Valentino, una statua da Roma a Hollywood

Valentino, una statua da Roma a Hollywood L'ha ordinata Sylvester Stallone Valentino, una statua da Roma a Hollywood DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'idea è di 8ilvester Stallone: sistemare, proprio davanti all'ingresso degli studios di Hollywood un'enorme statua di Rodolfo Valentino a perenne memoria dell'impegno profuso dagli italiani nel cinema americano. Dietro l'idea però c'è un progetto ancora più ambizioso: voluto direttamente da Gregory Peck: raccogliere denaro, molto denaro, in favore degli attori disoccupati e bisognosi che in questo momento a Hollywood pare siano tanti. Ma che legame c'è tra una statua di Rodolfo Valentino e un'opeazione di beneficenza? La spiegazione la fornisce Benedetto Robazza, lo scultore signore al quale questa statua è stata commissionata direttamente dalla Galleria Puccio di New York su incarico di Stallone medesimo. 'Il 6 maggio prossimo, giorno in cui la statua verrà mostrata al pubblico, si terrà ad Hollywood una grande festa con tutti i divi del cinema e durante questa festa sotto gli occhi delle televisioni di tutto il mondo, raccoglieranno fondi a favore degli attori senea lavoro». Al momento però la statua, che nella sua forma definitiva sarà alta cinque metri, è soltanto un bozzetto di un metro e venti centimetri: raffigura Rodolfo Valentino vestito un po' come ne -Il figlio dello sceicco» e un po' come in .Sangue e arena» che, stringendo tra le braccia una ignota ballerina, esegue il suo famoso casqué. La scelta di Robazza non deve sorprendere: viene definito «pittore dell'amore e scultore del dolore-, ha già fatto molte cose per gli americani. Ma 11 suo più alto titolo di merito, dice Robazza, è aver scolpito tutti i monumenti italiani ispirati alle vittime del terrorismo _ Se abitualmente Robazza lavora su fotografie, per fare Rodolfo Valentino ha voluto invece un modello in carne e ossa: l'attore Carlo Mucari, quello che in «Tex il signore degli abissi» di Tessarl fa la parte dell'indiano Tiger Jack scelto tra trecento concorrenti come sosia più perfetto. Non solo, ma per poterlo vestire proprio come Rodolfo Valentino si vestiva sul set, ha chiesto la collaborazione del costumista Enrico Luzzi, autore tra l'altro dei costumi del Cristoforo Colombo, che ha ricostruito perfettamente un paio d'abiti da scena del grande divo.

Luoghi citati: Hollywood, New York, Roma