Proposta a sorpresa della dc il governo torni in Parlamento

Proposta a sorpresa della de il governo torni in Parlamento Un voto di fiducia farebbe rivivere il ministero già dimissionario Proposta a sorpresa della de il governo torni in Parlamento Forlani ha consultato pli, psdi e pri su questa ipotesi: in linea di massima risposte favorevoli ROMA — La de vorrebbe che 11 presidente della Repubblica Cossiga rinviasse alle Camere l'attuale governo dimissionarlo. Lo scopo sarebbe quello di fargli ottenere un voto di fiducia che lo. resusciti col consenso di tutti e cinque gli attuali alleati senza dover affrontare intricate trattative per formare un governo nuovo. L'idea è stata discussa a lungo ieri mattina dall'ufficio politico della de, trovando 11 gradimento del segretario De Mita, ma anche qualche perplessità tra i forlanlani. Lo stesso Forlani ha immediatamente consultato repubblicani, socialdemocratici e liberali per capire se sono disposti a presentare a Cossiga, uniti, questa proposta. In linea di massima 1 tre partiti minori sono d'accordo. Ora quel che conta è sapere cosa ne pensa CraxI, che rientrerà stasera dagli Stati Uniti. Ma la risposta che ha anticipato il sen. Covatta, collaboratore del presidente del Consiglio, non è Incoraggiante: «£' curioso che quanti si sono battuti per impedire il dibattito parlamentare sulle comunicaeioni di Crari e, addirittura, lo stesso intervento del presidente del Consiglio in Parlamento, scoprano adesso le virtù taumaturgiche del confronto parlamentare'. L'occasione per la prima verifica dovrebbe essere sabato stesso. Ieri mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Amato, ha telefonato al segretario democristiano De Mita e gii avrebbe comunicato che Cra xl attende lui, Spadolini, Ni colazzl e Biondi a Palazzo Chigi per un incontro collegiale per informarli sul rlsul tato del suo viaggio negli Stati Uniti. Nulla dovrebbe vietare di parlare anche della soluzione da escogitare per us^re dalla atei di governo. Ih attesfgdfòraxl, 1 dlrlgeh' ti democristiani stanno lavorando intensamente soprattutto per cercar di tirare dalla loro parte socialdemocratici e liberali che, nei giorni scorsi, sono sembrati più vicini al presidente del Consiglio. Senza di loro per la de diventa difficile liberarsi dalla pressione che Craxi sta eser¬ citando sul partito di maggioranza relativa, per addossargli la maggior parte del peso della soluzione della crisi. La de, infatti, desidera all'unanimità e sinceramente che si riformi un governo a cinque, che comprenda 1 repubblicani. Anche se volesse, non potrebbe fare altrimenti, perché 11 pri passerà all'opposizione se rimarrà fuori dal governo e considera semplicemente •umoristica» (definizione dell'on. Giumella) l'ipotesi di un governo senza Spadolini. E senza i repubblicani, a questo punto, la de non ci sta. Diventerebbero probabili elezioni anticipate, altra soluzione sgradita alla de. Craxi tutte queste cose le sa e lavora, a quanto pare, per non facilitare il compito all'alleato-avversarlo. Dopo 11 viaggio negli Stati Uniti tornerà più accomodante o più battagliero?, si chiedono ora 1 democristiani in ansiosa attesa. Il vicepresidente del Consiglio Forlani, cauto e guardingo, ha rilanciato ieri la sua idea del «direttorio». Si tratterebbe di fare entrare nel governo tutti i segretari del cinque partiti alleati (con Craxi, De Mita, Spadolini, Nicolazzl e Biondi) dando loro però dei ministeri senza portafogli. E' una soluzione di emergenza per 11 caso In cui i socialisti ostacolassero li ritorno di Spadolini al ministero della Difesa. «Con ( sepretóri presenti nel governo sarebbe più chiara la respon¬ sabilità di tutti e ci sarebbero meno incomprensioni: spiega Forlani perorando la sua causa. Per 11 momento, comunque, De Mita preferirebbe puntare sul rinvio alle Camere. •Purché non sia un utile sotterfugio per rinviare ancora una volta un indispensabile chiarimento', replica 11 ministro socialdemocratico Romita. ■ E ' una soluzione che deve scaturire dalla impossibilità di superare certi ostacoli; aggiunge 11 segretario del psdi Nicolazzl. •£' un perno della strada che dovrà essere considerato, quando sarà il momento', è l'opinione del segretario liberale Biondi. Come si vede giudizi cauti, e non entusiastici. Nella stessa de si potevano cogliere ieri umori contrastanti. Se uno stretto collaboratore di De Mita, come l'on. Oarganl, definiva 11 rinvio «modo per non lasciare sul campo né vincitori né vinti; l'on. Gerardo Bianco, forlaniano, replicava scettico che »tutte le votaeioni parlamentari che si sono succedute dopo le elezioni sono andate male per il governo-. Se non c'è un vero chiarimento, ha tagliato corto a tarda sera il presidente dei deputati socialisti Formica, si vada pure alle Camere «ma per aprire un dibattito sulle esposizioni del presidente del Consiglio, dibattito che non c'è stato: Alberto Raplsarda

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