Quanti terroristi di «Prima Linea» usciranno in libertà a novembre?

Quanti terroristi di «Prima Linea» us€Ìranno in libertà a novembre? Giustizia troppo lenta e scarso coordinamento tra i vari Tribunali Quanti terroristi di «Prima Linea» us€Ìranno in libertà a novembre? Che cosa dice la legge • Dei 135 imputati a Torino, resteranno in carcere quelli già condannati in altre parte d'Italia Nell'estate di due anni fa, alle Vallette trasformate In fortezza, si celebrò 11 più grosso processo all'organizzazione terroristica di Prima 11-' nea: 135 Imputati di omicidi, ferimenti, aggressioni, rapine, Incendi. Dietro le sbarre anche Marco Donat-Cattln e; Michele Vlscardl, responsabili, tra l'altro, degli assassini! del giudice milanese Emilio Alessandrini e del barista Carmine Clvltate (è dell'altro Ieri la polemica innescata dal giudici di Bergamo sul diverso trattamento riservato a questi due terroristi: Marco Donat-Cattln, dissociato, ha ottenuto gli arresti domiciliari; Michele Vlscardl, grande pentito, resta in carcere). Il 10 dicembre '83, dopo una lunga camera di consiglio, la seconda corte d'assise pronunciò la sentenza. Si chiudeva, in una giornata fredda e grigia, un'altra tappa fondamentale della lotta al terrorismo a Torino, calava il sipario sulle illusioni di un manipolo di disperati. La giustizia aveva vinto: la Corte Inflisse 9 ergastoli, sei condanne a 30 anni di carcere, ventuno tra 1 25 e gli 11 anni di reclusione. Sei mesi dopo, la legge Martlnazzoll stabiliva che entro un anno dalla sentenza di primo grado doveva essere celebrato anche il processo d'appello: in caso contrario tutti i condannati, anche quelli all'ergastolo, dovevano uscire per scadenza del termini della custodia cautelare Il giudizio di secondo grado contro «Prima linea», in base alla nuova normativa, doveva celebrarsi entro la fine dell'84. Un fatto impossibile: le motivazioni della sentenza del dicembre '83 furono. Infatti, depositate soltanto nell'ottobre '84 (2850 pagine), Due proroghe provvidenziali della legge Martlnazzoll hanno poi fatto slittare la sua applicazione al 30 novembre prossimo, ma non sono state sufficienti: la macchina della giustizia è stata, come al solito, lenta, e 11 giudizio d'appello per 1 delitti di «Prima linea» si celebrerà soltanto 1113 marzo prossimo. Questo significa che tra poco più di un mese tutti 1 condannati InvnsupgrsddpItstipdvv In primo grado dovrebbero venire scarcerati, a meno che nei loro confronti non sia stata emessa da altro giudice una sentenza definitiva, Chi uscirà dal carcere? A palazzo di giustizia si raccolgono soltanto risposte Imbarazzate, In realtà nessuno lo sa: non è facile fare 1 conti della carcerazione preventiva di imputati che a volte hanno procedimenti aperti In mezza Italia, soprattutto quando ci si ricorda del problema all'ultimo momento. Il sostituto procuratore generale Miletto dice: «A lume di naso non dovrebbe succedere nulla di grave. Usciranno ben pochi, pcès(tmCltMddd«php perché quasi tutti hanno già condanne definitive». Può altresì darsi, anche se è molto Improbabile, che nessun terrorista lasci 11 carcere (di sicuro non saranno liberati 1 capi della banda); ma non mancheranno le polemiche. Ci si domanda: questo appello non si poteva fare entro i termini fissati dalla legge? Mal era accaduto che tra giudizio di primo e secondo grado passasse tanto tempo. Spiega 11 primo presidente della corte d'appello, Conti: «E' stato impossibile fissarlo prima perché questi imputati hanno contemporaneamente procedimenti in mezza Ita¬ lia». Dello stesso avviso è il presidente della seconda assise d'appello, Lacquantti: «Ho avuto la sentenza di primo grado nel gennaio '85, volevo farlo subito, ma l'unico periodo libero era il marzo •86». Il caso di terroristi chiamati a rispondere contemporaneamente davanti a diversi tribunali d'Italia non è nuovo: 1 vari uffici giudiziari finora erano sempre riusciti a conciliare le diverse esigenze al fine di evitare allarmanti ritardi dei procedimenti. Questa volta ciò non è accaduto: e per la giustizia è una sconfitta. Nino Pietropinto

Persone citate: Carmine Clvltate, Emilio Alessandrini, Michele Vlscardl, Miletto, Nino Pietropinto

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Torino