Le banche creditrici incerte di fronte alla rigidità di Pretoria

gDebili sudafricano, nulla di ìatto A Cape Town incendi e barricafe Le banche creditrici incerte di fronte alla rigidità'di Pfttdtìà ' i l ì gDebili sudafricano, nulla di ìatto A Cape Town incendi e barricafe PRETORIA — Ancora disordini in Sud Africa, nella zona di Cape Town. A Kraifontein, in un'area «bianca», un grande centro commerciale è stato incendiato da giovani meticci con bottiglie molotov; bombe incendiarie sono state lanciate contro case private, automobili, edifici governativi e mezzi della . polizia; i dimostrante hanno eretto barricate con sacchi di sabbia quando le forze dell'ordine sono intervenute. Oltre 40 persone sono state arrestate. Un nero è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco, un altro è morto per le ustioni. Un bianco è stato fermato per avere colpito a calci e pugni l'auto che portava AlIan Boesak, presidente dell'Alleanza mondiale delle Chiese riformate e sostenitore del movimento multirazziale antl-apartheifl Udf (i coi leader sono in carcere o , sotto processo), al tribunale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — n governo sudafricano dovrà attendere ancora qualche settimana prima di sapere se un consorzio intemazionale di banche, che rappresentano i 300 principali creditori, è disposto a rinegoziare i termini di rimborso dei suol debiti: 24 miliardi di dollari in totale. 46 mila miliardi di lire, la metà dei quali da restituirsi entro il prossimo anno, e sei a scadenza ancor più ravvicinata. La riunione che si è tenuta ieri nella City, in concomitanza con una dimostrazione anti-apartheid, non è infatti riuscita a sbloccare la situazione fin dal primo round. Altri incontri seguiranno quindi nelle prossime settimane, n governo di Pretoria ha bisogno di capitali freschi, di altro tempo per restituire i debiti, ma i suoi rappresentanti affermano che nel complesso la situazione dell'economia sudafricana resta soli¬ da. Ma a preoccupare la finanza internazionale è la situazione politica, l'ormai evidente incapacità del regime razzista di controllare i fermenti di rivolta che da mesi sfociano in quotidiane violenze, l'insensibilità del governo di fronte all'esigenza di allentare l'apartheid e di avviare un dialogo con 1 leader della maggioranza nera. A quanto si è appreso, le banche americane (quelle più esposte) avrebbero messo sotto pressione il governo di Pretoria, mentre quelle inglesi sarebbero più attendiste, come quelle svizzere e tedesche. Ma, ovviamente, la situazione non può trascinarsi a lungo: il Sud Africa ha già minacciato di bloccare le esportazioni di materie strategiche (come il cromo) all'Occidente se scatteranno sanzioni economiche pesanti Nell'attesa, ieri ai Comuni, a Londra, si è svolto un acceso dibattito sulle «sanzioni» contro il 8ud Africa adottate dalla Conferenza del Commonwealth a Nassau. Di fronte alle aspre critiche dell'opposizione per le reticenze del governo Thatcher (spinto a malincuore a seguire la maggioranza del Commonwealth sulla strada di ritorsioni limitate), il ministro degli Esteri Howe ha rivolto un appello al movimento guerrigliero African National Congress affinché sospenda le azioni violente per .dare una chance alla pace., per .creare un'atmosfera adatta al dialogo.. Howe ha inoltre difeso le sanzioni adottate a Nassau dal Commonwealth e l'atteggiamento britannico. Questo è stato invece aspramente attaccato, dal Sud Africa, dalla moglie del leader nazionalista nero incarcerato: la signora Mandela ha accusato di .razzismo fascista» il governo Thatcher. p. pat

Persone citate: African, Boesak, Cape, Howe, Mandela, Thatcher