Così deve vivere un turco in Germania vittima di «un brandello di apartheid»

Così deve vivere un turco in Germania vittima di «un brandello di apartheid» | Scuote i tedeschi il libro-inchiesta di un giornalista che svela il razzismo più impietoso Cì d i t i Gi Così deve vivere un turco in Germania vittima di «un brandello di apartheid» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — 'Bisogna mascherarsi per poter smascherare una società: E' 11 motto del giornalista tedesco Ounter Walraff, 43 anni, reduce da una nuova missione clandestina, alla ricerca del vero volto della Germania, Le sue medaglie sono molte. Aveva indossato 1 panni di un consulente industriale per scoprire le malefatte delle aziende; aveva fatto l'Impiegato per studiare, dal di dentro, le tattiche di una società di assicurazione; aveva lavorato alla Bild Zeltung, al solo fine di rivelare 1 segreti di questo controverso quotidiano. Adesso, ha esplorato la giungla dell'immigrazione turca. Ben due anni e mezzo è durato l'arduo viaggio. Per tutto, questo periodo, OUnter Walraff ha perso il suo aspetto e la sua identità. Una parrucca, baffi, lenti a contatto, un'abbronzatura permanente hanno reso credibile 11 nuovo personaggio di Ali Senirlloglu, di «madre greca e padre turco: Un'esperienza, triste, deprimente, talvolta drammatica che Walraff ha narrato in un nuovo libro, dal titolo 'Qantt Unten» (Proprio al fondo). Il volume ha già scosso la Germania. Turba quel tedeschi che si Illudono, d'aver fatto del loro meglio, per questi stranieri. Rivela ciò che Walraff chiama «un brandello di apartheid: Il giornalista ha conosciuto, 11 razzismo più impietoso, ha faticato dodici ore al giorno per mercedi oltraggiose, ha accettato lavori che violavano ogni norma di sicurezza. Quasi ad ogni passo ha Incontrato quegli 'intermediari; veri e propri mercanti d'uomini, che, come sanguisughe, sfruttano gli immigrati più vulnerabili, ne vendono 1 servizi a imprenditori, grandi e piccoli, e intascano fino alla metà del loro esigui salari. Per buona parte della sua Indagine, Walraff è rimasto nell'Illegalità, un'illegalità di cui hanno tratto vantaggio tutti 1 suol datori di lavoro. Walraff ha scoperto cose penose. Che vi sono aziende potenti e rispettate, le quali non esitano a pagare meno 1 turchi Illegali degli altri operai. Ha scoperto un 'intervie diario' disposto a reclutare otto turchi per una centrale nucleare dove sarebbero stati subito Investiti da irradiazioni mortali. (La centrale non esiste. Walraff inscenò l'In¬ gaggio valendosi di un attore disposto a impersonare 11 rappresentante della società). Walraff scopri persino che non è facile divenire cristiano. Alcuni preti lo accusare-, no di volere 11 battesimo solo per ottenere un permesso di soggiorno: uno lo rimbrottò 'Calma. I prussiani non si affrettano. L'impazienza è degli ebrei». Il libro è denso di nomi e due società già intendono far causa all'autore. Ma si muovono anche 1 magistrati, come quello di Duisburg, deciso a sapere se la famosa Thyssen ha veramente violato, in più punti, 11 codice del lavoro. Il sindaco di Duisburg dichiara: 'Se la metà del fatti narrati corrisponde alla verità è uno sconcio disgustoso*. Walraff è felice dello «scandalo». E' quanto sognava quando, da povero turco, suonava per ore l'organello di Barberla, sotto la pioggia, senza ricevere un solo pfen-. nlfcv m.cl. .

Persone citate: Thyssen

Luoghi citati: Germania