è in abbondanza per qualsiasi colpo di scena. Nemmeno Alfonsln, sia detto con serenità, pare del tutto Ubero dalle tentazioni di usare anche con un buon fiuto elettorale i drammatici fatti di questi giorni. Comunque le bombe degli attentati continuano a scoppiare, e sono in preparazione altri 200 arresti. La transizione continua sem- pre- ' Mimmo Candito

Persone citate: Alfonsin, Antonio Troccoll, Triaca

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Igleslas