All'Onu Reagan porterà idee per la distensione

All'Orni Reagan porterà idee per la distensione Il presidente parla domani all'Assemblea generale All'Orni Reagan porterà idee per la distensione L'ha preannunciato ai leader del Congresso - Ma non ci saranno cedimenti in vista del vertice con Gorbaciov - Dopo il discorso il capo della Casa Bianca s'incontra con Craxi ' DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ' NEW YORK — Con un discorso di Andreotti all'Onu nel tardo pomeriggio, e con l'arrivo a sera inoltrata di, Craxi, che s'incontrerà subito con 11 premier inglese Margaret Thatcher e con quello canadese Mauloney, si aprono oggi tre giornate cruciali, sia per l'Italia, sia per i rapporti Est-Ovest. Dai lavori delle prossime 72 ore si aspettano due eventi decisivi: il totale recupero del rapporto speciale creatosi negli ultimi anni tra Washington e Roma, e un nuovo plano di Reagan per la distensione, che vada al di la della riduzione degli armamenti. Per l'Italia il «D Day», 11 giorno risolutivo, sarà domani, quando Reagan e Craxi s'Incontreranno a quattr'occhi alla missione americana all'Onu, alle 11 del mattino ore locali. Reagan avrà appena finito 11 suo 'innovativo e storico discorso' all'assemblea generale (cosi lo definisce la Casa Bianca). 8i preveide che i due leaders ribadiranno > l'incrollabile amict\zia* tra i loro Paesi, mettendo una pietra sulla disputa della scorsa settimana, e che Craxi richiamerà l'ospite all'impegno preso dalla Nato nel '79 di rafforzare si le difese missilistiche in Europa, ma anche di negoziare il disarmo con l'Urss. In risposta, Reagan dovrebbe illustrare la strategia statunitense ai negoziati ginevrini, e lo stesso farebbe Shultz con Andreottl in un incontro separato. In un intervallo del vertice dei Sette, Craxi terrà an che una conferenza stampa per i giornalisti americani sulla vicenda della Achille Lauro, per spiegare loro la condotta italiana. Dal vertice delle Grandi dell'economia, pur nell'assenza di Mitterrand, emergerà sicuramente la prova della solidarietà occidentale sui massimi problemi contemporanei. Anche qui, l'apporto italiano sarà tra 1 più costruttivi. Craxi è l'unico leader dell'alleanza ad avere visitato Gorbaciov a Mosca, e l'Italia riveste un ruolo particolare nel Mediterraneo. « Verrà fatto tesoro dei vostri consigli», ci hanno detto alla Casa Bianca. Ma la leadership dell'Occidente spetta inevitabilmente all'America: l'Italia e gli altri Paesi si attendono che essa traduca le istanze comuni in iniziative concrete, tramite 11 vertice tra Reagan e Gorbaciov. Ieri, parlando ai leader del Congresso a Washington, il presidente americano ha già garantito che arrecherà elementi nuovi per la distensione. Che cosa ha in mente l'Amministrazione nel quarantennale dell'Onu e al cospetto di conclavi cosi impegnativi? Reagan lo ha dichiarato con chiarezza. .Dobbiamo affrontare alle radici le divergerne fondamentali che esistono tra gli Stati Uniti e l'Urss e che sono la ragione della corsa al riarmo... Per ridurre gli arma¬ menti occorre che stabiliamo un rapporto più costruttivo». Tale approccio non è senza incognite. Esso ripristina infatti il principio del llnckage, del legame tra il disarmo e gli altri problemi, su cui alcuni membri della Nato dissentono. Ma ieri, discutendo col leaders del Congresso, Reagan ha sostenuto di non avere alternative. «La nuova leadership sovietica ha dimostrato uno stile pubblico più sofisticato- ha asserito «ma non abbiamo ancora visto cambiamenti nelle posizioni di fondo dell'Urss... A Gorbaciov intendo parlare anche dell'espansionismo russo nel Terso Mondo, dell'Afghani¬ stan, del Nicaragua, dove non^ solo si schiacciano le libertà civili ma si registra anche un'accrescluta attività militare cubana...». La riprova che gli Stati Uniti negozleranno da posizioni di forza l'ha data il ministro della Difesa Welnberger. Appoggiando il progetto di uno scudo spaziale, Weinberger ha affermato che è l'Urss a renderlo necessario con la violazione del trattati di disarmo esistenti. «L'ultima e più grave violatone» ha detto il ministro «è il dispiegamento del nuovo supermissile mobile SS-25, che è proibito dalSalt2*. Ennio Carette